5🌼Proposte inDECENTI

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È strano come la vita cambia, un mese fa per andare a lavoro passavo ogni mattina dal grande Big Ben di Londra e adesso, e per le mie successive mattine, i miei occhi si dovranno abituare a uno dei cinque palazzi più belli di Manhattan: L'Empire State Building.

Non dista molto dagli uffici Miller, e infatti subito dopo il mio taxi si ferma davanti l'edificio a cui ieri, per via della chiamata con Carol, non avevo dato molta importanza, anzi nessuna importanza.

Non credevo nemmeno che ci sarei ritornata, credevo sarebbe stato un altro fallimento, e invece eccomi qui.

È stato strano constatare che la sorpresa di sapere chi ero era solo per piacere del rivedermi e non per approfittare di me e del mio cognome, Trevor non ne ha bisogno.

Se mio padre è uno dei migliori a Londra lui è il migliore a Manhattan.

Ha ereditato dal padre tutto quello che c'era da sapere di questo mestiere, ne sono sicura. Lui era un brav'uomo, ho un bel ricordo di lui dei tempi in cui erano a Londra.

Quando cercavo lavoro non avevo pensato a Trevor, non avrei mai voluto che lui pensasse che chiedessi favoritismi, e infatti metterò in chiaro le cose appena ne avrò l'occasione.

Appena entro nell'edificio mi fiondo nell'ascensore e premo il tasto 5, il piano in cui si trova l'ufficio di Trevor.

Ad accogliermi è Lena, e devo dire che non mi riserva più il suo sguardo da assassina antipatica, anzi mi saluta con un sorriso gentile che mi fa mettere subito a mio agio.

«Trevor è già qui?» Lena resta impalata con uno sguardo sorpreso.
«Vuoi dire il Signor Miller?» Ah già, lei non sa che siamo vecchi amici.
«Esatto» non voglio stare qui a spiegarle il perché l'ho chiamato con il suo nome, giro di qualche ora e lo saprà visto che i pettegolezzi corrono molto velocemente.
«È nel suo ufficio, ti avviso che c'è Isabel con lui» ma perché ogni volta mi mette in guardia da qualcosa?
«E tu me lo dici per...?»
«Perché lei è una stronza» okay ragazza, mi piaci.

Anche a me.

«Credimi, l'ho notato» Lena nasconde un sorriso coprendosi con la mano e io invece no, non ho bisogno di nascondermi quando dico una cosa che penso.

Subito dopo mi accompagna lungo il corridoio di ieri, bussa, mi annuncia ed entro.

Isabel mi accoglie con un buongiorno freddo che ricambio, mentre Trevor con un sorriso gigante. 
«Ciao Trevor» mi guarda dalla testa ai piedi curioso più che in modo superbo e mi fa cenno di sedermi sulla poltroncina davanti alla sua scrivania mentre Isabel è in piedi accanto a lui, proprio come l'ultima volta.
«Buongiorno, grazie per essere venuta Scarlett nonostante il poco preavviso» deve avere un bel po' da fare per avermi richiamata così presto.

«Non vorrei essere inopportuna, ma Scarlett, tutti i suoi dipendenti qui si rivolgono a Trevor con "Signor Miller".» La sua voce è maledettamente irritante.

Ma senti questa...

Sto per risponderle ma Trevor dopo averla guardata male, mi precede.
«Isabel, non volevi essere inopportuna ma lo sei stata, Scarlett deve darmi del tu»
«Se è questo il tuo problema» guardo Isabel per farle capire che ho notato come mi guarda e poi sposto lo sguardo su Trevor «non mi costa nulla chiamarti con il tuo cognome, lo sai»
«Sarai formale solo quando saremo con qualche cliente» mi sorride e ricambio annuendo, in quel caso lo avrei fatto senza nemmeno pensarci, Isabel non ribatte, ma il fastidio che ha provato era palpabile.

Il caso che sta seguendo Trevor è particolare, e Isabel è restata con noi per aggiornarmi su tutto ciò che c'è da sapere, e ammetto che è stata molto chiara e ho capito tutto benissimo. Praticamente un riccone di Manhattan non vuole l'annullamento del loro matrimonio, la donna aveva delle prove dei suoi vari tradimenti ma il suo precedente avvocato ha fatto il gioco sporco con il legale del marito e le ha distrutte tutte, e per questo da un anno oramai lei si è rivolta a Trevor. Da allora prova sempre a ricavare altre prove ma il porco sta bene attento a non farsi beccare. L'unica cosa che vuole come scambio è l'affidamento dei due bambini e sa che sua moglie non accetterà mai. Ma dico io, se te la fai con le altre che senso ha portare avanti tutto questo?

