CAPITOLO 15

1.6K 125 11
                                    

La luce dolce dell'aurora accarezzò il viso di Romy e lei aprì gli occhi. Come al solito, si trovava nella stanza di Rayan. Ormai era passata una settimana da quando avevano iniziato ad andare a letto insieme... Una settimana piena di sesso appassionato, di conversazioni piuttosto calme ed educate... per la maggior parte del tempo.

Che Rayan fosse deciso a raggiungere il suo obiettivo, era talmente palese che si poteva vedere anche dallo spazio. Stranamente, anche se non dormiva più di tre-quattro ore consecutive per notte, Romy non si lamentava. Rayan era un amante eccezionale che sapeva come svegliare il suo corpo con un solo tocco, come portarla a raggiungere orgasmi da capogiro.

E lei ne era diventata dipendente... Rayan la voleva tutto il tempo, giorno e notte. E lei voleva lui... Ogni luogo e momento erano buoni per perdersi l'uno nell'altra e abbandonarsi al piacere più assoluto.

Com'era successo la notte appena passata... Rayan era arrivato a casa, avevano cenato e poi, senza dirsi troppo, finirono l'uno nelle braccia dell'altra, a baciarsi e a toccarsi come ragazzini.

Poi l'aveva preso in braccio, l'aveva portata nella sua stanza e una volta chiusa la porta, l'aveva presa contro il muro, per poi cadere soddisfatti sul pavimento e finire lì quel rapporto così primitivo, così sensuale, così passionale.

Si girò nel letto e si trovò a fissare il viso addormentato di Rayan. Sembrava così tranquillo... Romy non riuscì a trattenersi e con la punta delle dita, seguì la linea decisa della sua mascella e poi toccò il suo labbro inferiore.

Sorridendo dolcemente, si avvicinò a lui e senza pensare, lo baciò leggermente. Rayan sbatté le palpebre e aprì piano i suoi occhi eccezionalmente verdi nella luce di quella mattina. Lei gli sorrise piano, ricordando la notte bollente che avevano appena passato insieme.

"Buongiorno, preciosa..." sussurrò lui, accarezzandole la guancia.

"Buongiorno a te," rispose lei, stiracchiandosi pigra.

"Che ora è?" chiese Rayan, guardando verso la finestra.

"Non voglio saperlo ancora," mormorò Romy pensando alla notte appena passata e a quante volte l'aveva posseduta. "Voglio stare ancora qui... così..."

Arrossì leggermente ricordando un paio di momenti in particolare. Rayan tirò via le lenzuola che la coprivano e passò la mano sul suo corpo nudo. Un fremito la scosse e il desiderio le illuminò gli occhi.

"Girati e apriti per me, cariño... Questa luce è perfetta per quello che ho in mente di fare..."

Romy si sdraiò sulla schiena, allargando le gambe. Rayan le fece scivolare un dito tra le gambe e le passò il polpastrello ruvido sopra il clitoride.

"Oddio," gridò lei, mentre il suo clitoride si gonfiava sotto quel tocco.

Rayan sorrise e quando le spinse un dito dentro la trovò calda e pronta per lui. Si piegò in avanti e le prese in bocca un capezzolo. Romy gli mise le mani nei capelli e ondeggiò i fianchi, sollevandoli, mentre lui continuava a penetrarla con il dito.

L'erezione di Rayan fremette quando spinse un altro dito dentro di lei e fece pressione sul clitoride con il palmo. Portò la sua eccitazione sempre più su fino a quando, in pochissimo tempo, Romy gridò il suo nome e venne.

"Sei così sensibile al mio tocco... Sei fantastica..." mormorò lui e si mise sopra di lei.

Si puntellò sulle braccia, con le mani su entrambi i lati della testa di Romy, ed esitò per un momento.

ROMY E IL SUO MAGNATEOù les histoires vivent. Découvrez maintenant