3 . Messaggi

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-ˋˏ Messaggi mandati per sbaglio alle due ˎˊ-

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CW: OVERTHINKING,
ATTACCHI DI PANICO

Solitamente era Vanitas quello che scappava durante la notte lasciando un biglietto all'albino che avrebbe trovato al posto del suo compagno di stanza. Era lui quello che a volte semplicemente si addormentava guardando le stelle, dimenticandosi sia di rientrare in camera sia di avvisare Noé. Per questo non si aspettava di rientrare nella stanza d'albergo alle due del mattino e trovare entrambi i letti vuoti, quello di Noè sfatto. Pensava fosse in bagno, ma la luce era spenta. Murr miagolava ai piedi del letto di Vanitas, accennando qualche passo.

<<Anche tu ancora in piedi?>> fece il moro, sospirando. <<Non ci sono segni di battaglia, quindi Noé sta bene. Vero?>>
Il gatto miagolò di nuovo, mentre l'umano alzava gli occhi al cielo. <<Ma perché diamine sto parlando con un gatto?>> borbottò, gettandosi di schiena sul materasso del suo letto.

Il suono di uno strappo proveniente sotto la sua schiena attirò la sua attenzione. Si alzò immediatamente e prese il foglio di carta che non aveva visto in precedenza a causa del buio della camera.

Accese il lume sul comodino accanto l suo letto, per poi togliersi il cappotto e riprendere il foglio per leggerlo con attenzione. La prima parola, "caro", era stata pasticciata e sostituita da "ciao". A vederlo, Vanitas sentì una stretta al cuore leggera senza motivo.

Ciao, Vanitas.
Sono da Dominique per la notte.
C'è stato un imprevisto e lei è l'unica che mi può aiutare a risolverlo.
Ci vediamo domani. Nel caso mi cercassi per un'emergenza, Domi ha preso una casa in fondo alla strada. Ti lascio l'indirizzo dietro al foglio.
Notte Vanitas. O buongiorno.

Okay. Noé sembrava stare bene, no? Era andato da Domi, colei che considerava una sorella. Poteva mettersi a dormire e svegliarsi con Noé nella stanza, impegnato a dare da mangiare a Murr. Poteva essere un'opzione; ma c'era qualcosa in quella lettera che non lo convinceva: l'inchiostro era sbavato, c'erano diverse macchie sui fogli, e Noé è sempre attento a scrivere; alcune lettere erano scritte male, come se la sua mano stesse tremando; e infine, la carta in alcuni punti era bagnata. Le zone umide erano circolari, il che portò l'umano a pensare che il vampiro stesse piangendo durante la scrittura della lettera.

Rimase a fissare il gatto che miagolava infastidito, non sapendo cosa fare.
<<Fanculo Noè>> borbottò, prendendo il foglio dove era scritto l'indirizzo e uscendo dalla stanza in fretta e furia.

Sapeva che Dominique avesse acquistato una casa a Parigi per restare vicina a Noé e Jeanne, qualcosa tipo un appartamento. Di sicuro non si aspettava una casa di due piani con un piccolo giardino davanti.

Hold on ── Vanoé ✓Where stories live. Discover now