Il preside Black annuì alle parole della professoressa Weasley e facendo un passo avanti, sollevò la bacchetta verso il cielo stellato della sala grande: «Al professor Fig.», gli altri professori, alle loro spalle, si alzarono, così come tutti i presenti e, seguendo il loro esempio, la sala si riempì di piccole e tante luci donando un senso di unione nel cordoglio.

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Camminavo a testa bassa immersa nei miei pensieri e ripensando a come l'ultima frase della professoressa sembrasse riferita proprio a me e alla mia situazione, quando la voce di Sebastian mi pietrificò.

«Posso... possiamo parlare un secondo?» Era in piedi davanti alla grande porta di legno che dava sul cortile ad aspettarmi. Natty e Nellie lo guardarono e poi guardarono me che, semplicemente annuendo, capirono che potevano lasciarmi sola con lui.

 «Non conoscevo Fig bene quanto te, ma mi spiace che sia morto, so che era una brava persona... come stai?» Continuò Sebastian, una volta rimasti soli. Aveva la testa china, quasi in imbarazzo nell'incrociare il mio sguardo.

«Io... starò meglio, grazie Sebastian.»

«È bello che la Weasley abbia reso omaggio a Fig in quel modo. Io vorrei avessimo fatto lo stesso per mio zio...»

Entrambi abbassammo lo sguardo a terra, non ero ancora pronta per affrontare questo discorso, ma andava fatto: «Infaustus ti ha fatto leggere le lettere che io e Natty abbiamo trovato? È stato Rookwood a maledire Anne e tuo zio... lo sapeva.»

«Si, grazie per aver trovato quelle prove, ma non toglie il fatto che ho commesso un'azione di cui sentirò il peso, probabilmente, per tutta la vita. Anne non vuole vedermi o parlarmi, ma si è convinta a non denunciarmi...» le parole gli morirono in gola, poi riprese: «ho paura di averla persa per sempre.»

«Dalle tempo, Sebastian, ha tanto da metabolizzare.»

«Ti ringrazio, ma capirei se anche tu e Infaustus voleste voltarmi le spalle. Avevate riposto la vostra fiducia in me e guarda come è finita!» disse alzando e facendo ricadere le braccia lungo i suoi fianchi.
Quelle parole mi arrivarono come una doccia fredda.

Non volevo voltargli le spalle! Certo, era difficile affrontare tutte queste emozioni, questi cambiamenti e questi lutti, ma prima di poterle pensare, le parole giuste uscirono dalla mia bocca, come per paura che - altrimenti - non avrei più avuto occasione di dirgliele: «Mi fido di te Sebastian, l'ho sempre fatto. Fin da quel primo giorno a lezione di Difesa contro le arti oscure» 

«Per Merlino... sembra un'eternità fa!» un timido sorriso fece capolino sul viso di Sebastian che, al solo pensiero di quel primo giorno, si portò una mano sulla fronte.

«Già... certo, non sono mancati momenti in cui hai reso veramente difficile starti vicino» Mi sforzai di fare ironia io.

«Lo so, e me ne dispiace tantissimo. Ci sono stati momenti dove ammetto che non ero in me, per questo non mi sorprenderei se non volessi più avere niente a che fare con me, non voglio accampare scuse.»

Il pensiero di non dividere più le giornate con lui, che siano avventure nella foresta proibita o anche solo sederci in biblioteca a studiare, mi sembrò uno scenario irreale, che non riesco a immaginare. Quello di cui dovrà farsi carico è sicuramente un peso importante, aver tolto la vita ad una persona... a suo zio! Io posso capire il peso di questa responsabilità, ma è pur vero che lo stesso professor Fig mi aveva assolta e rassicurata di aver fatto ciò che andava fatto con Victor Rookwood, mentre la situazione di Sebastian è ben più spinosa.

Fece una breve pausa e poi - risvegliandomi dai miei pensieri - aggiunse: «Ti sono veramente grato per questo e, so di averlo già detto, ma sono veramente felice di averti incontrata. Proverò a porre rimedio a ciò che ho fatto ogni giorno, te lo prometto, ma sento il bisogno di stare un po' lontano da Hogwarts per il momento...»

Lo guardai con uno sguardo incredulo, sperando di non aver capito mormorando un: «Che vuoi dire?»

