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Odio questa giornata. Odio la mia vita. Ma sono la principessa quindi testa alta e sorriso raggiante Merida, sempre.
Mia madre entrò nella mia stanza sbattendo la porta e spalancando le finestre ma io stranamente ero già sveglia. Non avevo chiuso occhio in realtà quella notte.
Questo sarebbe stato il mio ultimo giorno di libertà, arriveranno i quattro pretendenti figli degli uomini più potenti dei quattro regni vicini: Dingwall, Macintosh, Mcguffin e Berk.
Da domani sarò ufficialmente fidanzata con uno di quei tre ragazzi, quello scelto da mia madre ovviamente. Indossai il mio amato vestito verde smeraldo e mia madre mi pettinò con cura i lunghi ricci rossi. Amavo i miei capelli ma devo dire che erano veramente ingestibili.
Una volta ordinati alla perfezione, come piace a mia madre d'altronde, scesi la grande scalinata del castello accompagnata da lei.
Arrivai alla grande porta d'entrata della sala del trono e mi diressi verso il mio trono, rigorosamente accanto a quello di mio padre. Il re di DunBroch.
La mattina sembrava quasi normale se non fosse stato per l'ansia che mi logorava. Non volevo per niente sposarmi, con nessuno. Eppure ero li, per volere di mia madre. Ovviamente.
Una guardia spalancò il portone con il fiatone
<<Sono arrivati!>> esclamò e presi un enorme respiro. Vidi entrare i quattro amici di mio padre seguiti dal loro corteo. Per primi quelli di Dingwall, poi Macintosh a seguire McGuffin e infine Berk.
La stanza in poco si riempì e tutti gli occhi erano puntati su di me.
Il duca di Macintosh presentò suo figlio e appena si mostrò alla folla un boato femminile si alzò dalla folla, a me veniva solo che da vomitare.
Passammo poi a Dingwall, notai un uomo possente e la mia attenzione si accese, dietro di lui sbucò il vero figlio del lord e quando lo notai sbuffai annoiata.
McGuffin, il ragazzo era molto possente e spaccava i tronchi di legno a mani nude ma oltre a quello non aveva niente di molto masculino.
Infine Berk. Era un regno nuovo e molto diverso da noi. Loro erano conosciuti per essere cavalieri di draghi e la cosa mi affascinava. Da dietro il capo di Berk sbucò un ragazzo moro con un fisico perfetto, i capelli gli ricadevano sul viso in modo disordinato e la cosa mi piaceva molto. Dietro di lui si trovava un enorme drago nero. Sorrisi leggermente.
<<Benvenuti miei lord>> disse sorridendo mia madre e gli uomini si inchinarono davanti a lei
<<Sono felice che voi siate qui per partecipare ai giochi per ottenere la mano della mia bellissima figlia: Merida>> disse indicandomi e sorrisi leggermente, come se fossi davvero felice di essere li.
<<I giochi si svolgeranno oggi e la prima prova sarà scelta dalla principessa stessa>> disse mia madre e scattai in piedi
<<TIRO CON L'ARCO!>> esclamai quasi urlando, mia madre mi fulminò con lo sguardo e mi ricomposi schiarendomi leggermente la voce
<<io scelgo il tiro con l'arco>> dissi sorridendo a mia madre che si voltò nuovamente verso la folla
<<bene quindi è deciso, sarà una sfida a tiro con l'arco>> disse mia madre e mio padre la raggiunse.
<<Che vinca il migliore!>> esclamò lui
<<sempre che ci sia>> sussurrai tra me e me.
Tutti lasciarono la stanza e io corsi in camera mia.
<<Principessa!>> esclamò una voce maschile alle mie spalle, non ci feci caso e continuai per la mia strada, fin quando non mi trovai un enorme bestia nera che mi sbarrava la strada.
<<Principessa>> disse nuovamente la voce alle mie spalle che ora si era fatta più vicina.
<<Berk, non è vero?>> chiesi senza voltarmi
<<Hiccup>> disse e mi voltai incrociando le braccia
<<sai che non potresti parlare con me?>> dissi
<<e perché no?>> chiese e scossi la testa
<<non hai ancora vinto>> dissi e mi voltai. Presi un ciuffo d'erba gatta da uno dei cesti di vimini sulle scale e lo lasciai annusare al drago che cadde sulle scale come neutralizzato
<<ci sai fare con i draghi>> disse lasciai cadere l'erba
<<non c'è molto da fare qui dentro>> dissi continuando per la mia strada senza mai più voltarmi indietro.
Entrai nella mia stanza presi un mantello nero il mio arco e le frecce e uscì raggiugnendo i miei genitori ai giochi.
