6|Chi è L. Degare?

Magsimula sa umpisa
                                    

Gregor la seguì fino alla porta della stanza di sua sorella. Non l'aveva mai sentita così frustrata.
«Marta, ascoltami» la chiamò. «So che mamma e papà sono un po' duri con te ma-»

«Un po'? Ma?» Strinse forte la maniglia della porta. «Lo sapevo, a te piacciono le loro attenzioni e come darti torto! Ma sei egoista. Tutti voi lo siete! Vi odio

Sbatté la porta in faccia a Gregor e rimase rinchiusa nella sua stanza per tutta la sera, senza uscire per venire a mangiare.

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I loro genitori tornarono dal lavoro poco dopo e cenarono senza dire nulla riguardante l'assenza della loro figlia.
«Non vi sembra che manchi qualcosa?» chiese Gregor a tavola, ancora scosso per la discussione con Marta.

Il padre si guardò intorno e poi scosse la testa. «Manca qualche condimento nella tua insalata? Puoi chiedere al cameriere di mettertelo»

«No!» sbottò Gregor, incredulo. Ma davvero non se ne erano accorti? «Non vi sembra che manchi qualcuno

La madre annuì con fare esperto. «La domestica Josephine si è presa una pausa oggi perché stava male, ma se vuoi che la chiami posso farlo»

«NO!» era ormai sull'orlo di una crisi. Sbatté i pugni sul tavolo facendo tremare piatti e bicchieri. «Marta! Manca Marta e voi non avete detto nulla»

Lo sguardo del padre si indurì. «Vero, dov'è tua sorella? Ancora a combinare guai? Sapevo che toglierle il computer non bastava come punizione»

«Ma non volete proprio capire?» piagnucolò il ragazzo. «Vi siete dimenticati di lei... E Marta non è mai stata una combina guai, dovreste conoscerla»

La madre posò la forchetta sul piatto e si tamponò con il tovagliolo le labbra. «Non ci siamo dimenticati di lei. Semplicemente ci stavamo godendo un momento di pace e serenità in famiglia»

«Ma che famiglia è una senza Marta?»

«Una migliore» replicò, spiazzando totalmente il ragazzo. «Tutto ciò che avevamo desiderato era un figlio che potesse riscattare il nostro ramo della famiglia diventando un prescelto ed eccoti qui. Marta non ci ha resi importanti o fieri in alcun modo. Non si è resa utile e non sa distinguersi nemmeno al Campo. Dai rapporti di Athariel lei risulta essere solo una tra tanti, un fallimento. E io non sono la madre di un fallimento»

L'espressione acida si addolcì e accarezzò gentilmente suo figlio. «Non ti preoccupare di questo, hai ben altri problemi adesso. Presto ti scontrerai con gli Infernali e dovrai compiere un grande sacrificio. Ma sarai ricompensato con un posto d'onore nella Città d'Argento, un trono per gli eroi come te che riposeranno in eterno. Sarai il nostro orgoglio»

Gregor si allontanò schifato. «Marta aveva ragione... E per vostra informazione, il compleanno di Marta è il quindici!»

Il padre si grattò la barba confuso. «Quindici cosa? Novembre? Agosto?»

«Marzo! Quindici marzo! Almeno le avete fatto qualcosa?»

I due si guardarono scuotendo la testa. «Manderemo un maggiordomo a prenderle qualcosa. Cosa le piace? Braccialetti? Peluches?»

«Libri... lei ama leggere... e voi non lo sapete» Sbatté un piede per terra. «Diamine! È vostra figlia tanto quanto me! Perché siete cambiati così tanto? Un tempo le volevate bene e vi curavate molto più di lei. Ero io quello geloso ed era lei quella che vi faceva sorridere sempre. I soldi vi hanno cambiato... Il potere vi ha dato alla testa... Semmai riuscirò a sopravvivere e a diventare un adulto, mi assicurerò di non essere come voi. Mi avete deluso»

I Temibili 10Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon