due

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«dai hyung, non sei felice? stiamo per passare tutta la giornata assieme!» poi si fermò guardandolo

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«dai hyung, non sei felice? stiamo per passare tutta la giornata assieme!» poi si fermò guardandolo. «non ti dispiace, vero?»

«aish jungkook, per la millesima volta ti dico che no, non mi dispiace. ma se continui a molestarmi in questo modo mentre è ancora presto mi farai cambiare idea.»

«va bene, scusa yoongi hyung.»

i due stavano camminando per le strade di seoul per raggiungere il negozio di tatuaggi e piercing del più grande. era una bella giornata, il cielo era terso e l'aria era abbastanza piacevole.

era la vacanza perfetta per uno studente delle superiori che si preparava per un esame, ma jungkook era più il tipo da voler stare in un enorme seminterrato per vedere il suo hyung trasformare i suoi clienti in opere d'arte.

lo stesso sorriso sciocco adornava con orgoglio il volto del più giovane, da quando yoongi si era offerto di farlo assistere ad una delle sue sessioni di tatuaggi.

la sera prima aveva passato il suo tempo a dire a jimin quanto fosse grande yoongi e che non avrebbe mai dovuto lasciarlo. l'entusiasmo del più giovane aveva molto divertito il suo migliore amico che lo trovava adorabile.

«ti verrà una paralisi se continuerai a ridere in quel modo.» lo riprese yoongi.

«potrei guardarti lavorare per ore, hyung!»

«dovresti studiare, piccolo asino.»

jungkook lo guardò torvo a quell'appellativo, poi distolse lo sguardo. odiava il liceo, aveva fretta di finire gli studi ed essere maggiorenne per lasciare quell' inferno.

aveva studiato a lungo yoongi, dai suoi capelli stravaganti, ai suoi piercing visibili, ai suoi tatuaggi che gli rosicchiavano il dorso delle mani e lungo le dita.

tutt gli occhi erano puntati su di loro ma jungkook era orgoglioso di camminare accanto a lui perché lo ammirava davvero, era diventato il suo modello anche se il più grande non era molto felice di servire da esempio.

era tutt'altro che esemplare e voleva il meglio per il più giovane che ora considerava il suo fratellino.

arrivato in soggiorno, jungkook fu accolto calorosamente da namjoon, compagno e amico di yoongi, poi gli presentò un ragazzo che stava alle sue spalle.

lo studente delle superiori non si nascose nel guardarlo insistentemente. era proprio un bell'uomo. i suoi capelli erano di un bel colore castano e aveva molti piercing, specialmente nelle orecchie, ma nessun tatuaggio sembrava segnare la sua pelle.

i due si fissarono per un momento senza parlare, poi il ragazzo gli offrì un sorriso affascinante che quasi fece arrossire l'altro.

«cazzo, ho dimenticato di presentartelo. lui è taehyung, un mio amico d'infanzia. è di daegu come me e adesso fa piercing perché io e nam vogliamo concentrarci sui tatuaggi. ah e taehyung ti presento jungkook. non provare a toccarlo, è ancora minorenne e la sua pelle deve rimanere vergine.»

taehyung rise un po' alle parole di yoongi, poi si avvicinò al più giovane per stringergli la mano. gli fece l'occhiolino con un sorrisino furbo.

«incantato.»

[...]

jungkook era felice di passare l'intera giornata nello studio del suo hyung, si sentiva a suo agio. eppure a volte doveva davvero trattenersi o avrebbe rischiato di togliere la concentrazione a yoongi.

nonostante stesse assistendo soltanto ai loro lavori, era sollevato di poter essere un po' utile. a volte puliva o passava loro degli utensili.

quello che poteva permettersi più pause era taehyung perché il suo lavoro da piercier era molto più veloce di quello degli altri due, anche se la sua clientela era doppia.

pertanto aveva cercato di simpatizzare il più possibile con jungkook che era rimasto abbastanza distante con lui, ancora un po' a disagio.

yoongi li osservava da vicino nonostante il suo meticoloso lavoro. adorava taehyung ma sapeva anche di cosa era capace. sebben fosse il suo amico d'infanzia, era sospettoso di lui.

il piercer era bello e sapeva giocare con il suo fascino, cosa che lo infastidiva particolarmente. aveva anche provato a flirtare con jimin prima che yoongi avesse il tempo di presentarlo come il suo ragazzo.

molto geloso per natura, il tatuatore aveva poi avuto una crisi enorme e aveva proibito al suo amico di avvicinarsi al suo ragazzo a meno di un metro da quell'incidente.

taehyung era sempre stato single, gli piaceva divertirsi senza privarsi ed era completamente ingestibile. amava sedurre, vedeva tutto come fosse un gioco, una sfida personale.

yoongi era consapevole delle avventure del suo amico e non approvava davvero, trattava le sue conquiste in modo odioso credendo di pensare solo al proprio piacere. il tatuatore voleva che il suo amico si stabilisse finalmente, che avesse una relazione stabile e duratura senza cercare davvero di divertirsi.

non sopportava più di vedere quelle adorabili ragazze o anche ragazzi usati in quel modo.

erano stati accecati da quel ragazzaccio e talvolta avevano persino pensato di poterlo cambiare, ma taehyung era rimasto taehyung, un rubacuori sin dalla sua adolescenza.

erano solo una distrazione tra tante altre e taehyung vedeva in loro solo una specie di hobby. era triste ma il giovane adulto non aveva mai stabilito di volere una relazione stabile con qualcuno e non ne sentiva davvero il bisogno.

non era un tipo affettuoso, gli bastava soltanto del buon sano sesso.

una cosa era certa, visto che divorava jungkook con lo sguardo, l'avrebbe sicuramente colpito da un momento all'altro. probabilmente stava aspettando che yoongi si distraesse per poter saltargli addosso, ma il più grande era troppo vigile per lasciar scivolare via quel genere di cose.

il giovane studente delle superiori non sapeva nulla di relazioni sentimentali e conoscendolo, taehyung poteva manipolarlo a suo piacimento, non aveva avuto scrupoli a farlo finora.

purtroppo il suo lavoro non gli permetteva di avere gli occhi dappertutto, aveva la fiducia dei suoi clienti nelle sue mani quindi sapeva che nei suoi momenti taehyung ne traeva grande beneficio.

parlando del cacciatore, taehyung guardò ancora una volta il più giovane che stava ripulendo alcuni attrezzi. era totalemente il suo tipo: era carino e sembrava così innocente, era adorabile.

inoltre, il suo corpo sembrava anche più in forma di come immaginava nella sua testa. la sola idea gli fece venire voglia di assaporare quella pelle e fotterselo sul retro del negozio.

jungkook si sentì osservato e così si voltò a guardarlo, incontrando i suoi occhi scuri e profondi su di lui. arrossì leggermente a quello sguardo intenso ma non lo distolse per primo.

era affascinato da ciò che vedeva, il volto del più grande era davvero bello. non aveva mai visto proporzioni così perfette, anche il suo naso non sembrava imponente e contribuiva alla sublime armonia del suo viso.

jungkook era quasi geloso. i piercing accentuavano il fatto che taehyung non sembrasse reale, appariva più come un modello.

lo studente delle superiori si ritrovò a cercare di contare quanti piccoli gioielli gli forassero la pelle, per lui era una specie di gioco che gli fece aggrottare le sopracciglia.

piercings | taekook ✓Where stories live. Discover now