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Salì in groppa alla mia bicicletta così da dirigermi alla prima tappa: Dustin.

Quando arrivai ai piedi della salita per arrivare a casa sua scesi dal mio veicolo e, tenendolo vicino, feci quel pezzo di strada da sola. Arrivata davanti all'edificio poggiai la bicicletta per terra e mi diressi verso la porta, bussai e nel mentre presi dallo zaino il suo regalo. Una decina di secondi passarono e alla porta ritrovai il ragazzo riccioluto con un pigiama natalizio. Io non lo guardai negli occhi e gli porsi il pacchetto dato che stavo per scoppiare dal ridere, quando riuscì a calmarmi notai la porta aperta, senza nessuno che fosse davanti a me.

Aspettai ancora un pò e sentì il riccioluto arrivare correndo, mi abbracciò chiedendomi se volessi entrare ma io dovetti rifiutare. Allora Dustin mi diede un pacchetto e mi augurò un buon natale mentre io montavo in sella alla mia bici. Così ci salutammo e la prima persona da cui dovevo andare era fatta, il prossimo era Lucas.

Così iniziai a dirigermi verso la casa dei Sinclair, la neve nel mentre cadeva lentamente e mi faceva compagnia con quel freddo che portava con sè. Arrivata alla casa bussai e ripetei le azioni di prima, questa volta però ad aprirmi non fu il mio amico ma una ragazzina che sembrava più piccola di me. Le chiesi se Lucas fosse in casa e lei, dopo avermi mostrato un sorriso, si girò e chiamò il fratello mandando un urlo che si poteva benissimo sentire fino a casa di Will.

Il ragazzo arrivò di corsa con un pacchettino in mano e, mentre io gli davo il mio regalo lui mi porgeva il suo. A differenza di Dustin non mi chiese se volessi restare perchè già da come mi guardava si capiva che il suo sguardo dicesse "meglio se non entri, Natale = parenti". A quel punto ci salutammo augurando una buona giornata l'un l'laltro.

Salì di nuovo sulla bicicletta, chiusi lo zaino e poi partì per andare da Mike. La casa dei Wheeler era una delle più grandi quindi facevo molta fatica a non vederla subito dopo essere "entrata" nella via dove il ragazzo viveva. Lasciai la mia bici sul prato ormai innevato e poi andai a bussare alla porta. Ad aprirmi, fortunatamente, fu Mike perchè mi ero ricordata di non aver fatto niente nè per Nancy che per Jonathan quindi sarebbe stato un pò un problema se fosse stata la sorella ad aprirmi invece che lui.

A quel punto porsi il regalo al ragazzo e poi dovetti aspettare un pò dato che anche lui me ne aveva fatto uno. Quando me lo diete lo salutai ed iniziai ad andare verso la casa di Max. Arrivata dalla prima ragazza lasciai di nuovo la mia bici sulla neve e poi andai a bussare. Ad aprirmi fu il fratello della rossa: Billy, lui all'inizio mi guardò abbastanza male ma io non ci pensai troppo e gli chiesi di Max.

La ragazza si presentò alla porta con una piccola scatola che mi porse dopo aver preso il mio regalo. Io misi quel piccolo oggetto nel mio zaino e poi le augurai un buon natale abbracciandola. Lei fece lo stesso e poi ci salutammo. Poi, iniziai a dirigermi nei boschi per andare da Eleven. Quando bussai Hopper fu quello che mi fece entrare, io provai a rifiutare ma lui li "obbligò" ad entrare.

Seduta a tavolo con i due parlammo un pò e poi diedi il mio regalo alla ragazza così da potermi dirigere da Will. Prima di uscire guardai che ore si erano fatte, poi abbracciai i due e li salutai. Presi la mia bici e cominciai a pedalare mentre la fame iniziava a farsi sentire dato che, ormai, l'ora di pranzo era arrivata. Vedendo un prato decisi di fermarmi, poggiai la mia bici vicino a me e poi aprì lo zaino, presi i due semplici panini che mi ero preparata e li mangiai mentre mi godevo l'inverno.

Il freddo che riusciva ad avvolgermi e darmi, comunque, una sensazione di calore; la neve tutta intorno a me che faceva risplendere il prato, una volta verde, di un perfetto e pulito bianco. Mentre piccoli fiocchi di neve continuavano a cadere lentamente io mi tolsi il cappuccio della giacca e mi godei quella piccola acqua oramai congelata che si posava su di me e mandava segnali a tutto il mio corpo.

Quando finì di mangiare rimasi ancora lì per qualche minuto e poi ripresi la strada per la casa dei Byers. Lentamente arrivai, così da ritrovarmi in mezzo a gli alberi innevati, e poi davanti alla casa dove, stranamente, non c'era la macchina di Joyce come al solito. Mentre mi avvicinavo alla porta il mio cuore iniziava a battere sempre più forte e i miei pensieri si facevano sempre più fitti dato che non sapevo se la famiglia era a casa.

Dopo qualche secondo trascorso a respirare mentre mi riprendevo, bussai aspettando che qualcuno venisse ad aprirmi, e fortunatamente così fu. La giovane donna alla porta mi salutò con un dolce sorriso sulle labbra e mi invitò ad entrare ed io accettai. All'inizio mi chiese come mai io non ero a casa con mia madre, e le spiegai la sua situazione, poi mi chiese se volevo stare da loro fino a cena ed io accettai felicemente dato che non avevo altro da fare.

Ci sedemmo insieme sul divano, la televisione davanti a noi, e una ciotola di pop-corn tra di noi. Anche il figlio minore della donna venne a farci compagnia prendendo posto vicino a me, così iniziammo a guardare un film natalizio, chiacchierando e scherzando nelle pause dove c'erano le pubblicità e commentando delle scene di esso nel mentre.

Il tempo passò ed il film finì, la madre di Will si mise a lavare la ciotola mentre io ed il figlio andammo in camera sua. Per il corridoio mi ricordai del mio zaino, posato sotto l'appendi abiti dove c'era la mia giacca, perciò corsi a prenderlo senza un motivo preciso e poi mi fiondai in camera del mio amico. Poi il contenitore di regali ai piedi del letto e poi io e Will iniziammo a disegnare insieme, con della musica di sottofondo, seduti sul letto.

Lentamente anche questa azione dovette finire, ci scambiammo i disegni e poi andammo di nuovo in salotto, con la speranza che Joyce accetti di fare delle partite a diversi giochi da tavolo o semplicemente giocare a carte. Dunque ci ritrovammo a giocare e scherzare insieme dopratutto nelle partite di carte dove il vincitore doveva inventare una penitenza per il perdente. 

Le ore passarono e Jonathan tornò da non so dove, la sera arrivò e noi iniziammo a pranzare insieme. Joyce e Will raccontando al ragazzo la nostra giornata e lui raccontando del pomeriggio trascorso con Nancy. Così anche la cena passò e rimasimo ancora un pò svegli a guardare dei classici film sul divano.

Tutti iniziammo a sentire la mancanza del sonno dunque salutai tutti e poi andai a prendere la mia giacca ma la madre dei Byers mi propose una cosa inaspettata: dormire da loro. Ci pensai per qualche secondo e poi decisi di accettare. La giovane donna mi prestò un suo vecchio pigiama e poi, mentre io ero andata in bagno per cambiarmi, iniziò a pensare dove potevo dormire.

Quando uscì vidi che Jonathan non c'era e che Will era un pò imbarazzato dato che le sue guance si erano colorate di un leggero rosso e subito capì il perchè...

Something I'll Never Understand         [In Pausa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora