Angelo dell'Oscurità

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Sapevo già di essere destinata a regnare. Ma non mi aspettavo certo un potere del genere. Né di soffrire così tanto per ottenerlo.
Ma sto correndo troppo, partiamo dall'inizio.
Mi chiamo Ash, e sono, o meglio, ero una principessa. La seconda ed ultima figlia e l'unica ragazza.
Mio padre era un potente Imperatore, ma era anche molto buono, con l'Impero, con la mamma e con i suoi figli. La nostra cultura è legata alla notte, all'oscurità. Ma a differenza di quello che accadeva nelle altre culture, ossia che il diritto di governare va al primogenito, entrambi avevamo il diritto di competere in un combattimento per vincere il titolo di nostro padre.
Tutto cambiò, quando capii che non ero destinata solo alla possibilità di diventare Imperatrice, ma potevo ambire a un potere ancora più superiore. Un potere che stava distruggendo, colui che amavo.
Blake era un ragazzo eccezionale, amavo combattere con lui, al suo fianco. Ma era anche tanto tormento.
Ricordo puro odio nei suoi occhi grigi, l'odio cercava di proteggerlo dalla sofferenza che provava costantemente.
"Ti amo! Ti amo, davvero! Non permetterò a nulla di separarci, non ti faranno mai più del male" glielo ripetevo di continuo. Ma la sua anima era troppo nera persino per la notte.
Mio fratello aveva un rapporto speciale con lui, l'aveva preso sotto la sua ala protettiva. Ma non bastò.
Blake alzò la sua falce al cielo, e gridò pieno di rabbia: «Dichiaro vendetta! Dichiaro vendetta alla Notte!»
Fu una questione di attimo, un portale della notte si aprì, e ne uscì la guardiana, la Signora della Notte. Una donna bellissima quanto letale.
«Io devo aiutarlo!» gridavo disperata.
Ma mio fratello mi abbracciò, tenendomi stretta. «Non puoi fare nulla per lui, Ash.»
Scuotevo la testa. «No, tu non capisci! Lui ha sofferto tanto! È stato strappato ai genitori a soli sette anni! È stato cresciuto ed e addestrato solo per combattere. Lo hanno costretto a uccidere suo padre! E lei, la Signora della Notte, poteva evitarlo!»
Mio fratello, Liam, mi abbracciava ancora più forte. «Lo so, so che ha ragione a star così male. Ne ha tutti i diritti, ma non possiamo più fermarlo. L'ha sfidata, e tu sei una principessa, hai il dovere, di proteggere l'Impero come me e come papà. E questo vuol dire, non intervenire contro di Lei.»
Liam cercava di usare un tono dolce, di farmi ragionare. Ma non ne volevo sapere. Blake aveva sguainato la falce e cercava di respingere dei raggi di luce nera.
«Perché? Cosa succederebbe, altrimenti?»
«Il nostro equilibrio collasserebbe» la voce di mio padre era decisa e ferma. Guardava con sofferenza quella cruente battaglia, già persa in partenza.

