Dal campo da Quidditch ai Tre manici di scopa

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«Mi stai chiedendo di rubare in un negozio?!» Chiesi sinceramente sorpresa, non potevo credere alle mie orecchie, forse avevo capito male!

«Ma no, per loro sono degli scarti!» Garreth alzò le mani in segno di difesa.

«E perchè non vai a chiederglieli direttamente?! Tanto non li usano, te li possono dare anche gratuitamente» Rispose Cressida con voce squillante per poi prendere a mordicchiarsi nervosamente il labbro inferiore.

«Oppure comprali!» Aggiunse Natty allargando le braccia, sottolineando l'ovvio.

«Non ho molti fondi a disposizione attualmente, e mia zia mi sta sempre con il fiato sul collo, quindi non posso allontanarmi tanto dal castello! Soprattutto dall'ultima volta che il professor Sharp ha fatto la spia...». Cressida si voltò dall'altra parte e dopo un colpo di tosse mormorò: «Ci credo che tua zia ti sta con il fiato sul collo».

«Che hai detto?» Chiese Garreth, sporgendosi verso di lei, che prontamente negò di aver proferito parola. Si vedeva lo sforzo che stava compiendo per non strigliare Garreth come si deve, anche se lui continuava a servirle varie opportunità su di un piatto d'argento.

«Eccoti qua!»

Mi voltai in direzione della voce di Sebastian, che con disinvoltura prese posto di fianco a me sull'erba, sedendosi con le gambe incrociate e ricambiando il mio sorriso.

Cressida e Garreth rimasero in silenzio, non aspettandosi questa aggiunta nel gruppo, mentre Natty, da cordiale estroversa qual è, salutò Sebastian con la sua solita giovialità e capacità di intrattenere con i classici convenevoli; una capacità innata che le invidio!

«Dov'è Infaustus?» Chiesi guardandomi intorno senza riuscire a vederlo.

«Come ti dicevo, non è tipo da seguire lo sport... Anche se in effetti non è che ci sia proprio uno sport da seguire qui.»

«Sì, a dire il vero posso capire bene Infaustus!» Ammisi sorridendo con un leggero imbarazzo.

«Tranquilla, ci saranno altre occasioni!» Poi mi si avvicinò all'orecchio e disse: «Prima di fine mese vado a Feldcroft, ti andrebbe di tener fede alla tua promessa e venire con me?»

Partì un colpo di tosse perché rischiai di strozzarmi con la mia stessa saliva!

Eppure sapevo che il suo invito non aveva secondi fini, voleva solo che sua sorella Anne vedesse una faccia nuova, era per lei e per farla uscire un po' dalla monotona routine a cui era stata obbligata da un anno a causa della sua malattia. Per lo meno, questo era quello che continuavo a ripetermi con ostinazione; non volevo illudermi di qualcosa che non c'era, ci sarei rimasta malissimo.

Da quel momento, la mia attenzione fu totalmente catalizzata sul carismatico Serpeverde! Lui si chinava spesso per parlarmi da vicino, così vicino che potevo sentire il suo respiro sulla pelle. Mi piaceva la sensazione che mi trasmetteva e la complicità e confidenza con cui ci trovavamo a parlare, che non ho pensato nemmeno per un secondo fosse un problema. Pensavo che gli altri avrebbero continuato tranquillamente le loro conversazioni, e che Cressida avrebbe avuto, così, occasione di parlare con Garreth. Invece, Garreth si fece stranamente taciturno.

Nellie arrivò sterzando con la scopa, rossa e accaldata in viso dagli allenamenti: «Allora, avete spiegato un po' a Maeby il Quidditch?»

«Come no! È stato proprio il tema principale!» Rispose sarcastica Cressida.

«A dire la verità, quando mi spiegano le regole di un gioco senza poterlo vedere non ci capisco molto, scusa Nellie!» Risposi con un'espressione implorante venia.

«Grifondoro! Non starai pensando di unirti alla squadra di Quidditch? Se vuoi diventare una cercatrice ne devi fare ancora di allenamenti nel percorso di volo!» Disse Imelda unendosi al nostro gruppo.

HOGWARTS LEGACY | Diario del 5° anno 1890-1891Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora