Mi tuffo sotto al getto dell'acqua bagnandomi anche i capelli, ho un ossessione per la pulizia personale, lavarmi per me è una necessità mi fa sentire bene con me stessa e mi rilassa fortemente, le goccioline calde che scivolano sul mio corpo mi fanno sciogliere i nervi e scacciano via ogni mio pensiero.

Il mio telefono vibra e io mi decido a uscire dalla doccia, mi avvolgo nella mia tovaglia bianca e prendo il cellulare, una notifica da Instagram, Emma Thompson.
Un sorriso mi sfugge, mi duole ammetterlo ma potrei iniziare ad apprezzarla sul serio, volerle bene è un parolone ma apprezzarla purtroppo credo di sì.

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<<Buongiorno>> dice sorridente Emma all'entrata della scuola <<Buongiorno>> la affianco e insieme entriamo a scuola.

Alla prima ora abbiamo matematica e subito andiamo in aula, al nostro arrivo però non troviamo la professoressa ma bensì Axel Avery intento a fare il coglione, il mio sguardo infastidito lo squadra da capo a piedi dove porta le sue air force un po' consumate.

Lui e le sue scimmie da compagnia sono gli unici in tutta la scuola a indossare l'uniforme come e quando dicono loro, ad esempio oggi Avery indossa i pantaloni stretti a sigaretta della divisa e la camicia ma della cravatta e della giacca non c'è traccia, beh ma di che mi stupisco ieri al posto della camicia indossava la maglietta.

<<Buongiorno principessa>> dice Avery con un ghigno facendo un piccolo inchino <<Non mi rompere le palle alle otto del mattino Avery>> dico secca sedendomi al mio banco, poso la mia roba e poi mi appoggio sui gomiti sorreggendomi la testa.

La professoressa entra in classe e i tre idioti vanno ai propri posti ridendo sotto i baffi per l'espressione infuriata della prof, ancora prima del tempo.

Sorrido soddisfatta e apro il mio quaderno, <<Non sorridere stronzetta la giornata è ancora lunga>> dice Avery che si è messo proprio accanto a me.

Passo tutta la lezione a guardare la bionda e a pensare a come farla incazzare ogni ora di più, lei scrive quelle formulette di merda sul suo quaderno ed io la fisso, sembro un fottutissimo stalker

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Passo tutta la lezione a guardare la bionda e a pensare a come farla incazzare ogni ora di più, lei scrive quelle formulette di merda sul suo quaderno ed io la fisso, sembro un fottutissimo stalker.

Devo ammettere che non è proprio niente male, le linee del suo viso sono bellissime, peccato che quando apre la boccuccia scassa il cazzo violentemente.

La campanella suona e la biondina si gira verso di me con un sopracciglio alzato, <<Hai finito di guardarmi pazzoide?>> inclina lievemente la testa, <<Ma chi ti guarda, sei a malapena decente e dovrei guardarti?>> mento, mento spudoratamente.

<<A malapena decente? Ma fammi il favore>> si alza e raccoglie la sua roba infastidita,
<<Le tue labbra sono carine però eh, potrebbero essere ancora più carine attorno al mio cazzo>> dico senza pensare mentre la guardo con un piccolo ghigno, vederla pronta a scaraventarmi addosso un milione di insulti ha quel non so che di eccitante.

<<Forse nei tuoi sogni, il tuo pisellino non avrà mai questo onore>> dice guardandomi mentre si sistema lo zaino nelle spalle <<E comunque in te invece non c'è nulla di carino, sei brutto, rozzo e anche banale>> e cosi se ne va e io so che é una bugiarda.

Esco anch'io dalla classe e in lontananza la intravedo, sta parlando con la sua amica.
Vengo distratto da delle braccia che si attaccano al mio collo.

<<Amore mio ciao>> Dafne mi bacia prima che le possa rispondere, bacia bene devo ammetterlo ma le sue mani di merda devono stare al loro posto e non nei miei capelli, lo detesto.

<<Venerdì ho saputo che date una festa a casa di Caleb>> mi fissa mentre continua a giocherellare con i miei capelli, le prendo le mani fermandola, <<Si è vero>> dico e nel mentre la bionda ci passa accanto superandoci.

<<Dillo a tutti, più siamo meglio è>> dico sorridendole e lei ricambia <<Certo amore mio>> mi bacia di nuovo.

Le lezioni proseguono noiose e ripetitive una dopo l'altra, ho le palle a terra, finalmente però è arrivata l'ultima ora, francese.

Entro in classe e già seduta trovo Dafne e poco dietro di lei la biondina. Faccio un cenno alla mia ragazza di alzarsi e le avvolgo un braccio attorno alla vita non appena mi raggiunge.

<<Non so se lo sapete già ma Venerdì diamo una festa sfigati>> dico mentre la mia mano scende sul suo culo tondo, <<A patto che sappiate divertirvi, siete tutti invitati>> dico fissando la Dilaurentis che ricambia lo sguardo.

<<Tu Cassandra>> dice la ragazza al mio fianco mentre si avvicina alla bionda, <<È meglio se non vieni, non penso ti troveresti a tuo agio, lo dico per te>> le mette la mano sulla spalla che però la bionda scansa immediatamente.
<<Non parlarmi come se fossimo amiche e mi conoscessi, so io cosa mi fa sentire a mio agio fatina>> le risponde secca la Dilaurentis, che nel mentre si era alzata per fronteggiarla, <<Verrò>> dice mentre sposta lo sguardo verso di me.

Angolo autrice
Ciao amici, ecco a voi un nuovo capitolo.

La storia prosegue e io sono curiosa di sapere che ne pensate. Vi sta prendendo?
Siete curiosi di sapere cosa accadrà a questa festa? Se si continua a leggere...

Ora vi do un abbraccio e ci ritroviamo sempre qui al prossimo aggiornamento.
Bacini 🩵

𝐂𝐨𝐥𝐥𝐢𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 Where stories live. Discover now