61🌼Ogni Fine A Un Inizio

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Quando arrivo a casa di Trevor l'agitazione si fa più forte, soprattutto perché è impossibile non notare che la sua auto è qui, quindi è in casa. Appena apro la porta vedo Carol seduta sul divano a braccia incrociate a fissare la televisione spenta, quasi mi preoccupo, questo mood non è da lei.

Il fatto che sia lei quella incazzata mi fa sorgere tante domande sul perché, visto che qui la parte lesa sono di nuovo e solamente io!

«Finalmente sei arrivata!» Esordisce mettendosi in piedi come se mi aspettasse da ore.

Cavolo quanto mi era mancata, non abbracciarla per me è una tortura vera e propria, ma percepiamo entrambe che non è il caso.

«Ero con Logan e... Mio padre» strano pronunciarlo davanti a lei che ha visto tutti i miei scleri, i miei pianti e le parole poco carine a cui mi lasciavo andare nei momenti di esasperazione.

«Trevor mi ha raccontato tutto, quindi è vero?» Annuisco senza riuscire a non pensare a lei e Trevor insieme.

«Sai mi ferisci» Carol mi guarda negli occhi con uno strano luccichio.
«Io ti ferisco? Strano, mi pare il contrario» non riesco ad essere cattiva con lei, mi è stata sempre vicina e spesso si è presa cura di me, perciò nemmeno la mia voce suona tagliente o pungente come vorrei.

«Scarlett non hai dato modo a Trevor di spiegarsi e sei andata a conclusioni affrettate senza sapere, questo mi fa incavolare, come puoi pensare determinate cose?» Sul suo volto posso notare la sua delusione ma l'unica cosa che mi passa per la testa è una: Conclusioni affrettate senza sapere, sì, ma solo perché voi non mi avete onorato della vostra sincerità!

«Immagino che tu sia qui per mettermi a corrente di tutto, allora accomodiamoci, ti ascolterò» come promesso le darò questa possibilità di spiegarsi ed essere sincera.

«Io e Trevor ti mentiamo da anni, quasi dieci anni» Carol si mette seduta difronte a me e io mi sento male solo a sentirle dire queste cose. Le faccio segno di continuare perché non ho da aggiungere niente a questa affermazione visto che ci ero arrivata.

Non proprio da sola ma ci sono arrivata.

«Io e lui non ci siamo mai baciati ne sfiorati e ne tantomeno siamo andati oltre, mai» in cuore mio sapevo che non era possibile una cosa del genere visto che lei sapeva da sempre che mi piaceva, ma questo era lo scenario peggiore a cui avevo pensato e che per fortuna mi ha subito scartato e chiarito.
«Allora cosa mi nascondete?» Sono più curiosa adesso di sapere dato che non ne ho la minima idea.
«Ricordi il bacio che vi siete dati in discoteca prima che lui partisse?» Annuisco energicamente perché mi è impossibile dimenticare un bacio che avevo desiderato con tutta me stessa.
«Bene, quando mi hai detto che Trevor il giorno dopo non ha fatto cenno a quel bacio, e anzi, ha finto indifferenza, mi sono arrabbiata parecchio» ricordo bene la miriade di parolacce con cui lo ha descritto quel giorno a casa sua quando le ho raccontato tutto, in preda a una crisi.

«Mi ricordo» ammetto con un sorriso di malinconia ricordando quei giorni da adolescenti e pieni di sogni.
«La cosa che non sai e che la stessa sera sono andata al parchetto in cui si ritrovava sempre con i suoi amici e una volta preso in disparte le ho dette a lui tutte quelle parole che avevo detto a te. Non potevo accettare che lui si fosse dimenticato il tuo primo bacio» congiungo le mie mani per evitare di alzarmi e andare ad abbracciarla. È sempre stata molto protettiva con me e me lo ha sempre dimostrato, appunto per questo credo ci sia dell'altro. Lei non si sarebbe fatta problemi a dirmelo nemmeno se gli avesse dato quattro calci al sedere!

«Questo è il vostro segreto?» Quando nega con la testa trattengo ancora il sospiro di sollievo che voleva uscirmi poco prima.
«Quella stessa sera mi ha detto che non aveva dimenticato il bacio e che se lo ricordava molto bene» strabuzzo gli occhi incredula. Per anni ho creduto che se ne fosse dimenticato, sono stata malissimo per questo.
«Hai appena fatto la mia stessa espressione dell'epoca» ammette lei.
«Perché lo ha fatto? E perché poi non me lo hai detto?» Lo trovo assurdo! 
«Non te l'ho detto perché quando mi ha spiegato le sue motivazioni ho creduto che avesse ragione. Doveva partire da li a breve se ben ti ricordi» annuisco ancora ricordando quanta tristezza ho privato per la sua mancanza, nel non vederlo più tutti i giorni come prima.

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