19- «È così ingiusto»

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«Smettila con gli scherzi» lo cantonò Jungkook, sicurissimo che li stesse prendendo in giro, al contrario di Taehyung che già lo osservava con un occhio più serio «Sono altamente sicuro che Jimin alla fine ti abbia detto un sì enorme come una-» Yoongi mosse l'inquadratura velocemente, dimostrandogli che accanto a lui non vi fossero altro che persone sconosciute «no, ti prego, non farmi quell'espressione»

«Ha scelto Hoseok» asserì Yoongi, massaggiandosi per un attimo le tempie, sentiva la testa girare appena, forse lo stare chiuso lì dentro non lo aiutava nemmeno.

«E ce lo dici con tutta questa rassegnazione?» lo guardò sbalordito Taehyung. Come poteva arrendersi così? Solo perché quella parte di piano era durata meno del previsto? 

«E con quale altro spirito dovrei farlo? Però sapete...alla fine non ne sono così tanto sorpreso»  ammise sinceramente. Percepiva una netta differenza tra i concorrenti a quella gara «Hoseok è la persona migliore che potesse capitare a Jimin. È ovvio che lo abbia conquistato alla fine» e lui si sentiva esattamente il peggiore che fosse mai esistito.

Jungkook sospirò pesantemente, colpito all'improvviso da una consapevolezza inaspettata e che proprio non avevano messo in conto «Io sono distrutto. È come se tutte le mie aspettative fossero crollate in mezzo secondo» e Taehyung fu perfettamente d'accordo «È come se avessimo immaginato un film dal finale perfetto. Fin troppo.» forse Jimin aveva avuto ragione quando disse loro quella frase prima di partire.

Non tutte le storie d'amore hanno un lieto fine.

Forse fu meschino da parte di Hoseok, chiamare Jimin a lavorare, subito dopo averlo visto in lacrime per la partenza di Yoongi. Probabilmente avrebbe dovuto consolarlo. Ma hey, si sentiva in un certo senso tradito. Jimin lo aveva scelto sul serio? Perché in realtà non sembrava affatto.

«Puoi sorridere un po' di più?» gli chiese senza mezzi termini, con l'espressione più seria di sempre contrapposta a quella calorosa che aveva puntualmente avuto ogni volta che lavoravano insieme.

Jimin batté un paio di volte le palpebre, volendo capire se quella fosse stata una sua impressione sbagliata. Pensò fosse stato il suo attuale stato emotivo alterato a giocargli un brutto scherzo. Così scosse la testa, si rimise in posa «Certo» e stirò gli angoli della bocca.

Hoseok scattò un paio di foto prima che si bloccasse nuovamente per rimproverare ancora una volta il suo modello «Jimin»

«Cosa?»

«Hai ancora quell'espressione» lo avvisò con un tono affatto rassicurante, sbuffò prepotentemente ed a quel non avere pazienza di Hoseok, Jimin rimase scioccato. Non capiva veramente cosa non andasse «Quale, io- non capisco»

«L'hai sempre fatto, ma perché oggi non riesci? Dannazione!» 

Hoseok alzò così tanto la voce che per un attimo tutto lo studio si fermò a guardarlo, mentre il cuore di Jimin sobbalzò quasi spaventato.

Hoseok osservò attorno a sé il guaio che avesse causato e volle picchiarsi, sbattere mille volte la testa contro il muro quando notò lo sconvolgimento di Jimin che balbettò un «Hobi, scusa»

«Smettila, non chiedermi scusa» sventolò una mano davanti a sé, per poi indicargli di ricominciare «Fai il tuo lavoro e basta, stiamo solo perdendo tempo»

Jimin ebbe l'impulso di stringersi le braccia attorno il corpo, come per poter mettere distanza. Era strano, non lo riconosceva. Perché lo stava trattando in quel modo? Aveva scelto lui. Aveva sacrificato i suoi sentimenti per Yoongi, pur di poter coltivare qualcosa di nuovo con Hoseok. Non era affatto giusto «Non volevo farti arrabbiare» sbiascicò, ingoiando quel pesante rospo «Riproviamo, sono pronto»

𝙁𝙊𝙇𝙇𝙊𝙒 𝙔𝙊𝙐𝙍 𝙃𝙀𝘼𝙍𝙏 // ʰᵒᵖᵉᵐⁱⁿ - ʸᵒᵒⁿᵐⁱⁿOnde histórias criam vida. Descubra agora