Una tazza di caffè lungo, grazie

53 5 11
                                    

«Una tazza di caffè lungo, grazie.»

Helena percepì un brivido attraversarle la spina dorsale, così forte da scuotere ogni suo singolo osso. Non le servì girarsi, già sapeva a chi appartenesse quella voce così profonda.

D'altronde era iniziato così, con quelle semplici parole.

Lo aveva visto entrare, sedersi su una di quelle poltrone lontane dal chiacchiericcio generale e ordinare un bicchiere di vino rosso, il suo preferito.

«Maria mi ha fatto passare.» continuò l'uomo, ben consapevole di aver catturato l'attenzione della ragazza, sebbene fosse ancora girata di spalle.

Helena aveva aperto un cassetto e ne aveva tirato fuori una tazza. Non gli rispose, ma si limitò ad annuire. «Due cucchiai di zucchero, giusto?»

Non poteva vederlo, ma sapeva avrebbe annuito. Quando arrivò dopo poco con il suo ordine, le mani di Helena tremavano così tanto che credette di rovesciare il caffè a terra.

Le loro dita si sfiorarono.

«Ti ringrazio, Helena.» le sussurrò lui, esibendo un sorriso, il primo che lei riuscì a vedere veramente.

«Matias...»

«Va tutto bene, Helena.» la sua voce sapeva essere così rassicurante. «Non sono arrabbiato.» Matias le accarezzò il dorso della mano. «Volevo solo assicurarmi che tu fossi felice.»

Helena sentì un groppo in gola, ma sorrise. Si era preoccupata così tanto, ma era davvero contenta che Matias capisse. Quando si salutarono sull'uscio della porta, vide i suoi occhi castani guardare oltre la figura di lei.

Helena seguì il suo sguardo. Maria era troppo indaffarata a servire una cliente per accorgersi di loro.

«Helena» disse Matias, scuotendo la ragazza dai suoi pensieri. «Non rinunciare mai alla tua felicità.»

Carta e PennaWhere stories live. Discover now