Blake combatteva con colpi di falce, avvicinandosi sempre di più alla Signora della Notte. Lei lanciava i suoi letali raggi dalle mani, pura energia. «Avrei dovuto ucciderti molto tempo fa!»
«Non sei degna di essere una Signora della Notte!» gridò Blake saltando in avanti e tagliando a metà un potente raggio. «Tu dovresti proteggerci!»
La Signora della Notte alzò le mani verso di lui indicandolo con le lunghe unghie, i capelli bianchi fluttuavano, come se non ci fosse gravità, i suoi occhi erano trasparenti e spettrali. «Oggi morirai, Blake.»
Nello stesso istante in cui partì quel raggio dalle sue dita, io corsi verso di lui gridando. Avevo le lacrime agli occhi. «Blake!»
Blake si girò verso di me, il raggio deviò di colpo. Non puntava a lui, no. Puntava a me. Chiusi gli occhi, aspettandomi il colpo che non arrivò mai. Quando li riaprii, Blake era davanti a me, sanguinante e morente.
Mi cadde tra le braccia, lo stringevo forte, piangevo e lo baciavo. Gli accarezzavo il viso in preda all'angoscia.
Lui alzò la mano tremante, mi asciugò le lacrime. «Sei così bella, Ash. Specialmente quando sorridi. Non piangere per me. Non piangere mai per nessuno. Nessuno merita le tue lacrime.»
Ero paralizzata. Lui era tra le mie braccia, il sangue sgorgava e lui pensava a questo?
«Blake?» balbettai
«Ti amo, Ash. Sei il mio tutto.»
«Ma perché hai voluto sfidarla! Perché sei voluto morire!»
Ero arrabbiata, cercavo di fermare l'emorragia, ma sapevo che da una ferita del genere non c'era cura. Perché? Perché anche se poteva sembrare normale arrivava dalla Signora della Notte e succhiava ogni energia vitale come un veleno.
«Perché non volevo che ti contaminasse.»
Ero sempre più sconvolta, ma intorno a noi tutto si era fermato. Mio fratello e mio padre mi erano corsi vicini, e la Signora della Notte guardava la scena, pensando quanto fosse penosa. Ma, io ero concentrata su lui, sul suo respiro sempre più debole. Sui suoi capelli neri discordanti e scompigliati a causa della battaglia. Sui suoi muscoli tremanti e pieni di spasmi. Sui suoi occhi grigi, che lentamente si tingevano sempre di più di rosso sangue.
«Ascoltami bene, Ash» iniziò Blake torcendosi una ciocca dei miei capelli tra le dita. La sua voce, un tempo così profonda e misteriosa, ora roca e dolorosa. «Non mi resta molto tempo. Il suo obiettivo non ero io, eri tu. Tu, unica principessa, sei destinata a essere la nuova Signora della Notte. Ma per abbattere la dittatura che quella vecchia ha creato e farti sorgere, serviva un sacrificio. Qualcuno che iniziasse la battaglia per te.»
Avvicinai la fronte alla sua, mi passò la sua falce tra le mani.
«Io ho iniziato, ora tu, devi finire. Diventare la più grande Signora della Notte che sia mai esistita e riportare l'equilibrio. Salvare tutte le persone che, come me, hanno sofferto a causa sua.»
Gli accarezzai il viso e lo baciai sulla fronte, capivo cosa voleva dire. Era a causa della Signora della Notte se l'avevano strappato ai genitori. Lei poteva evitarlo, ma non aveva fatto nulla se non guardare. Crescendo da soldato, si era trasformato in fretta in un mercenario, ed è in quelle vesti che lo conobbi. Misterioso e indomabile, imprevedibile. Avevo capito fin da subito che avrei sofferto stando al suo fianco. Eppure non riuscivo a evitarlo, ero disposta ad accettare qualsiasi compromesso, anche smettere di essere una principessa pur di combattere al suo fianco per sempre. Ero disposta a perdere tutto per lui. Ma non ero disposta a perdere lui.
«Blake» sussurrai il suo nome come una preghiera. «Blake, non lasciarmi. Io ti amo.»
«Ti amo, infinitamente. E per me, non esiste gioia più grande, di cedere la mia vita per te. Ash, tu mi hai fatto vivere. Ed è stato il dono più bello. Sei forte, sei la ragazza più tosta che conosca. Sono certo che sarai una Signora della Notte perfetta, proteggerai i bisognosi e saprai vivere anche senza di me.»
La sua voce si rompeva e si trascinava sempre di più, ma mi guardava, nonostante le ferite e il dolore mi guardava davvero.
Mio padre e mio fratello cercavano di consolarmi, ma era inutile.
Per un attimo, mi sembrava che solo io e lui esistevamo. Lo baciai, lo baciai sulle labbra per l'ultima volta. Poi, il suo cuore smise di battere. Il suo ultimo respiro si perse in me.
Gli presi la mano e lo baciai sulle nocche, poi, con stoffa bianca gli fasciai gli occhi insanguinati, secondo il rito funebre della nostra cultura, affinché la notte sia sempre su di lui, in quella morte onorevole da guerriero.
Alzai gli occhi su mio padre. «Papà, non ci sarà battaglia. Sarà mio fratello il tuo erede.»
Lui annuì. Aveva capito. Sapeva cosa dovevo fare adesso, non potevo perdermi in ulteriori pianti o il sacrificio di Blake sarebbe stato inutile.
«Sono orgoglioso di te, mia principessina.»
La voce di mio padre mi scaldò il cuore, aveva capito che era la mia battaglia, ma sentire il suo sostegno in questo momento era vitale per me. Poi guardai mio fratello. «Sarai un grande Imperatore, insieme governeremo questo Impero.»
Liam annuì. «Ti sosterrò per sempre, sorellina.»
Mi alzai e impugnai la falce di Blake. Era come se lui fosse con me attraverso la falce. Mi mossi talmente velocemente nell'ombra e nell'oscurità che lei neanche mi vide arrivare. Avevo gli occhi pieni di lacrime. Rivedevo la mia vita accanto al mio amato. Se potessi, la vivrei ancora e ancora per sempre.
«Me lo hai portato via» gridai agitando la falce contro di lei.
La colpii con la falce dritta al cuore e nell'impatto si trasformò in cenere, ero l'unica in grado di ucciderla, come aveva detto Blake, ma solo in quelle insopportabili condizioni.
Quella cenere fu portata via dal vento. All'improvviso una nuova nube mi avvolse, era nera con tratti viola, mi soffocava, mi entrava dentro nelle viscere. Ma alla fine, era come se il mio corpo l'avesse assorbita. Era diventata un tutt'uno. Sentivo un nuovo potere in me.
Quando la nube si dissolse, io ero lì. Alle mie spalle, la luna piena illuminava la nuova era per il mio Impero. I miei capelli neri fluttuavano nel vento, nella testa il ricordo di Blake, il suo corpo era scomparso, ma ora lo sentivo. Avrebbe sempre fatto parte di me. Indossavo gli abiti, i panni della Signora della Notte con una nuova armatura blu. La falce era diventata il mio simbolo, più grande di quella che era prima e più potente. La tenevo con una sola mano, destreggiandola alla perfezione quella letale quanto affilata luna crescente. Una splendida lama argentata sulle parti affilate, come gli occhi del mio amato Blake, ma con il centro nero, come la sua anima.
Sentii una nuova forza, in me e nelle mie nuove ali di metallo, che mi avrebbero permesso di viaggiare nella notte per proteggere l'Impero.
Ecco, questa sono io.
Ancora oggi io e mio fratello, il nuovo Imperatore, custodiamo e governiamo il nostro popolo.
Ma io non sarei mai stata, quella che sono ora, se non fosse stato per lui. Per il mio Blake. Ho giurato sul nostro amore e sulla morte che avrei protetto le vittime e gli innocenti. Avrei portato e mantenuto l'equilibrio negli anni avvenire.
Guardavo la luna ricordando il mio Blake, era sempre nel mio cuore. Strinsi più forte la mia falce, che rifletteva il dono del mio amato, quanto del nostro dolore.
«Il tempo della Signora della Notte è finito. Ora, è iniziata l'era dell'Angelo dell'Oscurità.»

Le Poesie Della Nyx Where stories live. Discover now