5. Oh, can't you see, you belong to me?

Start from the beginning
                                    

Non aggiunge altro, rimane fermo ad aspettare una mia reazione, mentre io cerco di razionalizzare le sue parole e soprattutto comprendere il motivo per cui me le ha nascoste.

Come sempre però, è capace di capire i miei pensieri prima ancora che io li esprima. «Non te l'ho detto solo perché mi sembravi felice qui, non volevo che tornassi a preoccuparti.»

Una cosa però è certa, sono Paige Moore e la rabbia farà sempre parte di me. «Sei serio? Qualcuno ti minaccia e tu non mi dici nulla perché non volevi farmi preoccupare?» alzo finalmente la voce in un melodioso concordare con la situazione.

«Scusami, io desidero solo la tua felicità.» stacco le mani dalle sue mettendomi in piedi.

Lui mi segue immediatamente riacciuffandomi. «So che sono uno stronzo, che sbaglio sempre, ma non era mentirti la mia intenzione.» si trascina una mano sul viso indeciso se far uscire veramente le sue emozioni o trattenersi, ma la mia espressione deve aiutarlo a prendere una decisione.

«Sto male, Paige. Sto fottutamente male. Sento un costante vuoto dentro che non mi abbandona, mi sussurra di rinchiudermi e non uscire più, ma sai perché non lo ascolto?» le sue mani afferrano le mie spalle in una presa sicura. «Grazie a te. Solo vedendo te sorridere, riesco a stare bene anche io, perciò non ho voluto rovinarti questo nuovo inizio, l'ho tenuto dentro di me e l'ho interiorizzato. Una cosa è sempre stata certa, qualunque cosa succederà, io metterò sempre la tua felicita al primo posto, perché solo così anche la mia riuscirebbe a starci.» e bastano le sue parole a farmi sciogliere tra le sue braccia.

Mi stringe a sé tornando a respirare. «Sei la mia vita, Paige. Non abbandonarmi e perdonami per essere così inadatto per te.» sussurra tra i miei capelli scompigliati facendo sentire a me un vuoto dopo le sue parole.

Mi allontano leggermente solo per afferrare il suo volto tra le mie mani. «Non sei inadatto, Thomas.» lui è tutto ciò che riesce ancora a mantenere uniti i pezzi della mia anima, non smetterò mai di pensarlo.

Annuisce poggiando la fronte contro la mia e nonostante tutto, finalmente si respira aria di verità intorno a noi.



«Mi scoppia la testa.» e dopo diverse ore che Thomas ha abbandonato la mia camera per tornare nel suo dormitorio, anche Megan si è svegliata.

Le sue ciocche bionde sono ormai arruffate, mentre delle macchie nere si sfumano sotto gli occhi a causa del mascara che si è sciolto.
Eppure riesce sempre a mantenere la sua bellezza.

Lei è sempre perfetta.

«Ieri sei crollata.» ridacchio quando si guarda allo specchio con un'espressione imbronciata. «Sono proprio bella, quasi quasi mi faccio venire le occhiaie.» si porta i capelli indietro lasciandosi a commenti sul proprio aspetto.

Scuoto il capo ormai rassegnata, pronta ad uscire e fare una bella colazione abbondante. Sto morendo di fame.

«Io vado a mangiare, vieni con me?» le propongo prima di raccogliere le mie ultime cose e andarmene.

«No, non faccio mai colazione.» annuisco insicura della sua risposta, ma alla fine decido di lasciar stare ed esco.

Non faccio in tempo a fare due passi che incontro Thomas. «Cosa ci fai qui?» Mi avvicino guardandolo confusa.

«Ti porto a fare colazione fuori.» Afferma prendendo la mia stessa direzione e basta questo a farmi spuntare il sorriso.

«Tu si che sai come farti perdonare.» Lo spingo giocosamente imbattendomi poco dopo in altre due persone.

Diamond e Peter.

Stanno discutendo animatamente per i corridoi. Lui si mostra totalmente indifferente nei suoi confronti, e quella stessa indifferenza è dipinta anche nel volto di lei.

MoonlessWhere stories live. Discover now