Certe persone hanno problemi gravi!

«Basterebbe quindi anche una sola foto in atteggiamenti intimi con un'altra donna e lui è fuori, giusto?» Domando a Trevor e annuisce.
«Hai detto bene, ma come ti ho spiegato lui non sta sbagliando più, almeno in pubblico, quindi è impossibile» Isabel è sicura di sé, ma possibile che un uomo che ha quel passato sia tanto cambiato?
«Il problema è che non c'è tempo, tra una settimana se non risolviamo ci tolgono il caso ed è una bella perdita»

Trevor è preoccupato e lo capisco, so cosa vorrebbe dire per lui perdere una cliente senza aver risolto il caso, non ne esce bene il suo nome.

Il mio lavoro per il caso sarebbe raccogliere tutti i dati, trascriverli e analizzarli, ma visto che ha questo ci ha pensato già Isabel, oltre che ha un mio consiglio e a sbrigare altre carte non posso fare, perciò mi viene in mente un'idea.
«Trevor ascoltandovi ho dedotto che se in un anno non avete ottenuto prove non le otterrete in una settimana, a meno che...» I due si guardano e poi guardano me incitandomi a continuare
«A meno che non facciamo qualcosa per accelerare le cose»
«Scarlett non ti capisco»
«Siamo in due» si aggiunge Isabel
«Allora vi spiego» mi sistemo meglio sulla poltrona e mi preparo a vedere le loro facce, non la prenderanno bene.

Anni fa è stata proprio mia madre a raccontarmi di questa cosa, lei era la segretaria di papà e a lui era capitato un caso molto simile a questo. Lui stronzo, lei stanca, vuole il divorzio per i continui maltrattamenti e tradimenti, ma nessuna prova lo conferma e lei resta imprigionata per due anni con un uomo che le fa del male in tutti i sensi. Anche all'epoca la signora aveva messo tipo una clausola nel contratto che se entro un tot il legale non risolveva nulla doveva restituire la somma data e ovviamente sarebbe stata una sconfitta per l'avvocato che l'aveva seguita, esattamente come sta succedendo adesso.

Scherzo del destino? Non lo so, ma so bene cosa ha fatto mia mamma e so bene cosa posso fare io.

«Aspetta, dimmi che ho capito male» Trevor come supponevo non la sta prendendo bene «tu, dovresti fare in modo che lui ci provi con te per avere quella dannata prova?» È molto riduttivo raccontato così ma alla fine sì, è così perciò annuisco.
«È illegale, non sono d'accordo» Isabel vorrebbe trucidarmi.

«Io non farò niente, sarà lui a provarci con me quindi non sarebbe nulla di illegale» ribatto tranquilla, non li pregherò per fare qualcosa che non vogliono.
«Ma tu sei la mia segretaria, anche se non è illegale non sarebbe politicamente corretto» sapevo che Trevor avrebbe risposto così, ma quello che non sanno loro due e che io non farei ne qualcosa di illegale né di politicamente scorretto.
«Non sono ancora ufficialmente la tua segretaria, non abbiamo firmato niente» lui sorride e sembra pensarci mentre Isabel ancora non pare convinta «appena il caso sarà chiuso firmeremo il contratto, non sa chi sono è più facile» l'unica cosa che mio padre e mia madre sbagliarono a calcolare fu proprio il fatto che lei era assunta come segretaria e per la foga di far scappare da quella trappola infernale quella donna, non calcolarono questo piccolo prezioso dettaglio.

«Chi ti dice che lui abboccherà?»

Isabel guardala, chi non abboccherebbe a una come Scarlett?

«Non lo so, non abbiamo da perdere nulla però, proviamo?»
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Spazio Autrice 🌼

Ciao raga ♥️

Cosa ne pensate della proposta di Scarlett?

Isabel continua ad essere acida con lei, credete continuerà ancora?

Commentate per farmi sapere cosa ne pensate e se volete lasciate una ⭐

𝑪𝒉𝒊𝒍𝒍𝒔Where stories live. Discover now