Il fatto di non riuscire a muovere nessun muscolo mi stava mandando in crisi.
Udivo rumori ovattati senza sapere da dove relamente venissero, dove realmente fossi io.
Talvolta sentivo dei tocchi impercettibili sul corpo, non riuscendo a individuare dove.
Stavo impazzendo, me lo sentivo.
Eccolo di nuovo,
quel tocco delicato,
così confortevole e piacevole.
Questa volta però scomparve quasi subito, giusto il tempo di farmelo percepire.
Che cos'era?
Era umano?
Un angelo?
La morte?
Magari entrambi.
Avvertii un rumore, simile a un rumoroso singulto, così rumoroso da poter cogliere la piena essenza di esso.
Volevo muovermi, volevo aprire gli occhi, volevo ricominciare a vivere.
Vivere.
Ero vivo?
Ero ancora nel mio corpo mortale?
Forse il senso di vuoto che sentivo era frutto di una morte lenta e senza alcun dolore.
Forse il mio tempo era finito.
Avrei finalmente visto il cosiddetto "post mortem"?
No, non potevo essere morto, non ora.
Non seppi il motivo ma qualcosa mi teneva legato al mondo mortale, al mondo a cui appartenevo.
Forse qualcuno?
Non c'è la facevo più.
Volevo tornare a vivere.
Tornare ad avvertire la brezza fresca attraverso il pesante cappotto, a vedere quei piccoli fiocchi bianchi cadere dal cielo cupo, a percepire il freddo sulle gote arrossate , sentire in lontananza la sua delicata risata.
Neve?
Freddo?
Era inverno?
Risata?
Di chi?
Stava diventando insopportabile.
Decisi di "chiudere gli occhi", di cercare di "dormire".
Cercai di non pensare più a nulla.
Visualizzai dinanzi a me una vasta distesa d'erba, tale da non riuscire a vederne la fine.
Sentivo il vento tra i capelli, come fosse reale.
Il sole risplendeva alto nel cielo sereno.
Un carezzevole profumo vagava nell'aria, così dolce e piacevole da farti girare la testa.
Già conoscevo questo profumo, ma non volli ricordare come.
Volevo dimenticare tutto, dimenticare lui .
Lui chi?
Non ebbi il tempo di rispondere, un forte vento mi fece rabbrividire.
« Mi sente? »
Un vortice.
« Park riesce a sentirmi? »
Non smetteva di girare.
« Midazolam 2.5 mg, controllo riflessi alle pupille. »
Un'accecante luce mi si avvicinò al viso e un pizzico mi infastidì il braccio.
Il vortice si fermò lentamente, riconobbi finalmente il luogo.
Un'infermeria?
« Si è stabilizzato, avvertite la direttrice » una ragazza si avvicinò al mio corpo disteso su un letto « Bentornato dal mondo dei morti Park. » mi sorrise mentre premeva dei tasti su un tablet abnorme.
« Che sta succedendo? » domandai confuso, la testa mi pulsava ancora.
« Lei non si preoccupi, cerchi di stare il più fermo e tranquillo possibile , presto arriveranno delle visite. » continuò a sorridere l'infermiera.
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~Why Not?~ jaywon
Random« Tu non puoi andartene, non lo capisci? » Le gocce di pioggia cadevano sui suoi morbidi capelli nel pronunciare quella frase. « Perché no? » Jay, un ragazzo ricco di famiglia che sogna solo di scappare dal suo destino. Jungwon, un ragazzo coreano t...
