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Cassandra Dilaurentis è una ragazza di diciotto anni, nata e cresciuta nel lusso. A primo impatto può sembrare che sia perfetta cosi come la sua vita, ma nel cuore porta il peso di non aver mai ricevuto affetto da parte dei suoi genitori, troppo...
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<<Devi spiegarmi perché eri tanto spaventata di quei tre buffoni>> dico ad Emma quando la rincontro dopo esser state rispettivamente, io a lezione di scienze e lei a lezione di geografia.
La affianco aspettando la sua risposta e nel mentre camminiamo verso la mensa, <<Non ero spaventata solo, mettersi contro di loro non è mai una scelta saggia>> si giustifica, <<Girano voci orribili su di loro>> continua mentre indica un tavolo e mi fa un cenno di sederci, posa il vassoio e si siede e io la copio mettendomi proprio di fronte a lei.
<<Neanche mettersi contro di me è saggio, a me non importa cosa ha fatto insieme ai suoi amichetti, quel coglione lo faccio pentire di essere nato non di essere in questa scuola>> addento il mio panino guardandola fiera.
<<Dico sul serio, lui comanda qua, lui, i suoi amici e la sua fidanzata chiaramente>> dice mentre sorseggia il suo cappuccino. <<Fidanzata? E chi è>> chiedo curiosa, <<Guarda tu stessa>> indica discretamente un tavolo poco distante da noi.
Quella spocchiosa di Dafne sta seduta proprio sulle gambe di Avery, <<Si stanno baciando o si stanno facendo una gastroscopia a vicenda?>> chiedo schifata continuando a guardarli, le mani di lui vagano su tutto il suo corpo come se non fossero a scuola e lei non se ne crea di certo un problema, <<Grande pudore>> dico <<Fanno sempre cosi>> risponde un po' schifata Emma, <<A si? Se siamo fortunate presto vedremo un porno in diretta, non è emozionante? >> dico forse a un tono di voce troppo alto visto che i loro occhi si posano su di me.
La rossa mi fissa con un sopracciglio alzato, infastidita mentre lui mi squadra da capo a piedi, ma il primo a parlare è il suo ragazzo <<Che c'è biondina, sei in astinenza? Per caso vuoi unirti a noi?>> mi dice il bastardo, <<E farmi venire l'HIV? No grazie sto bene così>>.
Finiamo di mangiare e mi giro verso Emma <<Andiamo devo cambiarmi>> le dico, <<dove devi andare?>> chiede mentre raccogliamo la nostra roba ancora sotto i loro sguardi e andiamo verso l'uscita, <<Al primo allenamento dell'anno, le cheerleader, ti ricordi?>> mi fermo ad un passo dalla porta. Una cosa mi balla in testa e arriva per via immediata alla mia lingua, ho un'ultima cosa da dire alla rossa, una cosa che le farà molto piacere.
<<Ah Dafne>> dico richiamandola, <<Ci vediamo agli allenamenti>> le lancio un'ultima occhiata di sfida seguita da un bacio, lo aveva detto lei no?Non era finita lì e non ha capito che per me questo è solo l'inizio.
Camminiamo insieme fino agli spogliatoi, sia quelli femminili che quelli maschili sono attaccati proprio al campo da basket.
<<Ti lascio qua, io non sono fatta per lo sport>> dice Emma <<Va bene, grazie per avermi accompagnata>> dico, <<Ti direi buona fortuna ma tu non ne hai bisogno di certo>> ridacchia appena, <<Dimmi che ci vedremo domani mattina all'entrata>> le dico e chiudo la porta dello spogliatoio, prima che potesse rispondere, intravedo solo un sorriso e quasi non sorrido anch'io.
