Non credevo di essere mai stata così disorientata in tutta la mia intera vita.
Appena Nicholas mi riportò in Hotel la mia famiglia mi corse incontro spaventata come non mai. A quanto pare lui gli aveva già avvisati di quello che successe mentre ero in suv a fissare Parigi fuori dal finestrino e troppo persa per accorgermene.
Nicholas rimase in disparte per lasciare spazio alla mia famiglia, e non appena si allontanò senti uno strano senso di vuoto dentro di me.
Non capivo quello che stava succedendo attorno a me, troppe preoccupazioni da parte di Charlotte, troppe domande da parte di mia madre, troppe imprecazioni da parte di mio padre, e troppe lacrime salate che ricoprivano le guance del piccolo Alex che non capiva cosa stesse succedendo.
Sembrava di essere dentro ad un tornado in movimento, con una velocità stravolgente, la realizzazione di quello che successe oggi pomeriggio mi travolse come un treno.
È ritornato veramente, e non sarà nemmeno l'ultima volta.
"Stai bene, tesoro?"
"Ti ha fatto male?"
"Cosa ti ha detto?"
Stavo per avere un'altro attacco di panico per tutta questa agitazione, non riuscivo a credere, non potevo rispondere alle loro domande perché le risposte saranno negative e non voglio che la mia famiglia pensi che non stia bene.
Certe volte tutta questa attenzione mi fa sentire strana e diversa dalle altre persone, ed io non voglio sentire quella sensazione, non la voglio sentire perché è vera.
Non sono normale e tanto meno non sto bene mentalmente e tutta questa situazione mi stravolge e mi mette ansia, e non è quello che ho bisogno ora.
"Avery!" Melanie varcò la porta della stanza d'hotel osservandomi. Affannata e preoccupata corse verso di me. Tutti si girarono verso Melanie, compresa io che ero ancora stordita da tutte quelle domande da parte della mia famiglia.
Melanie avanzò a passo deciso verso di me per controllare se stessi bene o fossi ferita da qualche parte. "Stai bene?" domandò mentre mi fissava negli occhi, non potei che annuire debolmente alla mia manager preoccupata.
Un colpo di tosse da parte di mio padre fece attirare l'attenzione di Melanie mentre io ero ancora nei miei pensieri profondi.
~
Pov's general
"Cosa diavolo è successo?" bisbigliò John alla manager dopo averla chiamata un po' in disparte insieme a Thea, mentre Charlotte, Josh, Amy e Alex stavano con Avery.
"Oggi ho dovuto occuparmi di alcune scartoffie vecchie che avevo da fare già da un paio di mesi, così per tutta la giornata l'ho lasciata a Nicholas. Andava tutto bene, anche a pranzo lui è stato con lei" spiegò mentre i due genitori ascoltavano attenti ogni sua singola parola.
"E com'è potuto succedere che mia figlia è finita ancora nelle mani di quel maniaco?" disse John stringendo i denti e sottolineando quell'ancora.
Melanie non poteva che aspettarsi una risposta così sgradevole da parte del suo capo, siccome si sta parlando della sua figlia prodigia, ma per sua fortuna c'era Thea a tranquillizzarlo. "John, non è colpa sua, lo sai" disse accarezzandogli un braccio per tranquillizzarlo, per fortuna della manager, John prese in offerta l'idea di Thea e fece grandi respiri per stabilire la sua rabbia.
"Capisco che siete preoccupati e nervosi, mi dispiace molto" si scusò Melanie ai due genitori nervosi. "Non ti devi scusare, Melanie" disse John. "Vogliamo solo sapere com'è potuto accadere" continuò.
BINABASA MO ANG
𝐓𝐡𝐞 𝑮𝒐𝒐𝒅 𝐢𝐧 𝐭𝐡𝐞 𝑩𝒂𝒅
RomanceIN REVISIONE!!! MA COMPLETATA QUINDI NON ABBIATE PAURA:)))))) Non c'è bene senza male, non c'è luce senza buio. Avery Price non è mai stata una ragazza come le altre. A lei non era permesso uscire senza la supervisione di qualcuno, mostrarsi con un...
