CAPITOLO 14.

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Abbiamo mangiato quasi tutto e sono sicura che mi aspetterà un bel mal di pancia.
Il tempo in sua compagnia è volato, non ho intenzione di andar via...non ancora.
Sto bene e voglio conoscerlo un pò di più.
<<Tuo padre non verrà?>> gli domando.
<<No, è in viaggio.>>
Si sentirà solo...un pò come me, quando vivevo a casa mia.
<<E resterai qui tutto solo?>> indico la casa dietro le nostre spalle <<fino a quando lui non tornerà?>>
<<Si, ci sono abituato.>>
Questo è il problema, l'abitudine di restare soli senza sentire la necessità di avere qualcuno al proprio fianco, anche solo per una sera.
Io ho lasciato andare la solitudine.
<<Ho deciso di vivere con mia zia perché non volevo restare con i miei genitori.>> confesso.
Lui mi guarda sopreso, felice della mia "confessione".
<<Non ti sentivi a tuo agio con loro?>>
<<No, non più.>>
<<Guarda il lato positivo.>> mi sorride <<ti sei trasferita in una nuova città dove hai conosciuto me.>>
Sul mio viso compare una risata sincera, spensierata, dolce perché mi piace il suo modo di fare...alleggerisce questo peso che mi porto dentro da anni.
<<Quindi dovrei ringraziare mia zia.>>
<<Dovresti.>> ride <<anche i tuoi genitori.>>
<<Hai ragione.>>
Purtroppo il tempo continua a scorrere ed è davvero tardi, mia zia sarà in pensiero.
<<Vado un attimo in bagno.>> gli dico mentre mi alzo da terra.
<<Si, 1° piano seconda porta a destra.>>
Entro in casa, salgo le scale e vado al primo piano. Seguo le sue indicazioni e trovo il bagno.
È gigantesco, in blu con dei dettagli floreali.
<<Wow.>> affermo ad alta voce.
Mai vista una cosa così bella come la sua.
Incantata, prendo il cellulare e la chiamo.
"Laila, dove sei?" mi domanda preoccupata.
"Scusami zia sono a casa di un Alexander, un mio compagno di classe."
"Oh." afferma sopresa "perché?"
"Per un lavoro di gruppo e c'è anche una mia compagna."
"Quindi siete in tre?"
Brava Laila, continua a mentire spudoratamente!
"Si, esatto. Ehm...potrei fare un pò tardi."
Voglio fare tardi.
"Resta lì a dormire, non è un problema."
"Cosa?!" domando sbalordita, non può dirmi una cosa del genere.
Dove dormirò?
"Si, così ne approfitti per fare delle nuove amicizie."
"Ma io..."
"Buonanotte, a domani piccola."
Stacca la chiamata senza ascoltarmi.
<<No, no, no...>> mi agito pensando ad una plausibile scusa.
Come faccio a dormire qui?
A casa di Alexander?
<<Uffa!>>
Furiosa esco dal bagno.
<<Che cosa gli dico?>> penso ad alta voce mentre scendo le scale.
<<Uff, uff!>> mi lamento.
Lo raggiungo in giardino e lo guardo imbarazzata.
<<È successo qualcosa?>> beve un sorso di birra.
<<Ehm ecco...>> resto in silenzio per qualche secondo <<io...>>
Niente, è difficile...non posso!
<<Coraggio, non ti mordo.>>
Ha ragione, devo essere coraggiosa.
<<Mia zia non è in casa ed io non ho le chiavi.>> gli dico tutto d'un fiato.
<<E?>> continua a bere la birra sorridendo.
Ah, ma non capisce?
<<Ehm...potrei restare qui?>> la voce è bassa, le guance rosse.
<<Certo.>> posa la bottiglia <<sei mia ospite.>>

TI DEDICO IL MIO CUORE.🦋Where stories live. Discover now