Smeraldo (Extra XXX)

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New York. Presente.

Dopo l'ultima mostra dei miei lavori, averli venduti, ora posso dedicarmi alla fotografia, mio primo amore. I progetti per i nuovi talenti procedevano nel migliore dei modi, New York è una città viva e in continua evoluzione.

Quella mattina faceva freddo, aveva nevicato ed era l'atmosfera giusta per delle foto "artistiche". Grace l'avevo lasciata a casa, di solito veniva sempre con me ma faceva troppo freddo e non voglio che prenda un malanno. Una volta finito il mio giro, pago e ringrazio Liu la baby sitter. Grace dorme, ho tutto il tempo per farmi un bagno caldo. Gracie ancora non camminava e io, come mamma preoccupata, mi ero rivolta al pediatra che mi aveva detto di dare tempo al tempo. Ogni bambino era diverso, con i suoi tempi e tutto il resto. Anche le ragazze in videochiamata mi avevano rassicurato.

Sarebbe bello che per Natale Gracie camminasse. Dopo il bagno, Grace si sveglia e ora sono tutta per lei. Sarebbe bello poter passare Natale tutti insieme, a Procida ma questa volta siamo tutti in America.

Sorrido, guardo Grace giocare e penso a quanto sia fortunata. Chris dice sempre di essere lui quello fortunato ad avermi, ad avere Grace. La sua famiglia.

No, sono io la fortunata.

"Ma... ma... ma..." "Che c'è?" "Pa... pa..." "Papà sta per arrivare?" Ah Chris, cosa posso volere di più?

**

È Natale, a New York. Magico. Ma ho fatto una promessa, il prossimo anno lo avremmo fatto a Procida con i nostri amici, la nostra famiglia.

Ho in mentre un regalo per la mia Lana che la lascerà a bocca aperta. Un regalo per dirle quanto la amo, che senza di lei la mia vita sarebbe triste e piatta e... beh lo sapete, gli uomini innamorati commettono pazzie. Quando torno a casa, Grace sta giocando sul tappeto davanti al camino, c'è mia madre, mio fratello con il suo attuale compagno, la sorella e i genitori di Lan. Prendo la mia principessa in braccio che sorride "Chi è la più bella? Chi è?" vado in cucina con mia figlia accoccolata contro il mio petto e trovo Lan, mia madre e mia suocera intente a cucinare. Lan sforna una teglia di biscotti e le vado vicino per un bacio, lei si volta e mi bacia, bacia la testolina di nostra figlia "Ok siete tutte indaffarate, vado a cambiarmi..." lascio la piccola a mio fratello e salgo in camera.

Nascondo il regalo perché sarà qualcosa che vorrò dare personalmente alla mia bellissima moglie. Questo Natale qui, il prossimo a Procida.

**

Ceniamo. Chris si era messo comodo con un maglione rosso e jeans neri. Perché avevo come l'impressione che volesse dirmi qualcosa prima? Va beh, quando saremo soli parleremo. Dopo cena, ripulito tutto, e tutto quello che si alla vigilia di Natale, mi ritiro in camera da letto, Chris mi segue dopo aver pensato a Grace. Mi butto sul letto stanca morta ma parecchio soddisfatta, poi osservo Chris. "Sbaglio o volevi dirmi qualcosa poco fa?" "Non sbagli, il prossimo Natale lo passeremo a Procida che ne dici?" "Dico che è perfetto!"

Mi porgi un pacchetto, carta oro con la scritta "Bulgari". "Tu quando aprivi i regali?" "Vigilia, Natale. Non ci badavamo" "Questo è un regalo da parte mia, aprilo..." sguardo sospettoso, poi lo apro. Un anello con uno smeraldo taglio baguette di almeno 10 carati con due diamanti taglio baguette più piccoli ai lati. "Chris..." lui sorride soddisfatto, c'è un iscrizione all'interno dell'anello "A te. Ogni giorno. Tutti i giorni, sempre."

Lo metto alla mano destra, è bellissimo e io non ho parole "Ti piace?" "E' stupendo ma... perché?" "Oh lo sai perché... sarei sicuramente morto triste e solo dietro una scrivania da Procuratore se tu non fossi entrata nella mia vita. È un regalo. Mi dai sempre tanto ogni giorno e di la c'è una batuffolina rosa che mi fa impazzire giorno dopo giorno. Quindi Lan quello è un piccolo regalo che dimostra quanto io ti amo..."

Procida's jewels and...Where stories live. Discover now