12 Chanel: Nick

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Eccoci di fronte alla immensa villa della famiglia Ivanov. È enorme!
Ma la cosa che mi rende più felice di questa casa sono le persone che ci abitano; ci sono stata ogni Natale con Liberty per festeggiare in compagnia visto che i miei preferiscono pensare ai loro fantastici aerei.

Ogni anno avevamo l'usanza di fare una battaglia a coppie maschi e femmine; io stavo sempre con Nick il figlio più grande che ha 24 anni e sarà anche l'erede delle proprietà familiari.
È duro ma quando lo conosci è un uomo veramente dolce e in questa famiglia la regola principale è: fuori duri ma in famiglia il primo che dice una parolaccia o qualcosa di offensivo o anche una lotta fra fratelli verrà messo in una lunga punizione. E credetemi che è meglio evitarla.

Ma tornando a il Natale in cui io e Li venivamo a trovarli perché se pensate che una battaglia di neve ci fermi vi sbagliate normalmente chi vinceva poteva mangiarsi tutti i biscotti che gli altri dovevano preparare e beh io e Nick vincevamo sempre.
In estate invece avevamo la tendenza ad andare in giro per la città ha fare delle foto e quella più bella vinceva del gelato. Ok siamo dei golosoni ma giuro che le mie foto sono imbattibili.

Arrivammo davanti al portone e bussammo con la sequenza c'è ci avevano spiegato: 3tocchi una pausa 2 tocchi e un'altra pausa e in fine 1 tocco.
E finalmente il portone si aprì. Difronte a me si catapultò Nick e alla mia gamba destra la sorellina più piccola di 5 anni che mi salutò con la sua vocina.
-Ma che Bella sorpresa ragazze!- sentii la voce dell'uomo di casa nonché lo zio di Liberty Dimitri e affianco sua moglie Angel.
-Ciao zio!- rispondemmo in coro io e Liberty. Come ho detto ormai lo considero la mia famiglia.
Nel mentre Nick mi strode ancora per poi lasciarmi e dire: -sei pronta per la gara di quest'anno?-
-Certamente e scommetto che vinceremo noi!-
-Bene ragazzi accompagnate le due donzelle nelle loro stanze.-
-Certo papà.-
Da dietro spuntarono due ragazzi ovvero Elia e Demon. Sono due gemelli di 17 anni e sono simpaticissimi. Daisy che era ancora attaccata alla mia gamba si staccò e affiancò la mamma.
-Penso vigliate riposare oggi; se volete domani organizzeremo una festa e il giorno dopo potrete fare la vostra gara di foto. Va bene?-
-Certo zio.- Dissi sbadigliando e finalmente ci spostammo verso le camere da letto.

Arrivata alla mia mi lanciai sul letto e prima di addormentarmi controllai il telefono:
"Ci vediamo domani!"
"Perché?"
"Il capo ha deciso di venirti a trovare. Ora vado che ho già detto troppo"
"Ok ciao"

Non aspettai la risposta e caddi nelle braccia di Morfeo pensando a quegli occhi blu e quei capelli scuri come la pece.

The girl who whispers to the mobsterWhere stories live. Discover now