CAPITOLO 15.

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<<Questa è la stanza.>>
Alexander mi mostra la camera dove dormirò questa notte. Le pareti sono di un colore chiaro, neutro ed è tutta arredata nei minimi particolari.
<<Va bene.>>
<<Ti piace?>>
Come potrebbe non piacermi?
È gigantesca per essere una stanza degli ospiti.
<<Certo.>>
Mi sorride.
Apre l'armadio e prende una maglietta bianca con una felpa verde.
<<Ecco il pigiama.>> li poggia sul letto <<è di sicuro meglio del tuo.>>
<<Non hai tutti i torti.>> affermo ridendo.
Il mio è da bambina.
<<Allora ti aspetto giù per cenare.>> esce fuori dalla stanza <<fai come se fossi a casa tua.>>
Mi piacerebbe...
A che diavolo stai pensando, Laila?
Vado a farmi una doccia e dopo indosso quello che c'è sul letto. Mi guardo allo specchio ed è come se avessi un vestitino...Ah zia, in che situazione mi hai messa?!
Certo, diamo la colpa a lei per le mie bugie.
Imbarazzata scendo giù ed ecco che vedo Alexander con una semplice tuta da ginnastica ed i capelli spettinati.
Non posso farcela...è bellissimo.
Nel guardarlo il mio corpo ha una scarica di brividi.
<<Ti piace proprio fissarmi, eh?>> sorride malizioso.
Sgrano gli occhi perché mi rendo conto che lo stavo fissando imbambolata!
<<No.>> taglio corto.
<<Tranquilla.>> continua a sorridere <<non mi da fastidio.>>
Posa lo guardo su di me ed io vado a fuoco, i suoi occhi mi scrutano dalla testa ai piedi e quel sorriso malizioso non scompare dal suo viso...
<<La mia felpa ti dona.>>
<<La tua felpa?>>
Oh no, proprio la sua doveva farmi indossare!
<<Si.>> sorride <<perchè di chi dovrebbe essere?>>
<<Giusto.>> mi siedo accanto a lui.
Voglio sotterrarmi, all'istante.
<<Hai fame?>>
Ha cambiato discorso, menomale.
<<Non ancora.>>
<<Hai ragione, dopo tutto quello che abbiamo mangiato.>>
Ride ed io, mi "incanto" a guardare quelle splendide fossette.
Svegliati, Laila.
<<Già.>> sorrido imbarazzata.
Cala il silenzio e lui, mi osserva attentamente.
<<Perché fai così con me?>> mi domanda <<ti imbarazzo?>>
Si, mi imbarazzo da morire ed è la prima volta che mi capita...purtroppo o per fortuna?
<<Si.>> lo guardo negli occhi.
<<Solo con me?>>
Nel suo tono c'è un velo di speranza.
<<Si.>> ingoio <<solo con te.>>
Perché sto "confessando" questo segreto?
<<Sono contento.>>
Io un pò meno.
Con il pollice accarezza la mia guancia rossa e sgrano gli occhi per il contatto.
Non pensavo che il mio corpo potesse andare a fuoco per così poco eppure, da quando l'ho conosciuto non riesco a gestire determinate "emozioni".
Lui è la mia prima scossa elettrica.
Perché doveva essere proprio Alexander?

TI DEDICO IL MIO CUORE.🦋Where stories live. Discover now