•IX-"ᴅᴀʀᴇ ɢʟɪ ᴀᴅᴅɪɪ ɴᴏɴ è ᴍᴀɪ sᴛᴀᴛᴏ ɪʟ ᴍɪᴏ ғᴏʀᴛᴇ..."•

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1 OTTOBRE 2018
📍CASA MANCINI

Chiudo la cerniera di questa dannata valigia e sono pronta."Penso di non aver dimenticato nulla"ripeto nella mia mente come a voler tranquillizzarmi.Il mio plaid,la mia tazza della Ferrari e il poster della rossa in camera mia sono le uniche tre cose senza le quali non potrei vivere.Mi accerto di averle messe in valigia.Ovvimente prendo anche il materiale per lo studio e una quantità indecifrabile di penne.Sono la mia ossessione.Oltre a queste cose materiali però,penso che con me porterò bellissimo ricordi.Questa casa,questa camera.La guardo per un'ultima volta prima di uscire.C'è papà che mi aspetta in macchina.Mi accompagnerà fino al confine in Liguria.Da lì sarò da sola e prenderò il treno per Monaco.Esco di casa e ovviamente c'è Olivia,accorsa per salutarmi.Appena la vedo corro verso di lei e ci stringiamo in un abbraccio.Mi autoconvinco che non sarà l'ultimo.Ci stacchiamo.
"Allora Val...eccoci qui.Non vorrei far sembrare tutto questo un addio"
"Dare gli addii non è mai stato il mio forte...."
Scoppiano entrambe in una risata.Cerchiamo di rendere più leggera la situazione.
"Oli ci vedremo il prima possibile.Ti terrò aggiornata...e non esiterò a chiamarti per situazioni gravi"
"Promessa?"
"Promessa!"dico io decisa.E ci stringiamo il mignolino in segno di ufficialità proprio come facevamo da piccole.Prima di andarmene mi porge una collanina con un sole...Voleva darmela già da un po' ma ha aspettato fino a questo momento.
"Simboleggia la nostra amicizia.Io avrò quella con la luna.Tu quella con il Sole.Come noi.Tu il Sole,io la luna.Combaciano perfettamente.Io terrò una metà,tu l'altra."
A queste parole una lacrima scende malinconicamente sul mio viso.Accenno un sorriso e subito dopo indosso la collana.Stringo il ciondolo tra le mie mani.Guardo Olivia.Ci capiamo con uno sguardo...come sempre.Lei si allontana e io salgo in macchina.Il viaggio si rivela più corto del previsto.A papà ho detto che alloggerò da un'amica...Blanca.Da una parte non è neanche così sbagliato,si dovrebbero solo invertire i ruoli.Arriviamo fuori la stazione.Scendo dall'auto,mi segue papà in serie.È arrivato il momento dei saluti anche per lui.Non vuole dilungarsi troppo,non è mai stato un tipo da troppe parole.Si limita a guardarmi e a ripetermi quella frase che molto probabilmente mi ha portato a questo momento:
"Se ti rende felice è la strada giusta"
Io sorrido e lui mi accarezza la guancia asciugando le lacrime che avevano iniziato a scorrere incessantemente.Lo abbraccio.Provo quella sensazione di protezione che non mi aveva mai fatto mancare.Ci stacchiamo e lui rientra in macchina.Riparte.Asciugo le lacrime e mi dirigo verso la stazione.Il treno è stranamente puntuale e il tempo di percorrenza per arrivare alla destinazione è di circa due ore.Arrivo e subito rimango a bocca aperta."Troppi ricordi"ripeto nella mia mente.Avevo dimenticato la bellezza di Monaco.Il mare cristallino,gli yatchs...indescrivibile.Mi dirigo immediatamente al Casinò.Avevo appuntamento lì con Blanca alle 14:00 e sono già le 14:30.Non ho molte difficoltà ad arrivare ad esso,anche perchè ricordo ancora molto bene le strade.Una volta arrivata,dopo aver scrutato con attenzione il piazzale,la vedo in lontananza.È un po' confusa e in mia attesa.Mi avvicino il più velocemente possibile.Quando mi vede sembra rasserenarsi.
"Valérie finalmente...avevo un'ansia assurda.Non sono mai venuta a Monaco,quindi ero un po' terrorizzata qui da sola"
"Blanca scusa il ritardo ma penso di aver speso un po' troppo tempo per i saluti.Capisco perfettamente la tua ansia,per me sarebbe stata lo stesso."
"Tu sei già stata a Monaco qualche volta?"
"Si...durante la mia infanzia ho passato qualche estate qui"
"Ah...allora mi farai da guida"
"Ci proverò...."

Finally here💎🫀Blanch_

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Finally here💎🫀Blanch_.ita_

Immediatamente guido Blanca all'appartamento di mio zio.Durante il tragitto le spiego anche le varie attrazioni e strade di Monaco.Mi sembra di ripetere le stesse frasi che mio zio usava quando ero piccola.Arriviamo e mi stupisco come il palazzo sia rimasto uguale.Entriamo e bussiamo alla porta.Lo ricordo ancora...appartamento 116.Ci apre un uomo barbuto dai folti capelli bianchi.Sulla cinquantina.È mio zio.Non è cambiato molto dall'ultima volta che l'ho visto.Forse ha qualche capello bianco in più.L'uomo procede subito a darci il benvenuto.

"Valérie!Sei cresciuta moltissimo dall'ultima volta che ti ho visto.Adesso sei una splendida ragazza."
"Grazie zio.Neanche tu sei messo male"scherzo io.
Lui sembra imbarazzato e dopo avermi abbracciato riprende a parlare.
"E lei?Chi è?"
"Lei è Blanca.Una mia amica.Siamo compagne di corso.Non ti avevo avvertito che avrebbe alloggiato anche lei.Per te non è un problema giusto?Ci sono due letti in camera."
"Ma ci mancherebbe altro Valérie.Molto piacere Blanca,fa come se fossi a casa tua."
Io due si stringono la mano e Blanca ringrazia educatamente.
"Accomodatevi...se vi serve qualcosa sono in cucina."
Entriamo e d'un tratto vengo avvolta da mille ricordi."Lì è dove passavo i pomeriggi a disegnare bozze di automobiline,lì dove misuravo l'altezza di anno in anno,lì dove papà mi raccontava le favole seduta sulle sue gambe".Troppi ricordi riaffiorano nella mia mente.Entriamo nella camera degli ospiti.Proprio come la ricordavo.Un tappeto di vecchia data ricopre buona parte del pavimento.È nello stile di Monaco.I letti sono posti ai due capi della stanza.La finestra è immensa e affaccia sullo splendido mare di Monaco.Io decido di dormire nel letto dove dormiva mio padre,mentre Blanca quello in cui dormivo io.Mentre Blanca sistema le sue cose io mi precipito in balcone.Quel balcone.Ritrovo tutto come dieci anni fa.La sedia,il tavolino e la solita vista stupenda.Qui,qui ho sentito per la prima volta quel nome.Ho incontrato quel ragazzino.L'appartamemto di fianco ormai,come mi ha poco fa spiegato mio zio,è disabitato da anni.Rientro e sistemo le mie cose.Posiziono subito il poster della Rossa numero 5 di Vettel sul muro dove appoggia il mio letto.Blanca incuriosita fa:
"Ti piace la formula 1?!"
"È l'unica cosa a cui penso"rispondo prontamente.
Blanca sorride a queste parole.
"Una volta avevo un'amica con cui ho frequentato le medie...Lei mi raccontava sempre di suo fratello che correva sui kart.Diceva che voleva diventare un grande pilota come suo padre.Mi sembra si chiamasse...Carlos Sainz,lo conosci?"
"CARLOS SAINZ?!"
"Si...lo conosci?"
"È uno dei piloti destinati a fare grandi cose in formula 1.Una giovane promessa."
"Ah...allora la mia amica non mentiva."
"No di certo"
Finisco di riporre le mie ultime cose e poi decido di andare a fare un giro.Blanca decide di riposarsi.Io non posso.Non riesco.Ho bisogno di respirare un po' di quest'aria che mi era mancata.L'aria di Monaco.

𝐹𝑅𝐴𝐼𝑆𝐸𝑆||Charles Leclerc||Where stories live. Discover now