CAPITOLO 10

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«Il ragazzo ha perso molto sangue, ma adesso sta bene» disse il dottore poggiando una mano sulla spalla del corvino per tranquillizzarlo.
Mike osservava il castano sdraiato sul lettino del pronto soccorso attraverso alla finestra della stanza.

Will stava riposando.
La sera prima era svenuto.
Sul braccio aveva un taglio profondo e continuava a perdere sangue.
Mike quella notte non chiuse occhio, rimase fuori alla stanza tutto il tempo aspettando magari che si svegliasse, ma era quasi impossibile.
Aveva davvero paura che non ce la potesse fare, ma per fortuna stava andando bene. Stava bene.

Cercò di ascoltare il dottore e di tranquillizzarsi dopo tanta agitazione.

«Mike!» una donna si avvicinò a lui, era Joyce con accanto Jonathan.
Erano entrambi sudati e davvero preoccupati per quello che era successo.

«Signora Byers, va tutto bene, Will sta bene» disse il corvino cercando di tranquillizzarla.
Dopo gli raccontò tutto quello che era successo la sera prima, passo per passo, almeno quello che aveva visto lui.

Più tardi vennero anche Undici, Max, Lucas e Dustin.
Volevano sapere come stava ovviamente.

«Hey Mike, tutto ok?» disse Undici sedendosi accanto a lui.
«Ehm si..» rispose il ragazzo, anche se era ancora preoccupato e scioccato per l'accaduto, si sentì quasi in colpa..

La ragazza cercò di tranquillizzarlo il più possibile, stava anche per dargli un bacio sulla guancia, ma il corvino di allontanò di scatto dirigendosi in bagno.

Non sapeva perché aveva rifiutato quel gesto lasciandola a bocca aperta,
era davvero confuso e non capiva più nulla. Forse non ne aveva bisogno in quel momento, pensò.

Appena uscí il dottore gli fece cenno di avvicinarsi.
«Hey ragazzo, se vuoi adesso puoi andare a vedere il tuo amico»
«Davvero? Posso?» il dottore annuì e il viso di Mike parve illuminarsi.

Si diresse nella stanza senza far rumore e si sedette accanto al letto dove era disteso Will.
Stava dormendo ancora, Mike pensò che era carino anche con gli occhi chiusi.

Gli strinse la mano guardandolo, sapeva che prima o poi si sarebbe svegliato. Ciò lo rese felice.
Aveva bisogno di lui, della sua voce, del suo sorriso, tutto...

Iniziò ad accarezzarlo in viso, sistemandogli i capelli un po' disordinati.

Osservò ogni particolare del suo viso, i lineamenti degli occhi chiusi, del naso e si soffermò sulle sue labbra rosee.
Avrebbe voluto baciarlo, ma sapeva che c'era Undici che sarebbe potuta entrare da un momento all'altro.

«Hey Will» iniziò a dire fissando il pavimento e ricominciando a stringergli la mano «Scusami se ti ho portato lì, mi sento davvero in colpa..» fece una pausa e ricominciò a parlare «forse se non ci fossimo andati, tu staresti bene ora..»
«Io sto bene Mike»
Il corvino sobbalzò e alzò lo sguardo vedendo Will sorridergli, ancora con gli occhi un po' stanchi.

Mike si alzò di scatto e lo abbracciò cercando di non farlo male sorridendo.
«Non sai quanto sono felice in questo momento» disse il corvino con gli occhi lucidi di felicità.

Andò a chiamare il dottore che si diresse nella stanza e disse la buona notizia a tutti.
Joyce si tranquillizzò molto, più di tutti gli altri.

~°•★•°~

Passò un'oretta e Will poté ritornare a casa fortunatamente.
Era andato tutto bene, la ferita era stata chiusa e medicata, ci voleva solo un po' di pazienza e sarebbe guarita.

«Will, come ti senti?» chiese Jonathan avvicinandosi al ragazzo che era seduto nel letto di camera sua.
«Fa un po' male, ma é normale» rispose.
«Mike mi ha raccontato un po' di quello che é successo, perché eri da solo? Non potevi chiamare qualcuno?»
Il castano gli raccontò tutto nei minimi dettagli.

Il più grande si preoccupò molto per Will, purtroppo però entrambi avevano già vissuto cose simili in passato.

Lo abbracciò. Uno di quei abbracci che trasmettono calore e protezione.
Il più piccolo aveva gli occhi lucidi e scoppiò a piangere dopo tanto tempo che aveva trattenuto le lacrime.
Ne aveva bisogno.
Aveva bisogno di sfogarsi con l'unica persona che si é davvero interessata a lui da quando era piccolo, suo fratello Jonathan.

Quell'abbraccio fu interrotto da Joyce che entrò nella stanza portando qualcosa da mangiare a Will.

«Oh scusate, non volevo disturbarvi...Will questo é per te, hai bisogno di mangiare qualcosa» disse poggiando sul comodino un piatto con sopra uno di quei tramezzini che preparava sempre.

Il più grande uscì dalla stanza lasciando solo suo fratello e chiudendo la porta.

Prese il suo tramezzino che gli aveva lasciato la madre, all'interno c'era del formaggio e del prosciutto, come piaceva a lui.

Iniziò a mangiarlo osservando fuori dalla finestra della sua stanza.
Osservò le persone che camminavano sul marciapiede e tutte le macchine che passavano.

All'improvviso sentì bussare alla porta della sua stanza.
«É aperto» disse pensando fosse suo fratello o sua madre.

«Ciao Will!» il castano riconobbe immediatamente la voce e si girò, era Mike.

«Oh..che ci fai qui?» disse con un sorriso.
«Sono venuto a vedere come ti sentivi e a farti compagnia» rispose sedendosi accanto a lui.

Rimasero in silenzio per un po', poi Will iniziò a parlare «comunque per ieri...non é stata colpa tua, non sapevi sarebbe successo ciò e poi sono stato io ad andare da solo»
«Mhm sicuro?»
«Si, puoi starne certo»

Il corvino iniziò a fissare le labbra del ragazzo e viceversa.

Alla fine Will si ritrovò con le mani tra i capelli neri e ricci di Mike baciandolo senza fermarsi mai.
Le loro lingue erano intrecciate, ad entrambi mancava quasi il fiato.
Il battito era accelerato come sempre, quasi da sentirselo in gola.

Continuarono a baciarsi finché qualcuno aprì la porta della stanza.
Era Undici.

NOTA AUTRICE:
uee, vi é piaciuto il capitolo?
non é uno dei migliori, ma spero comunque vi piaccia <3
se vi va lasciate una stellina! inoltre volevo ringraziarvi tantissimo per le 2K letturee!! davvero grazie mille.
siamo già ad un grande traguardo <33
grazie anche per i commenti e i voti che mi avete lasciato. <3
vi amo.

-gai

𝐒𝐇𝐎𝐔𝐋𝐃 𝐈 𝐒𝐓𝐀𝐘 𝐎𝐑 𝐒𝐇𝐎𝐔𝐋𝐃 𝐈 𝐆𝐎? | ʙʏʟᴇʀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora