𝐁𝐋𝐔𝐑𝐑𝐄𝐃 𝐋𝐈𝐍𝐄𝐒 || 𝐉𝐣 𝐌𝐚𝐲𝐛𝐚𝐧𝐤

17

Cammino veloce verso casa, ma poi cambio idea.
Forse dovrei avvisare i miei amici che anche la famiglia Cameron vuole appropriarsi della Royal Merchant.

Quando raggiungo la catapecchia di John B mi stupisco nel constatare che non ci sia nessuno.
Decido di sedermi e aspettare pazientemente che qualcuno faccia ritorno.
Intanto mi guardò intorno, questo posto è un disastro e ogni giorno che passa è sempre peggio. Non capisco proprio perché non pensi di darci una ripulita.

-Eden.- la voce di Kiara interrompe i miei pensieri.
-Che fai qui?-

-Sono uscita con Rafe.- lei e i ragazzi mi guardano storto. Jj invece guarda dalla parte opposta senza guardarmi più in faccia.
-Mi ha invitata ad uscire e non potevo evitarlo anche questa volt.-

-Non devi giustificarti con noi.- John B sembra sembra sincero e io sorrido appena.

-Ad ogni modo volevo solo avvertirvi che anche la famiglia Cameron è sulle tracce della Royal Merchant.-

Pope scuote la testa sconsolato. -Come lo sai?-

-Me l'ha detto lui stesso. E dice anche di sapere che qualcun altro la sta cercando, però penso non sappia che siamo noi.-

Jj si fa coraggio e prende parola.
-Glielo dirai tu o no?-

-In che senso?- domandò cercando di seguire il filo logico con cui ragiona.

-In una delle tue tante uscite con lui immagino aprirai bocca.-

Non capisco se faccia sul serio o voglia solo infastidirmi. Kie e JB lo guardano male mentre Pope mi appoggia una mano sulla spalla.
Il comportamento del biondino sta iniziando a farmi sui nervi.

-Pensa come vuoi Maybank. Ero solo venuta ad avvisarvi.-

Inizio a camminare a passo spedito verso casa con mille pensieri che mi attanagliano.
Perché proprio ora che credevo fossimo amici mi pugnala alle spalle?
Poi che cosa gli importa con chi esco?
Rimarrà sempre il solito Jj infantile che non riesce a tenere il naso fuori dagli affari altrui.

•

Non appena metto piede in casa Tabitha mi scruta.

-Non hai una bella cera.-

-Beh grazie mille. Scusa se ho appena litigato con un mio amico.-

Sbatto i piedi per terra così forte come sbatto la porta della mia camera da letto.
Non ho voglia di stare a parlare con lei, quindi mi chiudo a chiave ed inspiro profondamente.
Se vogliamo arrivare per primi alla Royal Merchant abbiamo bisogno di più informazioni, e c'è solo un modo per averle.
Devo accedere al portatile di mio padre, ma se lo faccio in casa è pericoloso.

Prendo una chiavetta USB e mi dirigo di soppiattò nel suo ufficio. La inserisco nel computer e trasferisco i dati nella chiavetta stando attenta a risistemare tutto com'era.
Quando scendo di sotto avviso che vado a farmi uno spuntino, invece mi dirigo alla biblioteca pronta a fare le mie ricerche.
Scelgo una postazione un poco isolata e apro i documenti di mio padre.
Per la gran parte sono tutti scambi di parola con Ward Cameron, ogni tanto anche con Rose, in cui si condividono informazioni sulla casa.
E poi ecco una mail. È nuova. La apro, il mittente dà appuntamento in una casa abbandonata poco lontano da qui. Mi segno tutto e corro a casa decisa.
Devo cancellare la mail dal pc di mio padre.

-Amore dove sei stata?- mia madre fa capolino dalla cucina.

-A mangiare qualcosa.-

-Al Wreck non c'eri.- papà è più curioso del solito. Alla faccia del lasciarmi la mia libertà.

-Sono andata da un'altra parte, non ricordo il nome.-

Annuiscono anche se li vedo un po' titubanti.

-Ora scusatemi ma sono molto stanca, penso che andrò a letto.-