<<Bene inizia la sfida, chi centrerà il bersaglio vincerà il primo gioco>> annunciò mia madre e vidi Hiccup tra la folla prepararsi. Sorrisi quasi spontaneamente e mio padre ovviamente se ne accorse
<<ne hai già scelto uno vedo>> disse e scossi la testa
<<ma che dici, sai benissimo che non voglio sposarmi>> dissi seria e mio padre rise. La gara iniziò.
Per primo tirò il figlio del duca di McGuffin e mancò il centro. Scarso.
Toccò poi a Macintosh che distratto dalle urla femminili della folla mancò il bersaglio per poco, la cosa lo scosse non poco però visto che spaccò l'arco in terra.
Toccò poi a Dingwall che anche lui mancò per poco il bersaglio a causa di un urlo di mio padre che aveva perso la pazienza nel vederlo prendere la mira.
Fu infine il turno di Hiccup che prese in pieno il bersaglio.
Decisi di mettere in atto il mio piano, mi infilai il mantello nero e preso una bandiera di DunBroch.
<<Io sono Merida, principessa di DunBroch e gareggerò per ottenere la mia mano!>> esclamai sfilandomi il mantello. Passai senza fermarmi ai richiami di mia madre davanti a ogni bersaglio e li centrai tutti. Arrivata a quello di Hiccup la mia freccia spaccò in due la sua e sfondò il bersaglio andandosi a conficcare nel legno che lo manteneva in piedi.
Mi voltai e mi trovai a faccia a faccia con mia madre che mi trascinò fino in camera mia.
<<Sei impazzita!>> esclamò lei
<<se sono così tanto insignificante da essere il premio di una gara, allora gareggerò per ottenere la mia libertà!>> dissi
<<matrimonio non significa prigionia Merida>> sbraitò mia madre
<<QUESTO MATRIMONIO SI!>> esclamai e mia madre perse la testa. Mi strappò l'arco di dosso e lo bruciò. Scoppiai a piangere.
<<Cosa hai fatto!>> esclamai e presi una spada
<<ora basta, preferisco morire che essere come te!>> esclamai rompendo l'arazzo di famiglia che lei aveva cucito. Scappai chiudendomi la porta alle spalle e andai alla stalla di Angus in lacrime.
<<andiamo via di qui>> dissi slegandolo e partimmo al galoppo verso il bosco. Ero in lacrime.
Arrivammo in una parte inesplorata e notai un fuoco fatuo in lontananza ma prima che potessi fare altro Angus mi disarcionò.
<<ANGUS!>> esclamai fulminandolo. Mi alzai e seguì il fuoco fatuo fino a una grande piana con posizionate a cerchio sei enormi pietre.
Guardai Angus e lo incitai a seguirmi ma non si mosse.
<<Merida!>> esclamò una voce maschile e alzai lo sguardo vedendo Hiccup in sella al suo drago.
<<che ci fai qui!>> dissi secca quando atterrò
<<nessuno ti ha insegnato che non si seguono le principesse?>> chiesi
<<oh si certo>> disse
<<mettiti l'anima in pace e tornatene pure a Berk, io non sposerò nessuno di voi, mai>> dissi seria continuando a guardare le pietre
<<non ero qui per questo, ma volevo congratularmi con te per oggi, dove hai imparato a tirare così bene con l'arco?>> chiese
<<mio padre, mi ha insegnato tutto quello che so>> dissi secca. Hiccup mi si affiancò.
<<Che stai guardando?>> chiese e non risposi. Feci un passo avanti verso le pietre e passo dopo passo mi trovai al centro del cerchio.
<<Non ho mai visto questo posto>> dissi sussurrando
<<Angus!>> esclamai e in risposta ebbi un nitrito incerto. Fulminai il cavallo con uno sguardo e quello si mise a trottare verso di me.
<<Bene Hiccup, buon rientro>> dissi salendo in sella ad Angus
<<e chi ti ha detto che torno, devi restare viva se voglio sposarti>> disse
<<io non ti sposerò>> dissi secca e mi addentrai nel bosco.
<<cos'è quello!>> esclamò Hiccup e sorrisi
<<fuochi fatui>> dissi sorridendo e mi misi sulle loro tracce
<<cosa?>> chiese Hiccup
<<sono spiriti, si dice che ti guidino verso il tuo destino>> dissi sorridendo. Notai Hiccup guardarmi sorridendo e devo dire che non mi dispiaceva avere il suo sguardo addosso, infondo sembrava un bravo ragazzo. Sembrava quasi che gli importassi io e non il mio titolo.

I've Got My Eye On YouWhere stories live. Discover now