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La mattina seguente la trascorro con un divertente intrattenimento di Sarah Cameron, che interpreta una stravagante signora e Topper il suo servitore. Si sono offerti di tirarmi su di morale e io non ho saputo rifiutare questa generosa offerta.
Ma è il pomeriggio che non voglio passare da sola, i miei genitori sono via per lavoro e Tabitha non è sempre presente in casa, così mi ritrovo da sola ad osservare le mie contusioni allo specchio.
Mi ricordano i lividi che Barry mi aveva procurato tempo fa, mi ricordano i momenti bassi in cui mi tagliavo... No, basta brutti ricordi.
Prendo la prima tuta che trovo nell'armadio ed esco di casa dopo essermi raccolta i capelli in un morbido chignon.
Cammino veloce per quanto io riesca, e raggiungo il Wreck. Entro e mi siedo ad un tavolo in attesa che i genitori di Kiara o lei stessa vengano a prendere le ordinazioni.
Ma è John B a presentarsi, si siede accanto a me senza chiedere. Se i miei fossero presenti molto probabilmente lo respingerebbero, ma io sono diversa e poi lo trovo un tipo divertente.
"Mi sembra che tu non stia troppo male" esordisce, cercando di andarci piano.
"Infatti, ho passato momenti ben peggiori se devo essere sincera".
Abbassa lo sguardo. "Ammiro il tuo coraggio, sei qui dopotutto quello che ti è successo e vai avanti, stai anche bene".
"Non mi arrendo facilmente".
Restiamo a parlare per un po' e alla fine gli chiedo se può accompagnarmi in un posto tranquillo, lontano da Figure Eight.

Arriviamo nella sua casa, è piccola e molto disordinata. Jb sta soffrendo ancora per la scomparsa di suo padre e non vuole credere che sia morto, vorrei poterlo aiutare in qualche modo, ma non so proprio come.
Salgo i gradini che portano al piccolo terrazzino principale e mi siedo sul divanetto.
"Non è male, qui puoi avere tutta la pace del mondo".
Mi guarda con aria pensierosa. "Ma non ho tutti i lussi che avete voi kook".
Intanto Jj ci ha raggiunti e si è seduto all'estremità del divanetto, ci sono 50 cm che ci separano.
"Il lusso non è nulla paragonato all'amicizia e alla felicità".
Il biondino mi guarda sorpreso per l'affermazione che ha appena udito, certamente non se l'era aspettato da una ragazza ricca come quella che gli sedeva accanto.
"Non lo dico solamente perché tanto ho i soldi, sono sincera. Niente è peggiore della sensazione di essere in trappola, di sentire che tutto è già stato scelto al posto tuo".
"Ma tu puoi sempre ribellarti" si intromette Jj.
"Potrei farlo sì. Ma i miei hanno investito tempo e hanno creduto in me affinché mi rialzassi dopo le mie cadute. Li ho delusi parecchio e non mi permetterei mai di far loro dell'altro male".
I due mi guardano, questa volta con aria sofferente come se mi compatissero, ma so che mi capiscono perfettamente perché non ribattono e, anzi, cambiano argomento.
"Vuoi fare qualcosa di folle?" mi chiede Jb, illuminandosi.
"Sempre".
Jj e John B sorridono divertiti.
"Benvenuta nei pogues, Eden".

𝐁𝐋𝐔𝐑𝐑𝐄𝐃 𝐋𝐈𝐍𝐄𝐒 || 𝐉𝐣 𝐌𝐚𝐲𝐛𝐚𝐧𝐤Where stories live. Discover now