La storia è ispirata a un video di Akira Shimizu, che io ho deciso di narrare.
Sono solo le otto, eppure Ichirou Saikou, l'erede della Saikou Corp., sorseggia vino davanti alla finestra, assorto in pensieri che non è disposto a rivelare. Sul tavolo, sono sparse le fotografie scattate durante l'ultimo anno del liceo, insieme ai membri del consiglio studentesco: quattro ragazzi e una ragazza.
Quella non era una ragazza comune, e Ichirou lo sapeva.
Si chiamava Ryoba, Ryoba Aishi, e a volte le piaceva spiare Ichirou mentre sedeva alla sua scrivania di presidente.
Un giorno, con un gran sorriso, lei si presentò davanti a lui e gli chiese di far parte del consiglio studentesco.
Senza pensarci due volte, lui disse sì.
Ryoba era sempre gentile con lui, sempre pronta a esaudire i suoi desideri, anche quelli non rivelati: se lui era stanco, le si faceva trovare con una tazza di tè fumante tra le dita.
Inizio dopo sigla: lo seguiva dappertutto come un'ombra: persino quando pattugliava i corridoi, o quando sbrigava le pratiche del club fino a tardi. A volte Ryoba si addormentava sulla pila di scartoffie da compilare, e Ichirou la fissava, china sui fogli, e arrossiva.
Poi, qualcosa nella scuola iniziò ad accadere. Una ragazza di nome Moeko sparì da un giorno all'altro, e nessuno aveva idea di dove fosse finita. Ichirou chiese a Ryoba se ne sapesse qualcosa, ma lei rispose che no, non sapeva nemmeno chi fosse. Ichirou le credette, non sapendo che in realtà era stata proprio Ryoba a far incontrare a Moeko la sua fine.
Ichirou cominciò ad abituarsi alla presenza di Ryoba, tanto che un giorno le chiese di uscire insieme dopo la scuola. Ci volle tutto il suo coraggio per farle quella proposta, ma alla fine lei accettò.
Non appena le lezioni finirono, lui l'aspettò dietro il muretto della scuola, ma lei... doveva prima occuparsi di un piccolo problema.
Ichirou non sapeva che, mentre lui aspettava Ryoba, lei stava ripulendo il pavimento della libreria dal sangue innocente di una compagna, schiacciata da uno scaffale che chissà come le era caduta addosso.
Ichirou attese e attese, ma finalmente Ryoba gli corse incontro tutta sorridente, mentre la fornace della scuola lavorava a pieno regime. Era molto arrabbiato per il ritardo di lei, ma Ryoba lo prese per mano e lo portò in uno splendido giardino. C'erano alberi rossi, fiori gialli e funghi colorati: sembrava di essere nel regno delle fate. Ichirou si scordò la sua rabbia e cominciò a passeggiare con Ryoba in quel mondo incantato. Mentre le lucciole danzavano per loro due, Ryoba posò la testa sulla spalla di Ichirou.
Un'altra ragazza era sparita dall'Akademi, una certa Honami, e Ryoba prese ad appassionarsi alla cucina salutista. In breve tempo, anche una ragazza del club degli sport, una tale Sumiko, sparì improvvisamente.
Durante una gita scolastica, Ichirou e Ryoba si sedettero accanto. Lei, forse per finta o forse per sonno, appoggiò di nuovo la testa sulla spalla di lui.
Tutta la scuola si rilassò in spiaggia e ciascuno indossò il costume da bagno per prendere il sole o bagnarsi in mare.
Ryoba, bellissima nel suo costume viola, notò che un ragazzo coi capelli neri stava parlando con Ritsuko, la ricca figlia di papà che non voleva saperne di studiare. Per qualche motivo, quella conversazione non piacque affatto a Ryoba, che cercò consolazione tra le braccia di Ichirou, ancora completamente vestito.
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STORIE DENTRO LE STORIE
FanfictionIn questa raccolta leggerete le mie fan fiction ispirate ai miei videogiochi preferiti (tra cui Yandere Simulator, Doki Doki Literature Club!, Camp Buddy e Detroit: Become Human.