Capitolo 8

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Allora

Osamu ansima, come se avesse appena corso un'intera maratona, quando in realtà non ha fatto altro che farsi succhiare il cazzo. "Porca puttana."

Suna risale il suo corpo, infilandosi divertito nella maglietta oversize di Osamu, sgattaiolando verso l'altro fino a quando la sua testa non spunta fuori e si ritrova faccia a faccia con il suo ragazzo. "Ciao."

Osamu ridacchia senza fiato. "Sei carino ma vaffanculo, Rin, è per questo che tutte le mie magliette si allargano."

"Ma sei così caldooooo," si lamenta Suna, appoggiando la guancia sul petto sudato di Osamu, "...e così sexy." Gli fa l'occhiolino.

"Questa è la mia battuta." Ribatte Osamu, "Cristo. Mi sembra di aver chiuso gli occhi, di aver visto Gesù per dieci secondi, di aver riaperto gli occhi e all'improvviso ero di nuovo qui."

Suna fa un verso pensieroso, felice. "Allora... sei pronto per il Round 3?"

Osamu fa una smorfia. "Il tuo desiderio sessuale è fuori controllo ultimamente, lo sai? Ti dico la verità, sono un po' terrorizzato."

Suna mette il broncio. "Ehi, sto solo cercando di sfruttare al meglio il nostro tempo insieme, va bene? Sai che presto torneremo occupati con il lavoro e non potrò vedere te e Samu Junior quanto voglio."

Osamu sospira, allungando la mano verso la guancia di Suna. L'uomo chiude gli occhi, sospira contento e si preme contro il suo tocco. "Ti comporti come un cavolo di gatto."

Suna non dice nulla per un intero minuto, poi gli occhi gli si illuminano per una qualche idea stupida a cui Osamu sapeva già che avrebbe detto di no.

"Samu, prendiamo un gatto."

Se l'era cercata.

"No."

"Perché no?" Si lamenta Suna, "Bastardo senza cuore."

"Senti, mi piacciono i gatti, sono carini da morire. Ma è troppo impegnativo prendersi cura di un animale domestico. E hai appena detto che presto torneremo impegnati con il lavoro! Assolutamente no."

"Possiamo sempre chiedere ai nostri amici di occuparsene quando siamo troppo impegnati," ci ragiona sopra Suna, "- i tuoi genitori adorano gli animali!"

"Rin." Dice Osamu con convinzione, "No."

~

Il giorno successivo si ritrovano seduti sul pavimento dell'appartamento, giocattoli per gatti sparpagliati per terra, una lettiera, una cuccia e un tiragraffi posizionati in giro, e una gattina con il pelo arancione che insegue un mini pallone da pallavolo giocattolo attaccato a un filo che Suna aveva scelto.

La gattina miagola infastidita quando non riesce a prenderlo e Osamu deve letteralmente stringersi il petto con la mano.

Suna sorride divertito. "E tu che avevi detto di non volere un gatto."

"Beh, quando ne porti a casa uno come lei, è barare." Si lamenta Osamu senza speranza, sdraiato a pancia in giù per terra, seguendo la gattina con gli occhi. "Guardala. È così piccola."

"Allora accarezzala."

"Non posso toccarla! E se la rompo?" Esclama Osamu, serio.

"Sei così stupido. Non è nemmeno così piccola, ha tre mesi. Non si rompe. Guarda," dice Suna, accarezzando la testa della gattina arancione per dimostrare di avere ragione. "Vedi? Sta bene. Le piace!"

Flame || OsasunaWhere stories live. Discover now