Pugno 1. Presentazione dell'OC

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La porta del bar si spalanca in un tintinnio, lasciando entrare una folata fredda e due uomini in giacca e camicia. Uno infila l'indice e il medio nel buco del nodo della cravatta, e prova ad allentarlo. L'altro lascia la valigetta 24 ore su una poltroncina color prugna, vicino all'entrata, e va dal barista. Ordina due irish coffee, sfila la carta di credito luccicante da un portafoglio in pelle.

Il cameriere porta al tavolo dei bicchieri lunghi, scuri e pannosi. In un piatto dal bordo d'oro ci sono biscotti secchi e tovagliolini di carta. Una fiamma al profumo di cannella balla, in un portacandele di vetro.

Uno dei due uomini racconta qualcosa. È il più vecchio, a giudicare dal reticolo di piccole rughe sulle tempie, e dalla barba color fumo. Gesticola con una mano, e poi smette, per appoggiarla sulla spalla dell'altro. Scoppia a ridere, di rimando al sorriso dell'uomo che lo ascolta. Sblocca lo schermo del telefono per mostrare qualcosa: con quella scusa rompe la distanza che li separa. Avvicina la sedia, avvicina il viso. Adesso si mischiano i loro respiri. L'uomo più giovane si distoglie dal cellulare. Gli sta guardando il viso. Con il dito, porta via, da un pelo della barba dell'altro, una goccia di irish coffee.

Justice Heart. Spatent Rider (One Punch Man) x OCWhere stories live. Discover now