28. Epilogue

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Situazione un po' imbarazzante.

Leggermente imbarazzante.

Troppo imbarazzante.

Molto più che imbarazzante.

Situazione critica.

Molto di  più.

Era una situazione di merda, punto.


Si perché trovarsi su uno sgabello di una cabina della spiaggia a mangiarsi le unghie come un'ossessa e trovarsi il ragazzo che ami e che non vedi da un anno, dopo averlo trattato di merda, davanti a te non è una situazione di merda, vero? Ah...quasi dimenticava: la cui migliore amica del moro li aveva chiusi lì dentro per farli chiarire.


Infatti è peggio. E' alienante.

-Tutto bene?- le domandò preoccupato inginocchiandosi davanti a lei mettendole le mani sulle guance.

Adesso sveniva, se lo sentiva.

-Come?- sussurrò stranita.

Anche se era buio riusciva a vedere gli occhi di Zayn, terribilmente belli e luminosi.

-Mary mi ha detto che non stavi bene- continuò senza mollare la presa dalle sue guance.

-Sto benissimo- borbottò e Zayn rendendosi conto della cazzata che la sua amica gli aveva appena detto, si allontanò subito da Karen, saltando in piedi.

-Oh, allora è meglio che...che io...vada- balbettò confuso.

Che grande figura di merda.

Da quando in poi Zayn Malik balbettava? Mpf...

-Non puoi- sussurrò Karen portandosi una mano tra i capelli.

Zayn la fissò stranito e allora lei si apprestò a spiegare.

-Suppongo che Mary ci abbia chiusi dentro-

-Che?- urlò Zayn infuriato sgranando gli occhi.

-Ehm..si-

Sussultò vedendo Zayn tirare un calcio alla porta della cabina imprecando ad alta voce.

Era bellissimo, come sempre, anche in quella situazione.

E lo amava ancora.

Zayn si sedette per terra con la schiena contro la porta e chiuse gli occhi buttando la testa indietro.

Non sapeva che dire, il che era strano. Con Zayn aveva sempre avuto una parlantina abbastanza fluida; questo prima di lasciarlo però.

Doveva dire qualcosa, non poteva stare lì e sbavargli davanti come una cretina.

-Ehm...- tossicchiò –com'è vivere a New York?- domandò portandosi le ginocchia al petto, lasciando che i talloni dei piedi si appoggiassero sul piano dello sgabello su cui era seduta.

Zayn aprì gli occhi fissandola con curiosità.

-Bene, forse troppo affollata, ma è okay- le rispose senza tralasciare nessuna forma di nervosismo.

Era ritornato il solito Zayn: freddo e distaccato.

Impenetrabile quasi.

-Ho sempre sognato vivere lì- sussurrò ricordando di come lei e Safaa fantasticavano sul come arrivarci subito dopo il diploma.

-Ti potrei ospitare a casa mia e di Mary- dichiarò Zayn, allargando sul suo viso un sorriso luminoso.

-Volentieri- rispose di getto.

My best friend's brother [Z.M]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora