Primo giorno di scuola - 1 parte

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«Questa è una delle tante stazioni di metropolvere, un sistema di viaggio molto utile e immediato. Prendi un po' di cenere, pronuncia chiaramente la destinazione desiderata e getta la cenere su questa fiammella», indicando, infine, la piccola fiamma verde che svettava sotto il bassorilievo: «Una volta che avrai preso familiarità con il castello e con la regione circostante Hogwarts, non avrai problemi a viaggiare, ma ricorda di rispettare il coprifuoco!»

Abbiamo continuato il resto del tragitto a piedi, fino a fermarci davanti un'enorme sala, denominata "Sala Centrale", ovvero il cuore dell'alveare, tutte le strade del castello (che non sono poche) portano qui, pertanto c'è sempre un fermento di studenti.

La sala è imponente: lungo tutta la parete c'è un bassorilievo con raffigurato un drago che sbuffa veramente aria dal naso, la fontana al centro con le sirene che si muovono, colori caldi e accoglienti delle tappezzerie contrastano con la freddezza e solidità del marmo delle basi strutturali, e poi, c'è sempre un'incantevole musica nell'aria!

Prima di salutarmi la professoressa Weasley ha provato a chiedermi del mio ritardo di ieri sera, per avere qualche dettaglio aggiuntivo sul mio viaggio insieme al professor Fig. Non mi è sembrata soddisfatta della mia risposta elusiva, anzi, credo di averla resa più sospettosa. Nonostante ciò, non ha insistito.

Aula di Difesa Contro le Arti Oscure.

"Oh, no! Non dirmi che hanno già iniziato!" Ho pensato quando, entrando, ho visto che Leander stava duellando con un altro ragazzo.

«Sebastian Sallow è, senza dubbio, il duellante più bravo qui ad Hogwarts! - ho sentito mormorare da una ragazza Corvonero - Oh no! Povero Leander!» Sebastian Sallow stava per far cadere un enorme teschio di drago sul povero malcapitato del suo sfidante: «Tipica mossa alla Serpeverde!» ha continuato a commentare la ragazza, quando, all'improvviso, il teschio si è bloccato a mezz'aria.

«Basta così!» Una minuta signora anziana, dai capelli grigi a caschetto, è intervenuta mettendo fine al duello. Era lei, con la sua bacchetta, che aveva preso il controllo: «Gli studenti si possono rimpiazzare, scheletri millenari di draghi no!». Ha fatto quindi il suo ingresso la professoressa Hecat, la nostra insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure.

Prima di iniziare la lezione vera e propria, la professoressa si è presentata a me e si è presa qualche minuto per mettermi in pari con gli altri studenti e insegnarmi l'incantesimo Levioso[0].

«Non perdiamo altro tempo, iniziamo subito con le esercitazioni. Direi che potete iniziare voi due». 

Il ragazzo indicato dalla professoressa ha sfoggiato un sorriso impertinente, con una fossetta a fare capolino sulla sua guancia punteggiata da qualche lentiggine: «Ecco il tuo benvenuto ad Hogwarts», si è rivolto a me con aria di strafottenza, allargando le braccia e simulando un inchino. Nientemeno che Sebastian Sallow!

"E io ora dovrei affrontare il miglior duellante della scuola? Pietà!".

Sguardi insistenti e curiosi, carichi di chissà quali aspettative, li avvertivo pungere addosso mentre raggiungevo a testa bassa la pedana di combattimento al centro dell'aula. La tensione nell'aria era palpabile, eppure cercavo di rimanere concentrata, isolandomi da quegli sguardi penetranti che sembravano scrutare ogni mio movimento. La pedana, con il suo tappeto azzurro decorato con le fasi lunari, era diventata il mio unico punto di riferimento, notando anche quanto fosse lunga e stretta; un passo falso e cadendo avrei perso la sfida.

La mano con cui reggevo la bacchetta stava tremando come una foglia, causa la tensione caricata dalla situazione, ma quando Sallow ha lanciato il primo incantesimo la mia presa istintivamente si è fatta decisa e ho invocato Protego[1], poi Levioso, rompendo il suo scudo protettivo e, con alcune ripetizioni di incantesimi base, gli ho fatto perdere l'equilibrio.

HOGWARTS LEGACY | Diario del 5° anno 1890-1891Where stories live. Discover now