«È per questo che volevo parlarti... io, starò via per un po'.» Sebastian parlava guardando in basso e, preso un respiro profondo, continuò: «Devo sistemare delle cose a Feldcroft e poi non so dove andrò. Non voglio starle addosso, so che ha bisogno di tempo, ma vorrei riuscire a passare gli ultimi giorni che le restano insieme a mia sorella. Inoltre, credo di aver approfittato anche troppo della pazienza di Infaustus e del tuo appoggio, non voglio... non posso continuare ad appoggiarmi a voi.»

Avrei voluto protestare, dirgli di rimanere, ma sapevo che era egoista da parte mia chiedere una cosa del genere. Dopotutto, anche io avevo bisogno di stare da sola per metabolizzare e superare a modo mio tutto ciò che è successo; se lui aveva bisogno di questo per affrontare il suo lutto, dovevo rispettare i suoi bisogni.
Rimasi in silenzio, chiusi gli occhi e strinsi i lembi del suo mantello nascondendo il viso nel suo petto.

«Tornerò, prometto che renderò te e Infaustus orgogliosi di me. Ho già parlato con la Weasley e mi ha dato un permesso speciale. Promettimi solo che quando tornerò mi aiuterai a mettermi in pari con i G.U.F.O., lo farai?»

«E tu promettimi che se ci allontaniamo adesso è solo per ritrovarci più vicini quando tornerai» Dissi continuando a nascondere il viso per non far vedere le lacrime che mi scendevano dagli occhi.

Sebastian rispose stringendomi forte a sé facendomi sollevare di qualche centimetro da terra, mentre io ricambiai l'abbraccio cingendogli le braccia intorno al collo e accarezzandogli i capelli.
Rimasi così per un tempo indefinito, sapevo che quando avrei lasciato la presa sarebbe andato via, ma non sapevo quando lo avrei rivisto.

Sala comune Grifondoro

Stavo percorrendo la strada per andare al dormitorio femminile quando un: "Oh!" di sorpresa mi uscì dalle labbra. Era Garreth vedendomi da lontano corse ad abbracciarmi bloccandomi il cammino.

«Maeby! Sono settimane che non ti si vede, hai ricevuto la mia pozione?»

Quel gesto spontaneo e premuroso mi emozionò e ricambiai: «Garreth!» Feci una pausa e poi, svincolando dall'abbraccio aggiunsi: «Si l'ho ricevuta, ma non l'ho ancora provata. Cosa dovrei aspettarmi?»

«È il mio famoso brevetto, una bevanda deliziosa che per quanta energia ristabilisce fa quasi volare! Ce l'ho fatta ed è grazie anche a te! Vorrei che fossi la prima a provarla!» Disse con un enorme sorriso.

«Se funziona veramente te ne chiederò delle scorte, sappilo!» Risposi puntandogli l'indice contro come se fosse una minaccia: «Ora, se non ti dispiace, torno in camera...sono ancora un po' provata. Oggi è stata una giornata... impegnativa.»

«Certo, ti lascio andare, ma domani ci vediamo in classe?» Mi rivolse uno sguardo impensierito.

In quel momento realizzai quanto mi mancavano momenti passati con amici come lui, e che avrebbe potuto farmi bene riprendere gradualmente a tornare operativa, annuì con la testa e poi risposi con un sorriso: «Si... si, ci vediamo domani!»

Ricambiò con un ampio sorriso e il pollice in sù prima di lasciarmi libera di andare verso il dormitorio femminile.

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Anche se è pomeriggio, sono a letto, in pigiama, ad aggiornare questo diario e a pensare perchè ho detto a Garreth che domani tornerò a lezione!

Sarò veramente pronta? Dopo aver ricevuto anche la "fantastica" notizia da Sebastian...

Non posso far altro che pensare che forse i giorni spensierati come quando ci siamo conosciuti sono finiti, vivere in silenzio per troppo tempo non ha giovato. Ora che ero riuscita a trovare le parole giuste da dirgli è troppo tardi ed andrà per la sua strada; io andrò per la mia, e nessuna parola potrà salvarci e riportarci a quei tempi. Ad ogni modo, non posso che sperare che il giorno in cui ci ritroveremo saremo di nuovo felici...

Suppongo che ricominciare un po' alla volta, circondandomi di persone che mi fanno stare bene, possa essere un buon inizio. Sono stata chiusa nei miei soli pensieri per troppo tempo.

P.S.: Proprio ora ho ricevuto tramite gufo l'ennesima rosa blu. Letteralmente, è la nona che ricevo, una al giorno dal 3 gennaio ad oggi, senza biglietto o altro. Solo una rosa blu.

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- Canzone ispiratrice: Goodbye kiss - Kasabian

HOGWARTS LEGACY | Diario del 5° anno 1890-1891Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora