Appena la donna finì di rimuovere l'aggeggio dal mio braccio presi la mano di Jay, che mi aiutò ad alzarmi, e dopo essermi messo una felpa offerta dalla mora seguimmo quest'ultima fuori dalla porta della stanza.

Ad una certa, la donna prese parola.
« Non so se ne sei al corrente, ma hai salvato delle vite due giorni fa. »

Quelle parole mi toccarono un tantino.
Diciamo che non ero abituato a questo genere di affermazioni.
Lei lo notò e continuò a parlare.

« Senza il tuo aiuto, che gli altri sottoposti non hanno dato per vari motivi » spalancò una porta senza continuare la frase. Dietro quella porta trovammo i feriti dell'ambulanza, eccetto Yeonjun, i direttori delle varie Torri e i generali che si occupavano di addestrare i soldati sotto il comando di Dubois.
Ma io rimasi comunque confuso.

« Soobin sarebbe morto per dissanguamento o arresto cardiaco » continuò Rope indicando il castano seduto su un lettino.

« Il nostro fedele Mark sarebbe esploso per l'ordigno che tu hai lanciato via, non permettendo a nessuno di ferirsi » indicò questa volta l'autista dell'ambulanza, seduto su una sedia con la testa fasciata.

« E io sarei potuta rimanere con la testa ferita e sanguinante fino all'arrivo ritardato dei soccorsi, e quindi avrei potuto anche io lasciarci la pelle. » indicò infine se stessa, guardandomi negli occhi.

« In poche parole, hai salvato un direttore, un sottoposto, un medico e autista, la tua vita e quella di molti altri che sarebbero saltati in aria per via della granata. » mi mise una mano sulla spalla la donna, mentre mi guardava con dolcezza.
« Hai agito correttamente e velocemente, e per questo motivo, dopo esserci consultati tra noi, abbiamo constatato che sarebbe meglio per tutti se tu accettassi il ruolo di vice di uno dei direttori o sottufficiale di uno dei generali. » il sorriso che aveva stampato sul volto diventò ancora più raggiante.

Io rimasi senza parole.
A quanto pare tutti se ne accorsero e delle risatine divertite echeggiarono nella stanza.
Jay, che era rimasto dietro di me tutto il tempo, si sporse in avanti per vedere la mia faccia sbalordita.
Mi voltai verso di lui, che mi sorrise e mi tamburellò due dita sotto il mento.

« Allora? Che ne dici? » Rope mi richiamò sulla terra ed inclinò la testa.

Finalmente la capacità di proferir parola tornò nel mio corpo e mi decisi a rispondere.
« I-io non so che dire. » balbettai imbarazzato grattandomi la nuca.

« Dì di sì, no? » disse Soobin ridacchiando e sorridendomi.
Gli sorrisi a mia volta e, voltandomi verso Rope, annuii freneticamente.

Partì un applauso da parte di tutti, mentre il direttore Dubois mi portava dei fogli e una penna.
« Devi compilare questi, e vedi di non intralciarmi troppo la strada. » quell'odioso francese mi sorrise per la prima volta da quando mi trovavo lì.

Presi i fogli con dita tremanti e, appoggiandoli al muro, li completai e firmai a dovere, per poi riconsegnarli all'uomo dai capelli bianchi.
Un altro applauso generale e una grande mano fresca mi accarezzò la schiena.

« Allora, Yang Jungwon, a chi vuoi prestare servizio ed esserne il vice? » uno dei generali, di cui non sapevo il nome, mi chiese mentre si aggiustava le maniche della divisa.

Non avevo neanche bisogno di rifletterci, sapevo già chi avrei scelto, e lo sapevano anche gli altri.
Indicai, senza indugio.

I direttori delle torri Nord, Sud ed Est avevano già un vice, e di certo non ci tenevo ad essere un sottufficiale di un generale.
Rope non aveva un vice, la gente pensava che fosse una donna fredda e riservata a cui piace mettere in sobbuglio le situazioni, quando in realtà era l'esatto contrario.

~Why Not?~ jaywonWhere stories live. Discover now