Alex: in effetti si, ma sono sempre educato.

Denis: si certo almeno questo.

Alex: si apparte quando mi arrabbio.

Mi viene un brivido che mi percorre tutto il corpo.

Denis: Alex ti prego non mi ricordare quel momento.

Alex: vero...
hai ragione scusami

Denis: fa niente non era tua intenzione.

Posso finire la pasta?

Alex: ahahha chi te lo vieta.
io vorrei mangiarmene un altro piatto.

Denis: esagerato.

Alex: no fidati.

skip time

Sono le 15, Io ed Alex abbiamo appena finito di sparecchiare mentre lo zio Franco è ancora chissà dove per Roma.

Ho appena lavato l' ultimo piatto che rimaneva sporco e adesso devo parlare con Alex per decidere cosa fare per risolvere il primo indizio di questa lunga serie.

Sto tornando in salone e vedo Alex sdraiato sul divano con il telefono a non fare niente.

Mi avvicino a lui.

Denis: credo che questo non sia un modo molto utile per ragionare su quello che dobbiamo fare.

Alex: lascia perdere per ora vieni qui.

Alex mi prende per i fianchi e mi fa sdraiare sul divano insieme a lui.

Eravamo faccia a faccia.
i suoi occhi marroni sono così belli che mi fanno perdere ogni volta.

Alex: che ne dici se ci riposiamo un po'?

Alex mi avvicina a lui ed inizia a toccarmi i capelli

Dio, adoravo quando lo faceva.
Come posso dirgli di no.
Sono mummificata nel vero senso della parola.

Come fa a farmi questo effetto ogni volta? COME?

Desidero tanto baciarlo.

Ogni volta che guardo le sue labbra vengo sempre tentata ma devo contenermi ci sta in ballo la mia vita, probabilmente, e non voglio rischiare.

Ora che ci penso...
potrebbe essere che non ami veramente Alex?

potrebbe essere che quando spezzeremo la maledizione tutti i nostri sentimenti finiscono?

Oppure tutto questo è solo un sogno? se tutto quello che stia vivendo sia solo frutto della mia mente?

Denis: non so resisterti Alex, dannazzione.

Alex: oh lo so bene.

Denis: lo fai apposta infatti

Alex: tu dici?

mi guarda con occhi pieni di divertimento come se gli facessi ridere.

Denis: perchè sembra che stai per ridere?

Alex: perché sei buffa.

Denis: a si?
dimmi perchè.

Alex: non ti interessa.
Adesso vieni.

Alex mi avvicina ancora più vicino facendomi appoggiare la fronte nell' incavo del suo collo.

odorava di limone.
come è possibile che odori di limone?
probabilmente sto impazzendo.

Denis: hai un buonissimo profumo.

Alex: sh dormi basta complimenti.

Denis: forse. potrei anche andarmene.

Alex: no.

Alex mi stringe ancora più forte.

Alex: sei costretta a restare.

Denis: va bene però se azzardi a svegliarmi ti uccido!

Alex: dovrò farlo per forza visto che dobbiamo tornare in centro, precisamente non so dove.

Denis: si si va bene ora dormo.

Alex: sei sempre la solita.

finito di parlare con Alex mi lascio cadere in un sonno profondo visto che la carbonara mi aveva riempito molto lo stomaco.

***
Giuro su chi volete che la prossima volta non mi faccio più svegliare da nessuno.

Vi racconto brevemente cosa è successo.

Stavo dormendo tanto beatamente visto che Alex mi ha costretto tanto per darmi maggior fastidio.

Faceva tutto parte del suo piano.
Adesso vi starete chiedendo quale piano.

Il piano era buttarmi un' bicchiere d' acqua in faccia.
Ovviamente credo di averlo insultato in tutte le lingue del mondo e fidatevi la scena vi avrebbe fatto molta pena visto che era tornato pure lo zio e ci stava guardando come se fossimo ragazzini di due anni.

Per fortuna lo zio Franco ci ha interrotto e mi ha regalato un bellissimo quadro di Roma fatto da un suo amico e diciamolo, era stupendo e mi ha dato anche un po' di soldi.

Infine Alex mi ha chiesto scusa ed ora siamo in un luogo sperduto di Roma per capire cosa dovremmo
fare, sempre se lo capiamo.

Adesso che ci ripenso l' indizio diceva Caput mundi. Potrebbe essere che dobbiamo andare a San Pietro?

Denis: Alex?

Alex: dimmi

Denis: potremmo provare ad andare a San Pietro?

Alex: si tanto un posto vale l' altro visto che dovremmo cercare ovunque adesso.

Denis: certo ma come facciamo ad entrare dentro alla basilica?

Alex: dimentichi che sono un mago e posso renderci invisibili.

Denis: Macché sul serio!

Alex: guarda!

Alex schiocca le dita e diventata invisibile.

Denis: questa figata potevi dirmela prima. Testa vuota!

Alex: nah.

Adesso rendo invisibile anche te.

Ecco fatto.

Denis: mi piace tantissimo come cosa.

Inizio a saltare come una matta tanto Alex non mi vede.

Alex: Denis vedo che stai saltando come una bimba appena apre il suo regalo di natale.

Denis: ah.
Non mi importa adesso andiamo dovremmo camminare molto.

Alex: no non mi va.
Useremo un' altra magia.

Denis: certo che fai proprio schifo eh!

Alex: non ho tempo di rispondere andiamo.

Alex si avvicina a me mi prende per mano ed apre un varco magico vicino ai nostri piedi.

Denis: A...

Alex: salta adesso!

Senza pensarci un attimo salto insieme ad Alex e ci ritroviamo dentro la basilica di San Pietro.

Tutto questo è affascinante.
Amo Roma, basta è confermato.

Alex: mettiamoci subito al lavoro.

Denis: non credo che dovremmo cercare.
Ci sta un foglio lì sul pavimento.

Non so se riguardi noi

Alex: andiamo a vedere.
È l' unica scelta che abbiamo.

Io ed Alex ci avviciniamo verso il centro della basilica finché non arriviamo davanti a quel foglio.

Il foglio era rivolto verso la parte dietro, quella non scritta perché si intravedevano delle scritte.

Denis: vuoi prenderlo tu?

Alex: insieme.
Pronta?

Denis: no ma prendiamolo

Ora!

Continua...

~S.s

Un'altra vita Where stories live. Discover now