Pirati dei Caraibi - L'ultima Speranza

capitolo 3: Edward

La ciurma di spettri di Lilith, portò Helèna fin sopra la Queen's Anne Revenge che era ferma al porto di Cadice.
Guidarono la donna fino alla cabina del capitano e una volta entrata lì la vide.

Quella che era girata a studiare le mappe, si girò non appena sentì aprire la porta ma rimase inorridita.
«che diamine c'entra lei!?» urlò la strega ai suoi spettri.
«la donna che avete richiesto mia signora» rispose uno di quelli con una voce stridula mentre aveva Helèna ammanettata.
Lilith prese tra le mani il viso di Helèna per guardarla negli occhi e poi la lasciò respingendola.

«non è la donna che cercavo! Questa non è altro che una donna pirata da quattro soldi!» urlò, mentre Helèna rialzò lo sguardo: doveva trovare un modo per andare nelle prigioni della nave pur di cercare Diego.
«bhe a quanto pare vi limitate solo a catturare pirati da quattro soldi...» la stuzzicò Helèna con un sorriso malizioso.
Lilith si girò ridendo:
«oh Helèna che sciocca... La farò breve, tu non sai dirmi dove posso trovare Redd?» disse avvicinandosi al viso della donna.
«non si hanno sue notizie da anni in verità... le voci che giravano riguardavano solo me... mi avete confusa... non fidatevi dei pirati» trovò una giustificazione lei.
«oh so delle vostre rivoluzioni... Ve ne state rintanati con la speranza di fuggire dalle mie grinfie... bene... vi conviene starvene fuori se non volete fare una brutta fine... Quindi mi tocca levarmi di mezzo quella stupida donna dai capelli rossi... E te lo dico l'ultima volta Hèlena, lei dov'è?»
«si è ritirata... Nessuno l'ha più vista» provò a scolparsi la bionda.
A quel punto Lilith le strinse il collo impedendole quasi di respirare.
«se fai la dura passo subito alle maniere forti...
Voglio presentarti una persona!» disse Lilith con uno sguardo maligno.
«Edward!!» urlò subito dopo con un tono quasi di odio.
Allora si spalancò la porta e il ragazzo entrò.

«mi ha chiamato mia signora?» disse lui arrivando e inginocchiandosi davanti a lei, mentre Helèna rimase a guardarlo sbalordita.
«questa sudicia donna ha deciso di non parlare... lascio occupartene a te» disse Lilith indietreggiando.
Edward fece un sorriso malizioso per poi arrivare davanti alla donna e tirarla su dalla camicia col suo uncino.
Helèna si soffermò a guardare i suoi occhi.
«è la copia della sorella» pensò, e in quei due occhi chiari rivide vivere quelli di Addison e degli altri prima di lui.
«hai un'intera generazione di vigorosi pirati alle spalle» disse sottovoce Helèna guardando il ragazzo.
Quello fece uno sguardo confuso, non capiva le parole della donna.
«Taci donna» ordinò Lilith:«non starla a sentirla EDWARD porta a termine il tuo compito mozzo!»
«tu non obbedisci alla mia padrona?
Parla donna...» disse il ragazzo scostandoli i capelli con l'uncino.
Helèna fece no con la testa.
A quel punto Edward scese con la punta fino al labbro andando a perforare quello inferiore facendolo sanguinare:
«non parli donna? Coraggio so che puoi farlo» continuò lui.
Ma Helèna taqque.
Lilith iniziò ad innervosirsi e sbatté i pugni sul tavolo: «sudicia donna portatela via! Che marcisca e soffra finché non si renderà utile!» urlò la strega.
A quel punto Edward la colpì in testa ferendola e dopodiché la condusse sottocoperta per chiuderla nelle prigioni.
Helèna continuava a guardarlo.
«cosa guardi donna!» urlò il ragazzo.
«sei la copia dei tuoi genitori...» disse Helèna abbassando lo sguardo.
«che hai detto!? Taci donna tu non sai niente!» sbraitò strattonandola Edward.
Helèna continuò a sorridere.
«vedo che sorridi spesso... ti piace qui? Ti do la possibilità di accomodarti in qualunque prigione tu desideri... dopotutto, sono tutte piene...» disse il ragazzo guardandosi intorno.
Helèna iniziò a guardarsi intorno, come se cercava qualcuno, quando d'un tratto vide un viso famigliare.
«Helèna?» disse Diego in una di queste, seduto sul fondo della cella stanco e indebolito.
«vado lì» disse Helèna facendo cenno con la testa verso la cella di Diego.
«accomodati pure con l'orso» disse Edward aprendo la cella mentre Helèna fece uno sguardo confuso.
«oh è così che lo chiamiamo qui... Ci è molto utile la sua robustezza...» concluse ridendo Edward sbattendola dentro.

Non appena Helèna si trovò nella cella si alzò velocemente e si poggiò alle sbarre tirando una manica del ragazzo: «aspetta Edward!» disse.
«non toccarmi!» la gridò lui scollandosi le mani della donna.
«voglio darti una cosa... prendila» disse togliendosi dalla cinta una bussola e porgendola al ragazzo.
«non accetto nulla dai prigionieri! Chi ti credi di essere» disse lui voltandosi per andare via.
«apparteneva a tuo nonno, Jack Sparrow! prendila è tua... ho promesso di portarvi degli oggetti» disse vagamente Helèna mentre Diego faceva no col capo.
Edward si girò confuso e arrabbiato e si precipitò dalla donna.
La tirò a sé facendo passare dalle sbarre l'uncino per afferrarla dalla camicia.
«cosa stai dicendo!!» sbraitò.
Helèna non disse nulla... Li lasciò solamente la bussola appesa al cinto.
«punta alla cosa che più vuoi a questo mondo... E non è questo...
Occhio a non farla vedere a Lilith, sono sicura che è un oggetto che lei brama molto...
Se ti servono altre spiegazioni puoi trovarmi qui, non mi muovo» disse Helèna sorridendoli per poi indietreggiare verso Diego.
Edward fece uno sguardo sbigottito e dopo si allontanò a sua volta velocemente.

«sei impazzita Helèna? Non conta che è figlio di Evelyne... lui è il nemico ora» disse Diego per terra.
«anch'egli è un erede sangue blu, merita di conoscere la verità...
Sono solo dei ragazzi... Diamoli tempo di abituarsi» concluse Helèna guardando in piedi il ragazzo allontanarsi.