CAPITOLO 4

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Ci presentiamo da Rocco dove tutti sono già arrivati.
"Ragazzi lei è Martina. Martina, loro sono Tony, Rocco e Davide. Loro due già li conosci... Ragazzi avevo pensato di farla entrare nel gruppo." Mi presenta agli altri, offrendo di farmi entrare nel gruppo.
"Io ci sto." Dice Leo.
"Anch' io." Commenta Vale.
"Io e Rocco siamo a favore." Continua Tony.
"Come "Tu e Rocco siete a favore"?!" Chiedo confusa.
"È una lunga storia." Risponde Leo mettendosi a ridere.
"Comunque io non sono favorevole." Dice Davide.
Ecco te pareva. Ci doveva essere per forza qualcuno che non mi accettava. Perfetto, anche in un ospedale mi devo sentire esclusa, no?!
"Perchè?" Chiede Cris.
"È una ragazza e nel gruppo siamo già al completo. E poi non hai visto quanto è brutta?!" Risponde Davide indicandomi.
"Senti, a te non te ne deve fregare un cazzo se sono bella o brutta. E poi anche se sono brutta tu rimarrai sempre uno stronzo!" Ribatto andandomene via.
"Ha ragione, sei veramente uno stronzo!" Esclama Vale, rincorrendomi.
"Andiamola a cercare. Potrebbe commettere qualche pazzia." Dice Cris, ansiosa di ciò che potrebbe accadere.
Eh si, lei è l' unica a sapere il motivo per cui sono qui. Solo lei sa che sono AUTOLESIONISTA.
Questa volta è diverso. La tentazione di farla finita è davvero tanta, ma c' è qualcosa che mi blocca, che mi ferma dal commettere questa azione. Infatti decido di sfogarmi a una maniera più classica: mi reco al campo da basket e faccio qualche tiro.
Ad un certo punto, una voce a me familiare, attira la mia attenzione: "Eccoti qui, finalmente! Ti ho cercato ovunque!" Esclama Vale, avvicinandosi a me. "Sei brava a basket." Commenta.
Io non rispondo e continuo a tirare la palla verso la rete, quando sento prendermi un polso.
"Senti Martina, perdona Davide. Non diceva sul serio, è il suo carattere anche se in fondo ha un cuore d' oro."
"È la stessa maschera che uso anch' io." Sussurro.
"Come?"
"No, nulla."
"Perchè non ti fai aiutare da me, dal gruppo, condividendo i tuoi problemi e le tue paure?!"
"Non mi può aiutare nessuno." Rispondo fredda.
"Perchè dici questo?"
"Perchè è così e basta!" Urlo tornandomene in camera.
Ma intanto Vale, cerca di convincermi in tutti modi. Mi insegue per tutto l' ospedale a forza di farmi cambiare idea.
Stò aspettando l' ascensore dato che la mia camera è a un piano più basso di questo.
Entriamo entrambi, ma all' improvviso salta la luce (sarà il destino) e rimaniamo chiusi insieme.

Resta. Ho bisogno di te♡Where stories live. Discover now