Dea delle Menzogne, era questo il compito che le era stata affibbiato alla nascita sull'Olimpo, sentirle e smentirle. Ma non era l'unica cosa per cui era famosa Relia, la sua bellezza ed arroganza che avevano stregato l'astro più bello erano leggend...
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Relia era rimasta a vivere nelle Terre del sogno dopo l'accaduto con suo padre, e Matthew da quando aveva scoperto essere la figlia di Desiderio, non smetteva di farle domande. Si trovavano in un parco, parco che era solita a frequentare con Rose.
«Rel!» esclamò questa correndo ad abbracciarla.
«Rosie, tesoro mio. Vieni, ti devo delle spiegazioni.»
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«Quindi Desiderio tuo padre, ti aveva chiesto di essere mia amica. Insomma tu sarei la mia prozia.»
Relia emise una risata sottile.
«Si Rosie, in pratica si. Ma Rel andrà benissimo, non mi vedo proprio nel ruolo di madre o sorella, figurati zia. Preferisco di gran lunga fare la nipote.» Anche Rose rise.
«Un ultima cosa non ho capito, perché tu sei una dea, insomma tua madre era una semidea, giusto? Hai detto che non aveva neanche accesso all'Olimpo.»
«Io sono una dea grazie a Desiderio, il suo sangue mi ha aiutato ad avere una forza maggiore, cosa che non è successa a tua nonna o mio cugino Orfeo. Mi ritengo fortunata. Non saprei chi sono senza le menzogne. Poi mia madre non aveva accesso all'Olimpo perché aveva gravemente insultato un Eterno, quindi è stata punita, Lussuria ha fatto il resto.»
«Lussuria? Chi è adesso.» lamentò sua nipote. La dea le fece l'occhiolino, baciandole una tempia.
«Questa è un'altra storia, ci rivedremo così potrai avere anche qualche piccolo commento dalla tua lettrice preferita.» affermò spostando i capelli dalla spalla.
Rose sorrise ed annuì. Avrebbe sempre voluto bene a Relia, soprattutto adesso che sapeva essere sua parente.
La dea guardò andare via la neo scrittrice e anche il corvo tornare a casa.
Così qualcuno né approfittò per avvicinarsi, qualcuno che quando Desiderio non era presente le aveva fatto anche da madre.
«Ciao Bambina mia. Il verde ti dona.»disse indicando i vestiti verde fluo, facendo arrossire leggermente Relia.
«Ciao Zietta.»
Morte si lasciò abbracciare da Relia, la trovò molto più serena di quando un secolo prima l'aveva dovuta avvisare del rapimento di Sogno.
«Ti va di fare due passi con me? Ho voglia di respirare... Aria di mare.»
«Non potrei essere più d'accordo, questo l'hai di certo preso dalla qui presente zia preferita.» si vantò mentre sua nipote la prendeva sotto braccio. Con il potere di spostarsi della Dea in breve tempo furono in una spiaggia caraibica, con i piedi nella sabbia.
