8. Una notte a Bali

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<<Non saremo soli? Che intendi dire?>>

Aveva chiesto Neil, mentre si avviavano verso l'uscita dell'aeroporto trascinando i loro bagagli a mano.

<<La receptionist mi ha spiegato che la loro villa è molto esclusiva ed è raro trovare dei posti liberi in qualsiasi periodo dell'anno. Questo perché, rispetto alla qualità dell'alloggio, i prezzi risultano molto bassi grazie alla loro clausola>>

<<E quale sarebbe questa clausola?>> Chiese Neil, sempre più dubbioso.

<<In pratica, bisogna prenotare in un gruppo da sei persone per almeno tre notti - Neil la guardò inarcando un sopracciglio, ma lei lo interruppe prima che potesse dire qualcosa - Ascolta, un gruppo di persone aveva prenotato la villa da oggi fino alla prossima settimana, ma due dei loro amici hanno avuto un imprevisto all'ultimo e non arriveranno prima di domani mattina. Quindi, per evitare di perdere la prenotazione, hanno deciso di affittare per una notte le loro stanze, così da tenergli il posto fino al loro arrivo.
Non è fantastico?>>

<<Beh, se le cose stanno così allora è perfetto. Perché non volevi dirmelo? Mi ero immaginato chissà cosa. Comunque, non capisco ancora per quale motivo i prezzi siano così bassi>>

<<Oh, in realtà è semplice. Il prezzo totale a notte è di centoventi dollari a testa, ma diviso per sei diventa di venti dollari a persona>>

<<Ecco perché la clausola richiede un minimo di cinque giorni, sennò la struttura ci guadagnerebbe davvero poco se tutti prenotassero per una sola notte. Va bene, adesso ha tutto più senso. Come ci arriviamo?>>

✈︎✈︎✈︎

Era passata circa un'ora da quando avevano preso il taxi che li avrebbe portati a destinazione.

Non vedevano l'ora di arrivare, dormire in un letto vero e, soprattutto, potersi fare una doccia e cambiarsi finalmente i vestiti (cosa che rischiava di non accadere dopo il rapimento delle valigie).

Alla fine, anche questa volta perdere l'aereo aveva avuto i suoi vantaggi.

Dopo quasi un'altra ora e venti, il tassista li aveva fatti scendere di fronte al loro alloggio provvisorio.

Neil e Dakota osservarono incantanti la villa che avevano di fronte: un paradiso immerso nella natura.
Dopo aver premuto il citofono del grande cancello, aperto poi in maniera automatica, iniziarono a percorrere i loro primi passi all'esterno del luogo.
La piscina con acqua limpida, il gazebo in legno, le palme, gli ombrelloni.. era proprio tutto quanto come nelle foto.

Non sembrava vero, dopo le cose assurde che avevano passato in quei giorni, per una volta sembrava andare tutto per il meglio.

<<Ciaoo ragazzi! Benvenuti all'Hidden Pearl>>

Si voltarono.
Di fronte a loro c'era un gruppetto di tre ragazzi e una ragazza, più o meno della loro età.

<<Ci avete letteralmente salvati>> fece il ragazzo che li aveva accolti.
Era alto, dalla mascella delineata, la pelle olivastra e i capelli pettinati all'indietro.

<<Avevamo rischiato quasi di perdere la vacanza. Comunque piacere, Ramon>> fece stringendo loro la mano.

<<Questa è solo colpa di Álvaro>> replicò il secondo ragazzo, con i capelli a spazzola e leggermente più basso del suo interlocutore <<Dal momento in cui l'hai invitato, ero sicuro che avrebbe fatto ritardo. Io te l'ho detto: avvisiamolo prima e diamogli la data sbagliata, almeno siamo sicuri che arrivi il giorno giusto>>

<<Dai Nacho, non è colpa sua se hanno avuto un imprevisto all'ultimo. Sei solo invidioso perché Álvaro si trova con la tua amata Ines, invece di stare con te>>

Il ragazzo sbuffò indispettito, mormorando un "non è affatto vero"; ma la ragazza dai capelli castano scuro portati a caschetto e grandi occhi neri, ribatté prontamente.

<<Non è vero? Ti abbiamo ripetuto di dichiararti ad Ines per mesi, ma tu niente, hai aspettato che si facesse avanti Álvaro al tuo posto, che ovviamente non sapeva della tua cotta>>

<<Dai Yasmin, lasciamo stare il povero Nacho. Del resto non dev'essere facile per lui, in questa vacanza è praticamente circondato da coppie. A parte te intendo, perennemente single>>

<<Felicemente single, vorrai dire>> lo corresse lei incrociando le braccia.

<<In ogni caso - continuò Ramon - ci siamo io e Javier, felicemente insieme da tre anni>>

Disse cingendo le spalle del ragazzo accanto a sé, dal fisico sportivo, occhi nocciola con sfumature verdi e una chioma di lisci capelli neri all'altezza del mento.

<<Poi c'è la coppia appena formata, composta da Ines e Álvaro, in arrivo domani mattina e, infine, ovviamente ci siete voi due>>

<<Noi? - chiese Dakota guardandosi attorno con una risata - Ma noi non siamo una coppia>>

<<Come no? E allora perché avete deciso di dormire insieme?>>

<<Dormire insieme?>> fece Neil aggrottando le sopracciglia.

<<Beh ma probabilmente per risparmiare, come Ignacio e Yasmin>> spiegò Javier.

<<Noi siamo stati più che altro costretti dalle circostanze>> ribatté Nacho roteando gli occhi al cielo, seguito da un cenno di approvazione di Yasmin.

<<Eh già, anche loro divideranno la camera da letto>>

<<Dividere? Ma no, noi abbiamo preso due stanze>>

Javier e Ramon si lanciarono una veloce occhiata e scoppiarono a ridere.

<<Non ci sono stanze singole qui, soltanto tre matrimoniali. È perfetto per sei persone. Ma come, non lo sapevate?>>

Neil lanciò un'occhiata di rimprovero a Dakota, la quale si sentì improvvisamente sprofondare.

"Una solo stanza - pensò Dakota affondando il viso tra le mani - E adesso come facciamo?"

Love at First Flight - Un amore preso al voloWhere stories live. Discover now