Capitolo 2

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Allora

Da quando si erano baciati, Osamu si comportava in modo strano. Non è che lo stia evitando completamente, perché non potrebbe farlo anche se volesse. Sono compagni di squadra e le loro case sono nella stessa direzione. Tornano a casa insieme ogni giorno e tutto. Ma non parla del bacio, evita l'argomento ogni volta che Suna cerca di tirarlo fuori, e si rifiuta persino di avere una conversazione con lui senza Atsumu presente.

Strano da morire.

E Suna è un po' arrabbiato per questo perché si comporta come se non ne avessero parlato dopo che era successo tutto. L'avevano fatto. Avevano detto che era la prima volta per entrambi. Avevano detto che erano un po' impanicati. Avevano detto che nessuno dei due era sicuro di cosa significasse quel bacio per loro, adesso. Ma entrambi avevano anche detto che non si sarebbero comportati in modo strano a riguardo, si sarebbero presi il tempo per pensarci, sarebbero rimasti amici qualunque cosa fosse successa e che a entrambi era piaciuto abbastanza da volerlo fare ancora.

"Atsumu. Tu sai qualcosa, vero?" Chiede Suna, strizzando gli occhi verso il gemello mentre Osamu era andato prendere qualcosa da bere dal distributore automatico. "Dimmelo."

Atsumu gli sventola un dito davanti come per prenderlo in giro, scuotendo la testa. "Un gemello non infrange mai un giurin giurello. È di un rango più alto rispetto ad un normale giurin giurello."

"Succhiami il cazzo."

"Solo se me lo chiedi gentilmente." Atsumu gli fa l'occhiolino.

Osamu li interrompe sbattendo tre lattine di soda sul pavimento con un sorriso che sembrava tutt'altro che gentile. "Cos'era quello?"

I due distolgono lo sguardo innocentemente.

È una settimana dopo che Suna finalmente crolla. I tre stanno tornando a casa da scuola mentre il sole sta iniziando a tramontare, ed è dopo un altro giorno che ha passato ad ascoltare i gemelli discutere e parlare come se lui fosse invisibile, che decide di puntare i piedi.

"Ehi, Osamu," inizia, cercando di sembrare il più disinvolto possibile, "Riguardo a quel bacio di due settimane fa..."

Lui si immobilizza sul ciglio della strada. Suna si ferma appena dietro di lui.

"Stai evitando la questione da settimane ormai." Suna continua, sperando che non sembri come se stesse anticipando il momento in cui il suo cuore sarebbe stato spezzato, "Quindi, se hai intenzione di rifiutarmi, dillo e basta, va bene? Non è necessario tirarla per le lunghe per il mio bene."

Osamu sembra esitare per un momento, prima di prendere un respiro profondo, annuendo con la testa senza guardarlo. "Ha ragione. Non dovrei."

C'è una lunga pausa prima che continui.

"Abbiamo detto che non ci saremmo comportati in modo strano, giusto? Che saremmo rimasti amici?" Chiarisce, "In queste ultime settimane ho pensato molto e sono giunto alla conclusione che... non voglio limonare con te occasionalmente in questo modo."

Suna stringe i pugni. "Mmm."

"Allora," dice Osamu, girandosi finalmente per guardarlo in faccia, con un piccolo sorriso stampato in volto, "Vuoi essere il mio ragazzo, Rin?"

Suna sospira, annuendo con la testa. "Va bene, lo capisco-"

Assorbe il senso delle parole. "Aspetta, cosa?"

"Ho detto," continua Osamu, sembrando leggermente divertito, "Che non volevo semplicemente continuare a uscire occasionalmente con te. Voglio il pacchetto intero, hai capito? Quindi, ti sto chiedendo. Vuoi essere il mio ragazzo?"

Flame || OsasunaUnde poveștirile trăiesc. Descoperă acum