Imbarazzante ( Severus & Hermione)

Capitolo 7. Mal di testa

A colazione, Severus si accovacciò sulla sua tazza fumante di tè nero forte. Piccoli granelli di sabbia gli graffiavano le palpebre e sapeva che i suoi occhi sembravano annebbiati e iniettati di sangue. Il martellamento nella sua testa era insistente, e se non si fosse lavato con la magia prima di entrare nella Sala Grande, avrebbe puzzato esattamente come si sentiva: come un uomo con i postumi di due bottiglie di whisky incendiario che gli scorrevano attraverso il corpo .

Era venuto direttamente a fare colazione da quel piccolo buco infernale di un pub a Knockturn Alley, bevendo una pozione della sbornia prima di smaterializzarsi di nuovo al parco. Il pub non era il suo solito ritrovo, ma era abbastanza squallido e nessuno veniva lì a parlare, solo per bere fino allo stordimento. Gli unici che gli parlavano erano le puttane che gli facevano proposte e gli spacciatori di pozioni oscure che conoscevano la sua reputazione.

Severus rabbrividì, non poteva ancora sfuggire ai forti sentimenti di disperazione, senso di colpa, paura e dolore che lo avevano afflitto dopo aver visto quanto sua moglie non volesse suo figlio. Quando la gravidanza è diventata una realtà, non una mera idea teorica, i suoi veri sentimenti sulla questione erano stati chiari. Era ovvio che sentiva che questo avrebbe distrutto la sua vita. 

Forse aveva ragione: i suoi MAGO sarebbero dovuti essere rimandati, la sua carriera avrebbe potuto avere anni di battute d'arresto, se davvero fosse riuscita a rimettersi in carreggiata. E Severus sapeva che Hermione era tagliata per fare bene al Ministero. Aveva la capacità di salire a una posizione di alto livello, sicuramente un capo dipartimento con il tempo, forse anche in cima. La sua piccola moglie era brillante, non importa come l'avesse sminuita e umiliata durante i suoi anni nella sua classe , pensò amareggiato.

Personalmente, era preoccupato di diventare come suo padre. Di sicuro, aveva il temperamento per assecondarlo, ma temeva profondamente che la paternità avrebbe riportato a galla qualche brutalità imprevista, facendolo girare su questo bambino indesiderato. Oppure sarebbe potuto benissimo morire in questa guerra, non essendo in grado di proteggere suo figlio e sua moglie. Poi di nuovo, sarebbe potuto morire,  anche il bambino. Ma la cosa peggiore sarebbe stato un matrimonio freddo e senza amore, con un figlio allevato senza amore e affetto. E dato che le cose non stavano andando bene, era uno scenario molto probabile.

Sapeva di avere un aspetto trasandato e orribile, e notò che la sua piccola moglie lo fissava irremovibile dal tavolo principale, ma notò anche che stava solo sorseggiando il suo tè, non stava mangiando, e sembrava decisamente verde intorno ai polmoni. Lui, d'altra parte, stava divorando salsicce grasse e pancetta, uova unte e un sacco di burro sul pane tostato per placare la fame del giorno dopo, quasi bruciandosi per il tè troppo caldo.

"Dio, Severus, sembri un inferno. Cos'è successo?" disse piano Minerva da accanto a lui.

Lui scosse la testa verso di lei, mormorando: "Non qui. Più tardi."

Lei annuì, ma continuò a guardarlo ansiosamente finché non dovettero partire per la riunione del personale.

Minerva si mise al suo fianco e lo guardò incoraggiante. "Bene?" lei disse.

«È incinta» disse seccamente.

Gli occhi della sua collega si spalancarono e lei disse, con voce esitante: "Credo che una congratulazione sia d'obbligo".

Alzò le spalle, la bocca con una smorfia amara. "Lei lo odia. Lei odia me."

"Oh, Severus. È lo shock, è una ragazza dolce, dai, non ti odia," disse Minerva in tono rassicurante.

Lui scosse la testa. "No, lei lo odia, avresti dovuto vedere la sua reazione. Non potevo sopportarlo, dovevo andarmene."

Minerva strinse le labbra, guardandolo torvo. "Hai lasciato una ragazza giovane e angosciata, che aveva appena scoperto di essere la madre di tuo figlio, per andare a bere e a ballare in un pub?"