Capitolo 2

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<Ma che?> balzai in piedi dal letto su cui eravamo sedute io e la Kitsune, dopo che Leiftan aveva bussato alla mia porta e poi se ne era andato.

Anche Alyhane si portò in piedi e si voltò verso di me <dici che si è offeso? Ma gli avevo detto che sarei stata da te questa sera... bah, forse è meglio se ci scambio due parole>.

Annuii in completo accordo con lei e mi diressi verso la porta che successivamente aprii, per scoprire che Leiftan se ne era andato.

Seguii Aly per i corridoi, fino ad uscire dal QG.

Per la strada, ci imbattemmo in Jamon che era di ronda quella notte.

<Jamon, hey!> lo salutammo rallentando il passo ed avvicinandoci a lui.

<Ragazze, perché voi sveglie adesso? Luna è già alta nel cielo>.

La kitsune gli chiese allora: < non è che per caso hai visto passare Leiftan?>.

L'orco parve doversi concentrare un poco prima di rispondere.

Lo vidi tendere il braccio, che sosteneva la pesante lancia di metallo verso una direzione e disse:< Leiftan dormire ora. Jamon visto Leiftan molto tempo fa, in mensa>.

Comprendemmo allora che Jamon non poteva esserci d'aiuto, così lasciammo perdere la ricerca e intimate dall'orco, ritornammo ognuna nel rispettivo luogo dove avremmo passato la notte.

Confusa e sola stavolta, procedetti tranquillamente verso la mia stanza, quando tutto d'un tratto, dal buio sbucò Amaya.

Inorridii e mi feci più pressata possibile alla parete opposta del corridoio, rispetto a dove si trovava quella cosa.

Gelai, quando vidi che allungò una zampa nella mia direzione, soffiando con disappunto.

<No eh, non ci provare> gesticolai tentando di farle paura ed invitandola ad allontanarsi senza che nessuno si facesse male <devo andare di là, non voglio nulla da te!>.

"Ma poi perché se quello sa che il suo famiglio è così ostile, continua a lasciarla libera di andare ovunque??? Solo perché non la vuole lui tra i piedi, mi sa" pensai scocciata.

Rimanemmo lì a guardarci, aspettando che una delle due facesse la prima mossa e consapevole io, che se fossi stata io la prima a farla, quel mostruoso Panalulu mi sarebbe zompato addosso.

Dopo istanti che parevano essere durati quasi tutta la notte, la porta della stanza di Leiftan, si aprì a mia sorpresa.

<Che cos'è questo continuo-> si stropicciò gli occhi e si rese conto che si trovava di fronte all'ennesimo attentato da parte del suo famiglio.

<Amaya! Veloce, dentro! E non voglio sentire lamentele!> disse con un urlo sussurrato, tenendo aperta la porta della sua stanza e indicandola con la mano rimanente.

Il famiglio passò tra noi due rassegnato, dirigendosi nella direzione indicata dal padrone, ovviamente non prima di avermi soffiato contro un'ultima volta.

<Devi tenerlo più controllato, il tuo famiglio> seguii io scocciata, asciugandomi la fronte sudata, coperta si e no da ciuffi di capelli ormai scompigliati e fradici.

<Si, devi perdonarmi> rispose lui pacato come era solito fare e proseguì <non so come faccia, ma ogni volta che mi addormento, riesce a sgattaiolare fuori dalla stanza>.

<"Che ti addormenti"? Ma se poco fa sei venuto a cercare Aly nella mia stanza...?>.

Lui sorrise <a meno che io sia sonnambulo, no. L'ho salutata diverso tempo fa, prima che lei mi congedasse per venire a trovarti>.

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