26-EPILOGO

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La sorte è particolare. Esistono frammenti di vita che sembra quasi di rivivere più volte.
Yoongi in quel tribunale vi era stato qualche anno prima, quando dopo il tentato omicidio di Namjoon nei confronti di Jungkook, si combatteva per ottenere una condanna che fosse la più severa possibile.
E adesso si ritrovava ancora lì, gli occhi vigili, la postura non troppo tesa ma la mente attentissima ad ogni singolo particolare.
Il peso che portava sul cuore era enorme.

Il giudice alzò in aria alcuni fogli, scosse la testa, cercando dell'altro ma poi li riabbassò non trovando niente che potesse servire. Scrollò le spalle e dopo aver rimesso su i propri occhiali da vista prese a parlare «Sono fortemente convinto che, dati i fatti recentemente accaduti, non vi sia motivo di dover portare avanti questa causa. Non è d'accordo signora Agres?» si rivolse a Victoria, nera di rabbia, alzata dal suo posto in segno di protesta. Le mani strette in due pugni, mordendosi la lingua nel cercare di mantenere un atteggiamento professionale.

Atteggiamento che non ebbe.

Puntò il dito contro Yoongi, la controparte e rispose -anche senza il permesso- provando ad infangare quell'opinione «Signor giudice, con tutto il rispetto, quel che è accaduto l'altro giorno è la prova palese di quanto il mio ex marito non sia una persona adatta ad essere padre» e a sostenerla arrivò il suo avvocato. Era strano che degli avvocati in quel momento, avessero dovuto assumere altri avvocati esterni, in modo da poter essere difesi. Faceva quasi ridere, anche se donava un certo senso di impotenza «La mia assistita ha perfettamente ragione. La piccola Elizabeth ha attraversato senza guardare. Questo è un insegnamento che suo padre avrebbe dovuto darle»

«Ammettiamo una distrazione della bambina» ribattè il giudice, picchiettando un dito su quella perizia che aveva sotto gli occhi «Ma sussiste il fatto che il semaforo abbia avuto un malfunzionamento. Da verde a rosso, il segnale del giallo non c'è stato, e che inoltre quella macchina procedesse oltre il limite di velocità consentito.»

«Signor Giudice-» tentò ancora una volta di intervenire Victoria ma fu il giudice stesso a bloccarla.

«Se le perizie tecniche, le telecamere di sorveglianza, le testimonianze oculari della gente non bastassero, anche se il materiale a disposizione è tanto...Tutto ciò mi è stato comunicato anche dagli assistenti sociali» non vi erano vie di scampo, quell'affidamento, Victoria, non l'avrebbe ottenuto. Il giudice si rivolse verso Yoongi, scorrendo gli occhi sulla persona posta lì affianco «In più considero il gesto, del qui presente Park Jimin, altamente eroico e coraggioso. Cosa che, signorino, le fa onore»

Un grande sorriso si aprì sul volto del ragazzo ed un cenno del capo venne fatto in direzione dell'uomo «Grazie, signor Giudice» 

«In ultimo, permettetemi il gioco di parole» insistette colui che stava decidendo le sorti di quel gioco d'azzardo «ma considero che la vita privata e ciò che esiste tra il signor Min Yoongi e Park Jimin, non sia da considerare. Siamo qui per attestare il bene che queste due persone vogliono ad Elizabeth» poi specificò «Amore altamente presente» 

𝙁𝙊𝙇𝙇𝙊𝙒 𝙔𝙊𝙐𝙍 𝙃𝙀𝘼𝙍𝙏 // ʰᵒᵖᵉᵐⁱⁿ - ʸᵒᵒⁿᵐⁱⁿWhere stories live. Discover now