Un lieto evento. Di ex, voglie e... non lasciarmi! (Extra XIII)

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Procida. Agosto.

Essere incinta in agosto deve essere abolito o comunque trattato alla stregua di una tortura. Io odio il caldo e essere incita con il caldo è essere cattivi all'ennesima potenza. Era già da un paio di giorni che mi svegliavo con dolori e strane sensazioni, non vedevo l'ora di partorire e se tutto andava come previsto, avrei dato alla luce nostro figlio nella settimana del compleanno di Seb. Seb che era strano da quando io avevo queste "sensazioni", ok che mi diceva che ero una "strega" ma io "Sento". C'è qualcosa che non va.

La mattina del 12 agosto mi girava la testa ma non lo dissi a lui che era uscito per un lavoro sull'isola, mi butto sul divano tenendo i piedi alzati e mando un messaggio alla chat.

"Ragazze, non mi sento tanto bene..." "Tesò, dove è tuo marito?" "A lavoro, con il tuo. Come state?" "Per essere di 5 mesi sto da Dio e con una gran voglia di Tom, più di quanto ne avevo quando ero incinta di TJ" "Io vorrei essere li con voi ma il dottore mi ha sconsigliato di mettermi in viaggio, gravidanza a rischio e non voglio perderlo" "Resta calma Lana, a Laura ci penso io..." "Grazie ragazze e Lana, so che mi sei vicina anche se siamo a chilometri di distanza, cercherò di riposarmi"

***

È stato un lavoro veloce dalla signora Rachele, così passo dalla pasticceria della piazza per prendere qualcosa. Ci manca solo che mio figlio nasca con le voglie, anche se Laura nell'ultimo periodo è più strana del solito. Quando esco dalla pasticceria, una ragazza mi viene incontro, un sorriso smagliante, i capelli biondi mossi e... "Alexia?" "Sebastian?" l'abbraccio tenendo con l'altra mano il pacchetto con le paste.

Non avevo idea che abitassi qui..." "Da un po' in effetti..." noto che mi guarda come se volesse mangiarmi, nota la fede al mio dito "Oh, ti sei sposato" sembrava delusa che lo fossi. "Sì, felicemente sposato e sto per diventare padre..." "congratulazioni, se ti va un giorno di questi, potremo prendere un caffè insieme e parlare dei bei tempi..."

Di quando stavamo insieme? Sei il passato Alexia e non so se voglio riviverlo. Il cellulare mi salva, leggo il messaggio "Scusa devo andare..." corro fino a casa e la trovo svenuta a terra, il cellulare poco lontano, sangue e acqua che le sporcano le gambe "Cazzo, cazzo!" chiamo l'ambulanza e mando un messaggio a Tom, stava per accadere. I dottori mi calmarono, era facile per loro, stava per nascere e Laura poteva morire per via dei suoi problemi di salute.

La portarono in reparto, Tom e Imma arrivarono e notano il mio evidente nervosismo "Andrà bene. Anch'io ero nervoso la prima volta..." "Tomma', stavi per svenire! Seb, era talmente emozionato che avevo paura che dovessero rianimarlo in sala parto..." Tom guarda male sua moglie e io sorrido "Signor Stan, sua moglie vuole parlarle..." arrivo in camera sua, la stavano monitorando sia lei che il piccolo, aveva un paio di flebo attaccate. "Seb!" "Inima mea, che è successo?" "Il dottore dice che ho avuto un calo pressorio, si sono rotte le acqua e ho avuto una piccola emorragia. Sono quasi pronta per mettere al mondo Puntino..." sorrido e le bacio la fronte e poi le labbra "Dio, mi hai fatto spaventare a morte amore mio. Però, non possiamo sempre chiamarlo Puntino..." "Lo so. Seb, resti con me? Ho paura..." "Non vado da nessuna parte..." "Grazie..."

**

Avevo una paura FOTTUTA!

Ho più paura adesso di quando facevo la chemio. Ho più paura adesso di qualsiasi altra cosa al mondo. Mi spostano in sala parto perché ero pronta. E i dolori... Dio i dolori sono così diversi da tutto quello che avevo provato fino ad ora. Partorire è un'altra cosa. Partorire ti ammazza.

Il mio travaglio andò avanti per tutta la notte e verso le 5 del mattino del 13 agosto nacque Michael James Stan, nostro figlio. Ero esausta, sfinita. Avevano dovuto farmi le trasfusioni oltre a darmi i punti. Ero stata brava, coraggiosa e avventata dopo quello che avevo passato ma io figlio era nato. Ero madre. Oddio, faceva strano pure a dirlo. Riposavo nella mai camera in ospedale mentre Seb cullava Mickey. Si, tutto era andato per il meglio.

Procida's jewels and...Where stories live. Discover now