•1 - Non tutti gli uomini, ma tutte le donne.

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Questo giorno è arrivato così in fretta

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Questo giorno è arrivato così in fretta.

Verso il caffé nella tazza, guardando il sole sorgere dai grattacieli della città.
Non ho dormito per niente e a quanto pare, non sono l'unico.
Taehyung sembra sparito, quindi è quasi sicuramente nella palestra. Da quando gli hanno consigliato di prendere a pugni un sacco da boxe, piuttosto che i muri sta cercando di gestire meglio la sua impulsività. Però, so che questa situazione non è semplice nemmeno per lui.

Appena mi affaccio sulla soglia della porta, lo trovo con le airpods nelle orecchie che respira pesantemente mentre colpisce il sacco.

Non credevamo che ci sarebbe davvero stato un processo, quindi siamo tutti e due molto confusi ma con l'aiuto di Eunbi siamo in grado di farcela.

«Ehi» dice, togliendosi le cuffiette. Gli sorrido, stringendo la tazza. «Come stai?»
Si toglie i guanti, sedendosi sulla sedia e fa spallucce. «Potrei stare meglio, ma non sto nemmeno di merda. È una via di mezzo.»
Appoggio il caffé sul tavolo e lo raggiungo.

«Testimonio la prossima settimana» gli dico, toccando le sue guance.
«Io sono alla fine» sospira, circondando la mia vita con le braccia. «È stata citata anche Sae.»
«Ha intenzione di testimoniare?»
Annuisce, «sì.»
«Anche mia madre.»

Spero che Mina vinca questa causa, perché ne ho bisogno.

[...]

Appena la vedo, cammino verso di lei e Haemin che le tiene la mano. «Ciao.»
«Ciao, sono contenta che tu sia venuto» dice, con un sorriso.
Stringe le labbra, rivolgendo un'occhiata a Seokmin che è insieme al suo avvocato.
«Hai parlato con Eunbi?»
«Sì, lei è fantastica. Ringrazia Taehyung da parte mia...a proposito, lui non viene?»

Faccio spallucce, «sì, solo che doveva finire delle cose in ufficio.»
«Andrà tutto bene» le dico, appoggiando una mano sulla sua spalla.

Guarda l'aula e prende un respiro profondo, «ci siamo.»

Mi siedo insieme a Haemin, mentre lei raggiunge il suo posto accanto a Eunbi che le sorride e le dice qualcosa, probabilmente cercando di rassicurarla.
«È assurdo che siamo qui.»
Guardo Seokmin, che è appena entrato insieme al suo avvocato e stringo i denti.
Afferro il cellulare, per mandare un messaggio a Taehyung. Voglio dire, stanno per iniziare.

«In piedi per favore.»

«Cazzo» sussurro, mettendo via il cellulare e osservando il giudice.
«Bene, siamo davanti al caso della signorina Choi Mina, contro Kim Seokmin. Le due parti sono pronte a dire il vero durante questo processo?»
«Sì, vostro onore» risponde, Mina. «Sì.»

«Come si dichiare l'imputato?»
«Innocente, vostro onore.»

Roteo gli occhi, stringendo il tessuto dei miei pantaloni. «Assurdo» sospira, Eunbi, scuotendo la testa. «Signorina Choi, per quale motivo ha citato in causa il signor Kim? Lo dica anche per la giuria popolare.»
«Kim Seokmin ha abusato di me e mi ha quasi uccisa, provocandomi un aborto. Non basta per ritenerlo colpevole?»
«Come facciamo a sapere che la signorina non si sta inventando tutto?»
Guardo l'avvocato sconvolto. «Perché non avrebbe senso, signor Jung. La mia cliente ha subito violenze su violenze da parte dell'imputato. Abbiamo i referti medici che lo testimoniano.»

STRIP 3 | Madness-Lies Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora