Un reale di troppo

La villetta

CHARILE

Erano passate due settimane dal giorno del esame del sangue eppure guardando lo sguardo di Axel si poteva percepire uno sguardo pieno di domande inespresse che erano pronte a scoppiare come una bomba euforica alla fine era questo che era Axel una bomba euforica e piena di mille colori parole..per questo era la mia migliore amica guardandola risi leggermente parlando come se gli avessi letto la mente

<<L'esame del sangue>>

<<Appunto smettila di non fare nulla sr capelli innevati. >>

<<Oh ma dai smettila non trovo una soluzione a ciò lo sai bene liquilizia>>

<<Uno tu sei un genio la soluzione la trovi e due ERO UNA LIQUILIZIA MESI FA ORA SONO UNA CAZZO DI CILIEGIA.>>

Disse toccandosi i capelli con un allegro dito medio che saliva, spesso tendavamo a darci i nomignoli per i colori dei nostri capelli ciliegia liquilizia per lei i miei preferiti e nevino e capelli innevati per i miei capelli platino, nel mentre i suoi erano di uno sgargiante rosso fiamma come me in passato ma nel mio cuore per me rimarrà sempre una liquilizia e ciò che rappresentava perfettamente una donna speciale rude ma delicata per pochi e come la liquilizia anche un po' stronza.

<<LIQUILIZIA STRONZA>>

<<GNE GNE>>

comunque sia io non so cosa possiamo fare effettivamente e una cosa troppo grossa...tartarughe.

Cosa c'entrano le tartarughe.

Voglio vedere le tartarughe.

Eravamo da un paio di ore un una villetta comunale che aveva al suo interno una vaschetta con delle tartarughe tutte caratterizzate da uno sgargiante colore verdognolo adoravo vederle e mi rischiaravano le idee dato che il posto era lontano e c'era sempre una solitudine calmante, la villetta nel suo era grande probabilmente una vecchia tenuta reale dei Savoia di Napoli quando il loro regno era prospero..quel giorno eravamo lì per scaldarci un po' al sole su un telo delle Winx che probabilmente aveva più anni di noi due messi insieme, con un paio di lattine di thè all limone eppure dopo quei trenta minuti di relax non potevamo fare altro che correre sul erba brillante al sole eravamo due bambini troppo cresciuti in quei momenti

<<Bene andiamo a vedere le tartarughe duca bambinone.>>

Disse guardandomi per poi porgere la mano aiutandomi ad alzarmi leggermente scappò una risata, raccogliemmo il telo e le lattine mettendoli in una zaino della Vans che portavo con me da più di quattro anni per poi incamminarci verso la piscinetta delle tartarughe e nel cammino eravamo silenziosi mentre osservavamo con ammirazione negli occhi le statue e le strutture regali nella villetta, quello era uno dei miei silenzi preferiti pieno rilassante docile appassionato..la diversità al confronto del mondo era visibile nella mia solitudine ma quando eravamo insieme eravamo un mondo di diversità culturale letteraria artistica e folle al tempo stesso contro una società in cui noi non c'entravamo nulla.

<<Quindi con quel ragazzo?>>

<<Ti prego voglio prenderlo a sfrangate.>>

<<Che ti ha fatto?. >>

Era sempre così Axel aveva un abilità che io non avevo trovare fidanzati o ragazzi con cui flirtare in modo molto facile eppure erano tutti soggetti non idonei certo essere un ragazzo trans e gay al sud Italia non rendeva facile trovare una relazione soprattutto in un periodo in cui si cercava solo sesso occasionale ma lei aveva un abilità strabiliante era una maga in questo

<<E uno stronzo>>

<<E io ti avevo detto di non provarci>>

<<Lo dici sempre.>>

<<Perché ti conosco e cosa attiri>>

<<Mettiti con me allora>>

<<Mi spiace ma sono gay>>

<<Mi faccio crescere il cazzo.>>

<<Allora ci potrei fare un pensierino.>>

Era sempre così un buffo botta e risposta di consolazione un abbraccio e una risata io ero solo in amore lei piena di idioti che la vita le mandava dopo aver camminato per più di trenta minuti eccola la piscinetta delle tartarughe e io come un ebete corsi ridendo verso la piscinetta urlando parole indecifrabili messe insieme che sotto intendevano che quelle creaturine erano carinissime. Come al solito iniziai a fare più foto del dovuto alle tartarughe a cui avevamo dato dei nomi

<<Zucchina pannocchia e melone!>>

<<Perché avevi scelto pannocchia?>>

<<Perché volevo una pannocchia e lei ha un dorso che lo ricorda>>

<<Matto>>

<<Lo so lo so>>

<<Quindi hai iniziato a sentiriti con qualcuno chars?>>

No..sai che e difficile non sono te non ho le tue abilità certo si mi fa sentire solo cercare l'amore ma meglio soli che con un qualcuno che ti distruggerà

<<Non sanno cosa si perdono>>

<<Tu dici>>

<<Oh sì il futuro re di Inghilterra!>>

<<MA DAI>>

non potevo fare altro che ridere in sua compagnia ma quella armonia fu spezzata da varie vibrazioni del mio telefono spesso non mi scriveva mai nessuno non avevo amici e sbarrai gli occhi aprendo il post in cui il tag stava spopolando

<<...Antonio... ANTONIO QUEL PAZZO>>

<<Mio fratello che ha fatto?.>>