Addio al celibato

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Erano quasi le 11 di sera, quando Alex e tutta la comitiva bussarono alla sua porta quella sera.
Avevano organizzato il suo addio al celibato già da parecchie settimane e non c'era modo di tirarsi indietro né di trovare scuse per evitare quei festeggiamenti.
Non ne capiva davvero il senso...
I suoi amici erano ben consapevoli che quel matrimonio era più finto del fatto che fosse etero, che era tutta una facciata per non farsi licenziare da quello che fra un paio di giorni sarebbe diventato a tutti gli effetti suo suocero.
Eppure eccoli lì.






Per quanto ne sapeva, Dario aveva proposto un locale che conosceva molto bene, Wax ci aveva rimesso il furgoncino che usava per fare i tour fuori porta, mentre Alex e Francesco si erano limitati a venire in quanto suoi migliori amici da una vita.
Quasi 40 minuti dopo, erano davanti al palco, vicino a una sbarra dorata, mentre parlavano fra loro ammirrando il locale.
Christian non aveva smesso di osservare tutto da quando era entrato.
Le luci del palcoscenico lo stavano accecando, era tutto troppo luminoso e rumoroso in quel posto.
Non era sicuro di potersi permettere una notte in quel locale, sposandosi due giorni dopo...







Iniziarono con qualche drink e, dopo poco, apparve sul palco una donna, chiaramente più grande di loro, in ottima forma, con i capelli dorati un po' sciupati e con un cerchietto con delle piccole corna, che andavano ad abbinarsi al completo rosso fuoco aderente che indossava.



—È arrivato il momento di presentarvi i miei migliori spogliarellisti, con l'augurio che passerete una buona serata...



Dette quelle parole, la donna sparì dietro le quinte.
Alex si sporse verso di lui, per dargli una rapida gomitata accompagnata da qualche occhiolino, prima di tornare a sorseggiare il suo drink.
Anche lui finì il suo, prima di chiedere a Francesco di portargliene un altro uguale al precedente.
Non era abituato a bere, quindi preferiva rimanere sul sicuro con drink che conosceva e sapeva non lo avrebbe mandato su di giri così presto.






Non ci volle molto prima che la musica iniziasse a suonare con un ritmo molto più avvincente, sintomo che qualcosa di "straordinario" stava per arrivare.
Il gioco di luci contribuiva a far aumentare la suspense e la voglia di voler vedere che cosa sarebbe accaduto da lì poco.
La prima ad entrare fu una giovane ragazza dal bell'aspetto, capelli castani e un costume sexy da coniglietta, che andava ad abbinarsi al cerchietto con le orecchie che aveva in testa.
Era davvero bella, la verità era che avrebbe fatto sbavare qualsiasi ragazzo, compreso il suo migliore amico Alex, che non gli staccava gli occhi didosso.



Andò a posizionarsi a un estremo del palco, facendo un leggero inchino per il pubblico, dando modo alla scollatura di fare il suo compito.
La seconda ad entrare era una ragazzina un po' più esile rispetto alle curve generose della prima, che indossava un completino nero lucido con un bastone dello stesso colore in mano.
Anche lei, dopo un rapido giro del palco, era andata a posizionarsi vicino alla prima ragazza, dando modo al terzo partecipante di apparire.
Ebbene sì, il terzo spogliarellista era un ragazzo dall'aspetto quasi angelico ed era appena maggiorenne, guardandolo bene, non poteva avere di più di vent'anni!




—È legale? - chiese Wax, al suo fianco, dando libera espressione ai suoi pensieri.

—Certo che è legale, idiota. Non assumono ragazzi minorenni. - sussurrò Dario, leggermente risentito, conoscendo il locale e i proprietari.

—C'è anche un ragazzo? - domandò a bassa voce Christian.

—Sì, è l'attrazione della serata e dicono che sia anche il più bravo qui dentro.

—Il più bravo e il più bello... almeno ci ripensi e smetti di farti manipolare da quello sfruttatore. - disse Alex a denti stretti, causando che tutti, compreso il diretto interessato a cui era rivolto il discorso, lo guardassero male.

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