23. Happy B-day

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Non aveva capito che di mezzo ci andava anche lui.

-Nessuno, solo una cretina del film che ha visto ieri Louis, me lo stavano appunto raccontando- spiegò Karen girandosi per guardare Zayn.

Ebbe quasi un infarto nel farlo. Quel giorno il moro era più bello del solito. Forse era la barba che si era fatto crescere, oppure gli occhiali da sole per portava, oppure erano i suoi occhi che glielo presentavano in quel modo assolutamente divino.

-Ok- le lasciò un bacio sulla guancia e si avvicinò ai suoi amici.

Karen si girò e notò la figura di Safaa che camminava tranquilla per il cortile e subito gli corse incontro.

-Auguri, bella- le urlò all'orecchio non appena l'abbracciò stretta a sé.

-Grazie, Karen- Safaa ricambiò l'abbraccio e si staccò da lei sorridente.

-Novità?- domandò Karen fissandola sorridente.

-Oltre al fatto che Zayn è entrato in camera in mutande cantando a squarcia gola 'tanti auguri a te' accompagnato dal suono del triangolo,ehm...no, nessuna- sorrise divertita Safaa osservando la sua migliore amica scoppiare in una risata.

-Non hai fatto un filmino o una foto, vero?- chiese continuando a ridere Karen.

-Purtroppo no-.

-Ti hanno fatto un regalo i tuoi?- chiese la bruna.

-Allora, prima di tutto ci lasceranno casa libera stasera consentendosi di usare solo birra e poi- lanciò un urlo stridulo –ho cinque biglietti per il concerto di Demi Lovato, e papà mi ha detto ci accompagna qualche giorno prima per partecipare alla signing-.

Si sentì un urlo.

-Ci?- domandò Karen con gli occhi a cuoricino.

-Certo. I biglietti sono cinque e ci andiamo io, tu, Alice, Sarah e Ronnie.-

-Non so se devo ringraziare te o tuo padre- pensò ad altra voce Karen al settimo cielo.

Demi Lovato, cazzo.

-Cambiando argomento...lo sai che Louis e Niall hanno cambiato scuola e sono venuti qui?-.

-Davvero? Oddio, che bello-.



La professoressa di Storia continuava a blaterale qualcosa su qualcuno che aveva sconfitto qualcun altro.

Era tutto così noioso.

Karen sbatté le palpebre per un paio di folte cercando di non addormentarsi e alzò il braccio in aria aspettando che la prof lo notasse.

-Si Morrison?-

-Posso andare in bagno?-

-Certo, vai-

Si alzò dal banco e si avviò verso la porta, una volta uscita sorrise mentre si stiracchiava e si diresse verso i bagni delle donne.

Era quasi arrivata quando sentì una voce che la chiamava alle sue spalle che la fece fermare sul posto, facendole sentire diversi brividi percorrerle su per la schiena.

Si girò lentamente trovandosi davanti McCole. Il cuore incominciò a tamburellare forte nel petto e l'ansia si fece sentire.

-Che vuoi?- domandò titubante.

-Volevo chiederti scusa...so che ho fatto una cosa brutta, ma...-

-Non riesco a capire nemmeno tu come faccia a stare bene con te stesso-

My best friend's brother [Z.M]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora