Fermiamo il terremoto

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Una volta trasferiti però le cose non è che stessero migliorando, il cuore non batteva bene, avevo i polmoni pieni di acqua, pressione bassissima, infezione con il catetere e una serie infinita di disgrazie che costrinsero i medici a mettermi in coma farmacologico per un po' di tempo.
Una volta risvegliata dal coma ero molto confusa e mi è stato raccontato che le mie prime parole al mio risveglio furono: "VOGLIO FARMI LA CERETTAAAAAA" inutile dire che scoppiarono tutti a ridere, mi dissero anche confondevo tutto e tutti tranne che una persona: Ultimo, il mio cantante preferito... Mi hanno detto che mi sono messa a cantare le sue canzoni parola per parola infatti erano rimasti tutti stupiti perché nonostante il dolore, la confusione e la situazione io mi ricordassi solo di lui.

Questa è la mia storia e ci sarebbero tanti aneddoti sia dolorosi che divertenti da raccontare su cosa è successo ma non mi basterebbero 2 mani... io ora sto facendo progressi ma la situazione è ancora un po' critica: ho la memoria a breve termine, sono in sedia a rotelle, soffro di crisi epilettiche e ho la gastroparesi, ovvero lo stomaco bloccato infatti mi nutro solo tramite un sondino intestinale che ogni 6 mesi devo cambiare in ospedale.

"Noi dobbiamo fermare il terremoto, dopo penseremo alle conseguenze che ha lasciato questo terremoto", queste sono le parole che un medico aveva detto a mia mamma ad inizio malattia.
Queste conseguenze sono tante e sono anche molto dolorose ma con amici, famiglia, medici miracolosi e cantanti salvavita queste conseguenze sono più sopportabili.

Do voce alla mia malattiaWhere stories live. Discover now