Capitolo 29 - Sergej

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Daniel posò il suo cucchiaio e lo fissò tristemente "Sei sicuro? Prometti di non arrabbiarti?"

A quel punto anche Sergej smise di mangiare "Quanto è grave?"

"Devo sposarmi" disse di colpo l'uomo, gli occhi fissi nei suoi.

"Cosa?" chiese Sergej, elaborando quello che aveva detto.

"Mia madre è ritornata. Dopo anni... mi ha abbandonato, ma adesso rivendica l'azienda e, se non mi sposo, sarà realmente sua"

Sergej restò immobile al proprio posto, adesso che finalmente stava avendo fiducia in lui aveva deciso di sposarsi? Era mai possibile? Del sudore freddo cominciò a scendergli lungo la schiena.

"Io... non so che dire!" ammise.

Daniel si alzò dalla sedia e gli andò vicino. Si inginocchiò di fianco a lui e, con occhi lucidi ma voce ferma disse: "Ti prometto che farò di tutto perché questa cosa non avvenga. Ti chiedo solo di fidarti, puoi?"

La mente di Sergej era ancora un tumulto di emozioni ma, vedere il ragazzo così scosso, inginocchiato e sul procinto di piangere gli fece dire immediatamente di sì. Non lo aveva mai visto così.

"Non deludermi" riuscì comunque a sussurrare, poteva dargli fiducia ma era importante che non la deludesse. Per di più aveva mille domande: sarebbe stato davvero così semplice? Poteva Daniel evitare il matrimonio? E chi era la ragazza? E che razza di madre era la sua?

Come se percepisse tutte quelle preoccupazioni l'uomo lo abbracciò tenendolo stretto sul suo petto, voleva trasmettergli tutto l'amore che forse a parole non era in grado di dare. Sergej a quel punto si chiese se quell'uomo fosse davvero Daniel o una sua copia. 

"Anch'io devo parlarti" gli disse dopo un po', nascondendo il viso nell'incavo tra la spalla e il collo. Daniel lo tenne ancora stretto a sé e lo incitò a raccontarsi, allora Sergej gli disse tutto, fu come un fiume in piena. Si liberò di tutti i pensieri e gli raccontò tutto quello che era accaduto, anche il ricatto di suo padre e del fatto che per ora non aveva trovato casa.

"Che ne dici se vi trasferite qui?" Daniel si allontanò per un attimo da lui, ma solo per guardarlo in volto.

"Cosa? Non potrei mai!" 

"La casa è enorme e io sono solo, non sarebbe un problema!"

Sergej si staccò completamente dall'abbracciò e si alzò all'impiedi "Non voglio la tua pietà!"

"La mia non è pietà, sto solo aiutando il mio ragazzo"

L'attore lo guardò sbalordito sentendo dire l'ultima parola "Da quando sono il tuo ragazzo?"

"Dal primo giorno che ti ho visto"

Sergej, nonostante la situazione seria, scoppiò a ridere. "Questa frase la dici a tutti?"

Daniel scosse il capo e si slacciò il primo bottone della camicia, rendendo l'uomo dannatamente sexy "Ti prego..."

"Oddio..." sussurrò Sergej sentendo tutto il sangue defluire verso il basso. Non solo era senza parole per il modo in cui si stava slacciando la camicia, ma era addirittura senza fiato quando lo aveva implorato "Come faccio..." si leccò le labbra "a dirti di no così?"

Cosa mi sta succedendo? Stiamo stati lontani per poco, eppure...

Accortosi di quello che stava accadendo Daniel se ne approfittò e sbottonò un altro bottone, scoprendo ancora di più il petto "Verrete qui allora?" chiese, facendo un passo verso di lui.

Completamente imbambolato Sergej distolse lo sguardo, fece un passo indietro e cercò di riprendere fiato.

"Per favore..." implorò ancora subdolamente Daniel.

"Stai giocando sporco!"

"Non ti piace?"

Sergej lo guardò e prese un grosso respiro. Il capo stava continuando spudoratamente, di questo passo sarebbe stato a torso nudo. 

"N-non ho detto questo" rispose, nel frattempo Daniel lo aveva raggiunto e gli aveva appoggiato le mani sui fianchi.

"Allora resta con me..." e gli baciò il collo.

Completamente in balia dell'altro Sergej acconsentì, non prima però di aver trovato un briciolo di lucidità "Solo a due condizioni!"

"Non avevo dubbi" gli disse all'orecchio l'altro, mandando il cervello di Sergej in tilt.

"P-pago l'affitto e..." ci volle tutto il suo autocontrollo per continuare "verrò solo se non trovo nulla! Ovviamente se non cambio idea..."

Daniel come risposta gli afferrò le natiche e lo fece agganciare sui suoi fianchi "Direi di spostare la contrattazione in camera da letto" e dicendo ciò, senza altre alternative, Sergej fu portato via.



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Angolo autrice

Chiedo scusa per il ritardo, è stata una settimana piena. Nonostante ciò, sono riuscita a pubblicare il capitolo con Sergej. 

Vediamo come si evolveranno le cose :P

Spero che vi stia piacendo. 

Un bacione, Carmela.



È stato un colpo di fulmineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora