Assalto alla carrozza

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Stretta in una carrozza di medie dimensioni, Claire Reign aveva sperato che la sua "più che straordinaria" ammissione tardiva alla scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts fosse un evento molto più esclusivo di quanto si era rivelato in realtà. Nella sua lettera, la vicepreside Weasley non aveva specificato che oltre a lei, altri tre alunni l'avrebbero accompagnata nel suo viaggio inaspettato; men che meno il professor Fig, che le aveva mostrato le basi dell'uso pratico della magia, aveva deciso di condividere l'informazione. Momentaneamente, Fig se ne stava seduto bello comodo sul suo lato della carrozza, a chiacchierare con l'amico di vecchia data George Osric, su una qualche faccenda della massima importanza. Claire avrebbe preferito che i due si chiarissero prima della partenza, così da avere più spazio, ma l'uomo occhialuto aveva insistito sulla segretezza dell'argomento, e mentre i due maghi confabulavano di lettere criptate e smaterializzazioni inadeguate – qualsiasi cosa volesse dire – , Claire cercava di farsi spazio tra il sedere di una ragazza mingherlina e le spalle appuntite di un ragazzo castano. Il suddetto, peraltro, picchiettava ossessivamente il dito sulla porta della carrozza, dandole proprio sui nervi.

«Sono un vero maleducato» disse Osric battendosi un piccolo colpo sulla fronte con la punta delle dita, «Chi sono i tuoi nuovi compagni di viaggio?»

Claire e il ragazzo irritante scattarono per mettersi dritti, procurandosi, lei una spallata sull'occhio, lui una torsione poco naturale della mano sinistra, rimasta incastrata dietro la schiena, tra un fianco e l'altro. Gli altri due, miti, non diedero segni di reazione. La ragazza mingherlina si limitò a spostare lo sguardo sull'amico del professore, quello dall'altro lato del sedile continuò a rimirare il panorama dal finestrino.

«Nuovi arrivi» si mantenne vago Fig.

«A scuola?» confuso, Osric ispezionò uno ad uno i ragazzi davanti a lui.

«Inizieremo la scuola dal quinto anno» disse il vicino di Claire.

«Straordinario!» una piccola pausa, per lo stupore della notizia, «E i vostri nomi?»

«Claire Reign, signore.». Con la coda dell'occhio, scoccò un'occhiata vittoriosa al ragazzo strano, già pronto ad informare tutti i presenti del suo nome, come se fosse il verbo di Oscar Wilde in persona. Strizzò l'occhio e tese la bocca in un sorriso furbesco, poi si appoggiò comodamente allo schienale dei sedili.

«Lorelai Evans» sussurrò l'altra ragazza. Forse dopo aver sentito parlare Claire aveva trovato quel poco di coraggio che le serviva per presentarsi. I capelli rossi le ricadevano dritti sul viso, nascondendone una buona metà, e correvano lunghi fino a coprire le spalle. Claire si rese conto, in quel momento, che erano grossomodo vestire alla stessa maniera; dopotutto, la divisa da viaggio le era stata fornita dalla scuola... Una lunga gonna rossa tagliata prima delle caviglie, camicia bianca e cravattino blu. Per la fredda mattinata inglese le era stato dato anche un cappotto beige che arrivava a metà gamba. Anche il ragazzo silenzioso indossava abiti simili, con la differenza del pantalone, mentre l'ultimo, quello irritante, era agghindato di tutto punto. Il concetto e lo stile era lo stesso, ma i suoi abiti avevano un non so che di costoso e ricercato, nei colori brillanti e l'aspetto di prima mano.

«Ruben Barclay. È un vero piacere conoscerla, signor Osric» si presentò il vicino. Da seduti superava Claire in altezza di mezza testa, soprattutto grazie ai cappelli ricci che gli donavano qualche centimetro in più.

«Barclay, eh? Devo dire che questa non me l'aspettavo proprio! È un vero piacere, ragazzo. Congratulazioni!». Osric gli tese la mano. Questo dev'essere uno importante, pensò lei. Il particolare benvenuto aveva catturato perfino l'interesse del silenzioso osservatore, che aveva finalmente smesso di guardare fuori dal finestrino per concentrarsi sui suoi compagni di viaggio. Sarebbe stato un ragazzo molto bello, dall'aspetto calmo e rassicurante, se non fosse stato per la tremenda cicatrice sul lato destro della faccia, proprio accanto all'occhio. D'istinto, Claire passo le dita sulla sua, sul collo del naso, scostando una ciocca di capelli castani uscita dalla treccia fatta quella mattina.

All for Us || una storia di Hogwarts LegacyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora