Nei dormitori (finali) ☀️

Start from the beginning
                                    

«Epel, ma che diamine è-»

Era il suo compagno di stanza, non era una grande minaccia. Si staccò dalla porta e gli rivolse uno sguardo minaccioso, interrompendo la frase.

«Tu non hai visto niente».

Andò all'armadio e recuperò la divisa del dormitorio, la biancheria e dei calzini puliti e asciutti, gettandoli sul letto.

«Sì, ma...»

«Tu non hai visto niente!», ripetette, agguantando il cumulo di vestiti e passandogli accanto, rivolgendogli un altro sguardo assassino. «Intesi?»

L'altro non parlò più, annuì solamente, afferrando il concetto.

«Bene», concluse stizzito, prima di rinchiudersi in bagno per una doccia e per cambiarsi.


Savanaclaw:

Il Sole era all'orizzonte, pronto a sparire dietro di esso da un momento all'altro, perciò l'aria di Savanaclaw era ancora calda e piacevole. Jack non aveva bisogno di correre a farsi una doccia o ad asciugarsi per non rischiare un raffreddore, proprio grazie al clima, perciò stava camminando tranquillo per i campi sabbiosi. Vide alcuni compagni giocare a Magishift poco lontano da lui ed era quasi tentato di unirsi a loro per divertirsi un altro po', ma desistette quando pensò che se non fosse prima passato dalla sua camera, dopo avrebbe dovuto avere a che fare con una serie di fastidiosi nodi nel pelo della coda che avrebbe voluto evitare, quindi passò oltre, continuando per la sua via.

L'aria calda gli solleticò le orecchie e i capelli arruffati, scendendo per la divisa, dandogli la possibilità di rendersi conto che gli indumenti si erano già asciutti, se non fosse per quelli più nascosti.

Era stata una bella giornata, si era divertito, e l'intero gioco dell'acchiapparella gli aveva ricordato i giorni in cui lo faceva con suo fratello e sua sorella. Sorrise malinconico, ripensando a come trovava difficile acciuffarli per via della loro eccessiva energia e come, invece, sia stato quasi fin troppo facile giocare con i ragazzi della sua età.

Stava ancora sorridendo quando varcò la soglia della struttura.

«Ehi, Jack, ti va-», cominciò Ruggie, facendo rimbalzare un disco da una mano all'altra, ma fermandosi appena notò l'espressione che il lupo aveva. «Che è successo, hai trovato una monetina per terra?», chiese curioso, a sua volta felice all'idea delle monetine trovate sull'asfalto.

«No, nessuna monetina», rispose notando l'immediato calare di interesse della iena.

«Ma non vieni dalle lezioni speciali con il Preside?»;

«Sì e ora ho bisogno di una doccia. Devo andare, senpai».

Lo liquidò e passò oltre, lasciando Ruggie da solo, più confuso di prima.

«Come fa uno ad essere felice dopo delle lezioni?», si domandò, ma finì per stringersi nelle spalle e uscire fuori dal Lounge, per unirsi ai ragazzi sul campo di Magishift prima che calasse il buio.


Heartslabyul:

«Regola centoventiquattro della Regina di Cuori: quando sei fradicio devi girare in tondo in mare! E voi siete fradici», enunciò Riddle, rivolgendo uno sguardo severo ai due primi anni inginocchiati davanti a lui e con un collare rosso e nero al collo.

«Sì, leader del dormitorio», risposero in coro, con la testa bassa e il tono moscio.

Ace si stava fustigando da solo, anche se era mentalmente, per essere stato un ingenuo. Ricordava in modo vago che ci fosse una regola che riguardava l'essere bagnati, ma non ne era sicuro, perciò aveva messo piede nel dormitorio, si era guardato attorno circospetto, per poi abbassare subito la guardia. E per colpa della sua negligenza ora aveva di nuovo uno di quegli odiosi collari anti-magia.

Love Me (Twisted Wonderland x Reader)Where stories live. Discover now